2244 / Cecchetti Albano / 1939-4-1 /
1 aprile 1939
Carissimo Don Cecchetti,
Grazie delle belle foto – della relazione stampa – e della lettera.
Per le Figlie di Maria A., più che ripetere che non possiamo per ora assumere né l’opera – né rilevare la proprietà – non saprei che dire, non c’è che pregare, pregare, pregare.
Per Tano pare ci sia chi compra – per metter su una famigliuola, non ho per ora il personale.
Per Lei, caro Don Albano, si curi. Credo che l’operazione ora non conviene: in autunno si vedranno le sue condizioni somatiche e si deciderà, ma già prima per la debolezza generale non fu prudente.
Per me (pur non essendo il medico curante) direi che si metta a regime – verdura più che carne – non eccitanti (caffé, vino, ecc.) – a sera a letto prestino (dopo le vostre orazioni).
Le auguro l’avverarsi della profezia, senza le croci, o con quelle, se è volontà di Dio. E avanti.
Grazie della carità usata ai nostri confratelli coadiutori e quanti passano per Beppu. Saluti ad Arri.
Con affetto
Don V. Cimatti, sales.