4051 / Grigoletto Giuseppe / 1952-3-29 /
a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice e grande benefattore
Tokyo, 29 marzo 1952
Carissimo D. Giuseppe,
Ti scrivo da Kawaguchi (Tokyo) ove mi trovo da una settimana per gli Esercizi spirituali a questi buoni PP. Paolini (S. Paolo, Alba).1 È la sede centrale della radio (Radio Cultura giapp.) che si inaugura ufficialmente domani. Impianti modernissimi americani, al collaudo hanno ottenuto l’approvazione 100 con lode (è la prima volta che si dà questa votazione in Giappone). Deo gratias! e pur non potendosi negli effetti presentare come radio cattolica (a servizio esclusivo di propaganda cattolica) avrà ottimi effetti, e col tempo si spera si arriverà anche a quello. Grazie della tua del 6 marzo.
l) Prima che mi dimentichi. La Sig.ra Agnese Padovan (S. Giorgio, cui olim avevo affidato un nostro salesiano chierico, che al prossimo anno prenderà Messa) ha inviato ottimi libri di cultura religiosa e predicazione. Ora mi scrive che vorrebbe fare un regaluccio per la prima Messa.
Le ho scritto il desiderio del chierico (Abe Luigi): di avere cioè l’occorrente per portare la Santa Comunione agli infermi (asperges, teca, borsetta, ecc.). Le ho scritto (posta ordinaria) dicendo che si rivolgesse a te per schiarimenti. Naturalmente mi diceva nella lettera non fosse cosa eccessivamente costosa. Il mio pensiero dunque è che il necessario per l’amministrazione (in missione si fa in forma privata), si riduce sostanzialmente alla teca (possibilmente per più ostie), alla borsetta che la contiene (occorrente per appenderla al collo), aspersorio semplice che contenga l’acqua santa, (non è necessaria la cassetta-altarino come si usa da noi). Se le finanze permettono: una stola bianca-violacea (semplice, non ingombrante, uso missionario) e una cotta (ma anche questa sottile – il chierico è piccolo) sarebbe desiderabile. Se poi si trovasse un rituale di piccolo formato (anche solo per l’amministrazione dei santi sacramenti) e anche una scatoletta uso busta per contenere queste cose, sarebbe l’ideale. Andrebbe più bene (perché servirebbe per l’amministrazione dei Sacramenti) ci fosse un vasetto (triplice) per gli oli e crisma. Non so se siano in vendita cassettine-busta per questo, e non ne conosco il valore. In caso anche ci fossero solo gli oggetti, qui ci si aggiusterebbe. Vedi un po’ – ad ogni modo il tutto decente, ma meno ingombrante che si possa.
E siccome l’appetito viene mangiandoci, è un altro compagno di corso (Ch. Kaneko Domenico Savio) cui come regalo di Messa si potrebbe fare il duplicato. Nella tua carità penso che potresti trovare anima o anime buone per… Il buon Domenico corrisponderebbe con la S. Messa e breviario proprio per gli offerenti.
2) Quanto ai Doriguzzi per acquisti e per l’India mi sembrano ottime idee. Tieni presente anche questo. Il Giappone è ritornato ad avere la gestione di tutto, quindi la dogana funziona, e se sono cose di una certa entità e che non accompagnino il viaggiatore (nel qual caso e più facile dar spiegazioni, ecc.) è meglio farle comparire come dono (a scuola, ecc.)
Quanto ai Doriguzzi di Corso Indipendenza non sapevo proprio: sarà per altra volta.
E per ora basta. Ad Aprile iniziamo la nostra piccola Università.
Prega anche tu per il bene, e qualche volta anche pel tuo aff.mo
Don Vincenzo Cimatti, sales.
che ricorda sempre e tutti amici interni ed esterni di Tolmezzo.
1 I PP.Paolini, attivissimi nel campo delle comunicazioni sociali, fin dal loro arrivo in Giappone furono sempre in ottime relazioni con Don Cimatti.