4896 /Dalkmann Giovanni / 1958-3-26 /
a Don Giovanni Dalkmann, Ispettore dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio
Chofu, 26 marzo 1958
Rev.mo e caris.mo Ispettore,
Dimentico tante cose…
l. - Non ho fatto il rendiconto ufficiale del mese… solo ad occasionem ti ho detto qualche cosa della salute, del lavoro e delle cose mie e di casa. Ad ogni modo non ho novità da narrarti.
2. - Il nostro D. Heriban col ripigliarsi delle scuole, lascia Ropponghi,1 ma sarebbe utile, per non dire necessario, che continuasse lo studio. Desidererei il tuo parere su questa proposta. Vedo che è difficile che ci sia in casa uno che con pazienza e più con costanza si assuma l’incarico di questo insegnamento. L’insegnante di Ropponghi (signora) abita a Chofu, vicino a noi, è cristiana, forse accetterebbe di venire al Seminario per l’insegnamento (orario da combinarsi – per la retribuzione quella che si dà agli insegnanti di fuori – forse ne potrebbe approfittare anche D. Suchan). Ti pare il caso di parlarne?
3. - Mi pare di aver sentito dal Sudd. Sleuyter (o da chi?) che forse hai l’intenzione di mandarlo in Corea quando sarà prete, per la futura scuola professionale. Anche lui ha bisogno del giapponese e come… – devo fargli fare scuola?
4. - Al momento non ho altro. Preghiamo ad invicem. Tutti vanno assestandosi e così dopo Pasqua, a Dio piacendo, continueremo ad currendam viam. Prega per noi.
Tuo in Corde J.
Don Vincenzo Cimatti, sales.
1 Era il nome della scuola di lingua giapponese.