2238 / Cecchetti Albano / 1939-3-26 /
Miyazaki, 26 marzo 1939
Mio carissimo Don Cecchetti,
Nell’assenza del nostro bravo Don Marega veda di non dimenticare Don Figura.
Grazie delle notizie e di Ragogna (tornato al lavoro) e di Masiero (speriamo che la cura gli abbia dato un po’ di sollievo).
Per l’altro problema è questione di soldi e come non ne ha Lei, tanto meno ne ha Don Cimatti, suo debitore e di non poco – sono nelle condizioni dei servi del Vangelo. Le Figlie di Maria A. domandano anche loro perché ne hanno bisogno.1
Non c’è che un miracolo del Signore che ci faccia pervenire un’eredità, la vincita al lotto, ad una lotteria, ecc.
La proposta Nagata metterebbe noi e Lei in imbrogli anche perché dopo (penso) sarebbe difficile domandare a Roma, data la vicinanza delle due Congregazioni: oltre che il divenire “sakan” (fiorente) dell’una, nuocerebbe allo sviluppo dell’altra. Che dire? Mah! Ho scritto ai Superiori della nostra impossibilità: non è che non si voglia, non si può. Lei sa le condizioni nostre.
Domando anche il suo parere sulla vendita terreni di Tano – non ho le braccia per coltivarli – l’avvenire (è nelle mani di Dio!) come fare?
Preghi per me e saluti a Don Arri e Masiero.
Suo
Don V. Cimatti
1 Si tratta delle varie possibilità dell’asilo delle Figlie di Maria A. a Miyazaki che esse hanno deciso di lasciare.