3043/ Circolare Salesiani / 1943-12-11 /
ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio
Tokyo, 11 dicembre 1943
Carissimi confratelli,
Desidero di essere dei primi nel farvi i più cordiali auguri natalizi e di Capodanno (anche per il ritardo attuale della posta) assicurandovi preghiere, affetto riconoscente per fare quanto sta in voi per un santo adempimento del dovere missionario e salesiano, ed ammirazione per i grandi sacrifici a cui vi sottoponete per fronteggiare la situazione difficile e delicata che attraversiamo. Il Signore, la Chiesa e la nostra Congregazione vi ringraziano, e permettete che a nome loro vi ringrazi sentitamente e vi dica: “Continuiamo con spirito di fede e di sacrificio a compiere il nostro dovere, assecondando in tutto le disposizioni della divina Provvidenza, sicuri che nonostante le difficoltà e le prove del momento tutto si concluderà per il bene”.
NOTIZIARIO. Si hanno buone nuove del nostro Don Margiaria, non si riesce ancora a conoscere il motivo del suo internamento, ma gli si può scrivere ed inviare qualche cosa. Il luogo non è distante dalla Missione tenuta dai PP. del Verbo Divino che già poterono vederlo. Speriamo prossimamente di avere anche noi questa consolazione. Saluta cordialmente e si raccomanda alle preghiere di tutti.
Buone notizie pure dai nostri ammalati e soldati. Qualche altro dei confratelli giapponesi dovrà prossimamente presentarsi per compiere il dovere del servizio militare: li raccomando fin d’ora alle vostre preghiere.
Per intesa tra i rispettivi governi è tolto il blocco ai denari degli Italiani aderenti al nuovo governo. Se per caso aveste difficoltà locali per il ritiro di eventuali depositi alla banca e agli uffici postali, prego di significarmi subito la cosa (indicando i dati necessari) oppure informando il Col. Principini.
Spero pure inviare ai Superiori un breve resoconto di fine d’anno. Pare pure vada risolvendosi bene la questione del Seminario: continuiamo a pregare.
Nell’occasione di queste sante feste vi prego di fare le mie parti di auguri e di assicurazione di preghiere a quanti conosco e specialmente ai nostri cari benefattori e cooperatori.
Quanto dobbiamo a loro, voi tutti lo conoscete ed è certo poco dire che dobbiamo loro riconoscenza imperitura. Nella forma a noi possibile, dimostriamola cordiale e generosa, seguendo anche in questo gli insegnamenti del nostro Don Bosco.
Ai singoli confratelli auguro la pace e tranquillità dell’anima, una sempre più forte unione col Signore nell’adempimento del dovere e nell’osservanza delle nostre regole.
Preghiamo sempre ad invicem, Maria Ausiliatrice e Don Bosco ci aiuteranno certo a vincere le difficoltà. Non dimentichiamo di cooperare col Giappone per il bene della gioventù. Lo spirito di educazione ed istruzione professionale richieste dal momento dalle competenti autorità può somministrarci buone occasioni.
Vostro aff.mo
Don V. Cimatti, sales.