Cimatti|Consiglio Opera S. Pietro Apostolo / 1932-3-9

908 /Consiglio Opera S. Pietro Apostolo / 1932-3-9 /


ai Componenti del Consiglio Generale dell’Opera S. Pietro Apostolo



Missione Indipendente di Miyazaki


Miyazaki, 9 marzo 1932

Al Consiglio Generale dell’Opera di S. Pietro Apostolo,

Affido alla carità ed allo studio del Consiglio generale dell’Opera questa nuova pratica destinata al bene delle anime ed all’incremento di questa missione, fiducioso che come prima, sarà esaudita e ci darà così modo di lavorare più efficacemente per le vocazioni di questi cari giapponesi.

Riassumo brevemente la questione per maggior chiarezza.

ANTEFATTI. Pratiche di vari anni per ottenere il sussidio per l’erigendo Piccolo Seminario della Missione di Miyazaki vennero felicemente espletate in data 17/12/31 quando il Consiglio generale dell’Opera elargiva il sussidio di Lire Ital. centomila.

STATO ATTUALE DELLA QUESTIONE. Ci mettemmo subito all’opera per la ricerca del terreno conveniente (già se ne erano adocchiati vari e di privati e di banche, possibilmente che già avessero edificio abitabile), ma tutte le ricerche si arenarono di fronte ai prezzi. Col sussidio finora ottenuto riusciremo a fissare forse definitivamente il terreno conveniente, ma non possiamo neppur lontanamente pensare alla costruzione, ed allora il problema, pur avvicinandosi alla soluzione, non si può riuscire certo a concludere.

Non so come farò quest’anno se il Signore mi invia vocazioni numerose, che spero e mi auguro; ad ogni modo mentre tenterò di aggiustarmi, supplico il Consiglio generale a venirmi in aiuto per completare il problema del nostro Seminario, che è davvero questione di vita o di morte per noi.

Fissando ad un massimo di una quarantina di persone (personale compreso) che devono convivere nell’abitazione, penso che con un sussidio come il primo potrò riuscire a completare tutto.

In Giappone in cui il problema scolastico è di primo ordine e circondato anche di tutto l’apparato esterno che lo fa apprezzare da tutti, non si può presentare una fabbrica qualunque, tanto più che avrei in idea di farla [ri]conoscere legalmente per valorizzare gli studi dei seminaristi.

È cosa possibile ottenere in Giappone, naturalmente alle condizioni volute dalla legge anche per la costruzione, ed è anche per questo che darebbe modo di sottrarre gli allievi dall’influenza deleteria della scuola di Stato, pur ottenendone i vantaggi legali, che supplico l’onorevole Consiglio generale a fare uno sforzo nuovo per questa povera missione.

Nelle prime pratiche domandavo un minimo di Lire ital. 300.000. Naturalmente che con più si può fare di più, e non intendo di porre limiti alla carità loro, ma tutto sommato mi sembra che col sussidio che domando ora posso sufficientemente far fronte alla situazione.

Voglia il Consiglio prendere sotto la sua speciale protezione quest’opera necessaria, ed abbia la bontà di venirci in pronto aiuto. Ritengo che quest’opera, oltre il bene diretto per le vocazioni, farà certo del gran bene alla propaganda cattolica. Le Autorità stesse si interessano assai che in queste regioni, un po’ abbandonate, perché fuori centro, si dia opera in tutte le forme all’educazione ed istruzione dei Giapponesi, e spererei ad opera finita di ottenere anche contributi dalle autorità locali e provinciali, come ho potuto ottenere per altre opere.

I Giapponesi non sono alieni di concorrere per ciò che risulta per il loro bene, ma vogliono prima vedere le cose in funzione.

Mentre porgo la pratica fiducioso di essere esaudito, assicuro per il Consiglio le più sentite preghiere per il sempre più prospero progredire e fiorire dell’Opera. Raccomando me ed i miei alla loro carità.Con tutto l’ossequio,

Devotissimo nel Signore

Don Vincenzo Cimatti,

Super. Missione Indip