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1057 / Begliatti Letizia F.M.A. / 1933-2-8 /
1 a Suor Letizia Begliatti, Superiora delle F.M.A. in Giappone1 |
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Missione Indipendente di Miyazaki
Takanabe, 8 febbraio 1933
Reverenda Madre,
Spero che Lei e le sue figliuole saranno tutte in buona salute e sempre desiderose di santificarsi per poter poi santificare. Il motivo della presente è per comunicarle vari suggerimenti che credo utilissimi per assicurare per il prossimo anno che si avvicina un buon contingente di allievi per l’asilo.
Sono il risultato di varie osservazioni e suggerimenti che mi pervennero da varie parti da persone che desiderano vedere quest’opera fiorire a vantaggio della città di Miyazaki e nell’interesse delle Figlie di M. A. e per la buona propaganda religiosa.
Le affido alla buona volontà di vostra Reverenza e spero davvero che seguendole si ricaveranno tutti i vantaggi che si ripromettono coloro che ci fecero queste osservazioni e ci diedero tali suggerimenti.
Si vuole da tutti, anche dalle Autorità cittadine, che quest’opera riesca la prima a Miyazaki e può immaginare se non lo vogliono i figli di Don Bosco! Veda dunque di provvedere a che tutto si faccia per il meglio. Don Cimatti e Don Antonio sono sempre a vostra disposizione per facilitare il compito.
Occorre però fare con relativa urgenza, se no, perduto questo lavoro di preparazione si corre rischio di perdere tutto, e nel prossimo anno trovarsi ancora in condizioni disastrose.
Mezzi di propaganda
Il Sig. Hayakawa ha fatto l’elenco (e credo l’abbia già consegnato) delle famiglie residenti nei dintorni dell’Asilo. Bisogna andare a visitare una prima volta queste singole famiglie, per fare una prima conoscenza, studiare in che disposizioni si trovano in relazione all’asilo, presentare il programma affinché ne piglino visione. Bisogna poi ritornare una seconda volta per domandare il parere definitivo, risolvere dubbi, ansietà, dare spiegazioni, ecc. E finalmente ripassare una terza volta per definire pienamente la cosa. Tutto questo lavoro bisogna sia fatto entro il mese di Marzo.
Ritoccare il regolamento; e specie le condizioni di accettazione; ribassando in causa delle difficoltà economiche (fukeiki) la tassa ad uno Yen (con facilitazioni per più fratelli) e diffonderlo abbondantemente.
Ma perché tale diffusione sia efficace bisogna che non sia affidata ai fanciulli dell’asilo o alle ragazze oratoriane, ma che sia fatta da persone adatte e capaci di far valorizzare la cosa colla parola gentile e persuasiva.
Similarmente la distribuzione dei programmi e lettere di invito bisogna sia fatta da persone che diano garanzia di trasmissione di tali lettere, inviti, ecc.
La Missione farebbe attiva propaganda, dopo aver studiato i motivi del quasi assenteismo dei cristiani dall’asilo, per favorire l’entrata.
È desiderata assai la visita alle case rispettive in caso di malattia del ragazzo e per qualche altro motivo che abbia determinato la non frequenza. Anche in forma di carità, oltre che servire assai a stringere sempre più i legami delle famiglie coll’asilo, è vera propaganda cattolica missionaria.
Può certo servire anche al buon nome e alla sicurezza dei genitori lo studiare il modo di andare a prendere a casa i bambini o accompagnarli. Credo si potrebbe riuscire potendo (d’intesa con Don Antonio) usufruire del personale dell’ospizio.
Gioverà assai ora che il terreno è libero da costruzioni pensare ad un conveniente abbellimento del locale con giardino; chiudendo a siepe, ecc.
Avere gran cura degli ex-allievi, invitandoli possibilmente a tutte le manifestazioni, specialmente alla festa dell’Asilo, tenendo accurata nota aggiornata dei singoli anni.
Ma fra tutte la massima necessità è cercare una maestra adulta che serva in modo speciale per le relazioni colle famiglie, per dare all’educazione quella tinta nazionale che piace tanto ai giapponesi e senza di cui diventeremo sempre più estranei alla nazione che ci ospita. Bisogna che sia coadiuvata da maestra giovane.
Le suore bisogna che si limitino alla direzione ed assistenza; per la parte didattica-educativa bisogna lascino fare alle giapponesi.
Ogni mese fare adunanze col personale insegnante e con qualcuno dei più influenti cristiani (Tonari, Hayakawa ad esempio) ed anche col missionario per vedere se vi sono migliorie da fare e quali mezzi pratici si possano prendere.
Altre osservazioni
Dagli uffici del Ministero e della Provincia fanno osservare che si telefona alle volte ripetutamente e non si riesce ad avere risposta. La cura del telefono equivale alle volte più di una visita in famiglia. Occorre accudire anche questo importante ufficio.
Risulta ad alcuni [che] la KAWANO tratta non molto educatamente i bambini, avendo alle volte l’aria di batterli, ecc. Sarà forse prodotto della sua malattia, ma non fa buona impressione.
L’asilo è certo osservato dalle autorità e dalla cittadinanza, che ha visto e vede il luogo, l’edificio e desidererebbe vedere pure un corrispettivo fiorire dell’opera. Quanti furono consultati o che spontaneamente parlarono per il desiderio di vedere l’opera in fiore, suggerirono questi mezzi nella sicurezza che possono servire allo scopo desiderato da tutti.
Voglia nella sua bontà prendere visione della cosa. Don Antonio e il sottoscritto aiuteranno Suor Carmela comunicando ad essa pure questi suggerimenti perché urge concludere qualche cosa, se non si vuol cascare addirittura per terra, ed affinché non creiamo intorno a noi un ambiente sfavorevole.
A Lei decidere e dirimere eventuali difficoltà presso le Rev. buone consorelle. Ma vede anche Lei, Madre Rev.ma, l’importanza capitale del problema e l’urgenza del medesimo, affinché noi tutti possiamo dire di fronte a Dio e agli uomini che abbiamo fatto tutto il possibile per il buon andamento dell’opera.
Passando ad altro problema, è nella sua fase acuta la questione dell’Università cattolica col Governo Giapponese. Se si dovesse chiudere oltre al danno materiale, ne verrebbe non minor danno alle opere cattoliche in genere. Voglia – come facciamo noi – fare iniziare una novena di preghiere per il risolversi della questione secondo il meglio: per la gloria di Dio e per la salute delle anime.
Ossequi cordiali a tutte. Preghi per il
Suo obbl.mo
Don Vincenzo Cimatti, sales.
1 La lettera è secondo una copia conservata nell’ufficio Ispettoriale. La destinataria potrebbe anche essere Sr. Carmela Solari, F.M.A.