4088 / Grigoletto Giuseppe / 1952-7-22 /
a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice
Torino, 22 luglio 1952
Carissimo D. Giuseppe,
Finalmente sono fermo in sede e per un po’ di tempo non mi muovo (a meno che il Signore non mi chiami con Lui). Il bravo D. Saldasse può aver ragione, ma che cosa dovevo e da dove scriverti, essendo sempre in giro? Tu del resto sai i desiderata dell’Ispettore e quelli dello Studentato a mezzo di questo uomo che non ne fa una bene.
Dagli ultimi giri del Veneto alla Sicilia (due mute eserc. spir. a Messina e conferenza a Catania, allo studentato S. Gregorio, al noviziato alle falde dell’Etna) raccolsi qualche cosa. D. Truglia mi diede minerali (sappimi dire se sono per te o per l’Oriente ed invierò; al momento non è arrivata la cassettina che feci spedire).
Poi Bologna, Faenza, Ferrara, Vicenza con tentativo fallito di andare ad Arzignano dai Doriguzzi, Verona, Albaré, Montodine, Trento, Rovereto.
Sento che i confratelli sono ad Ortisei, il pensiero a quei benefattori… Il bravo Sig. Rolla che mi vuol suo, D. Galbusera che vuol vedere i suoi, corro… peccato che tu eri in raccoglimento… e che non avevo tutti i nomi… Visito Sottrifer, Rungaldier, Moroder, Sennoner (quelli dettimi dal Sig. Rolla): vedo ora avrei dovuto vedere Trenker, Pistscheider, Martiner… Mah… sarà per un’altra volta. Tutti felici e tutti mi dicevano che eri stato lì giorni prima. Salii fino a Pilst, poi a Lizzana (Rovereto), a Susà (Pergine): e ieri sera mi fermavo all’Oratorio.
Oggi e domani sbrigo la posta e giovedì in raccoglimento per gli esercizi… e poi il Signore stabilirà per l’avvenire.
Il Signore ti ricompenserà adeguatamente per quanto fai per Lui: certo le mie povere preghiere vogliono ottenerti da Dio quanto è utile per l’anima tua, e fa’ altrettanto (specie durante gli esercizi) pel
tuo aff.mo
Don Vincenzo Cimatti, sales.