Cimatti|Ziggiotti Renato/1958-3-4

5111 / Ziggiotti Renato / 1958-3-4 /


a Don Renato Ziggiotti, Rettor Maggiore dei salesiani



Chofu, 4 marzo (1959) 1958

Rev.mo e carissimo D. Ziggiotti,


Abbi pazienza ed offri al Signore il tempo che questo brontolone ti fa perdere.

1. - I1 carissimo D. Rastello di Casanova mi scrive di aver ottenuto dalla tua gran­de carità di poter disporre a favore del nostro Studentato della eredità lasciata dalla defunta sorella. Come ho già scritto a Lui non so come fare a ringraziare degnamente il Signore e voi, se non servendomi delle parole della Chiesa: “Quid retribuam? Calicem salutis accipiam et nomen Domini invocabo…”. Preghiere e sacrifici cotidie per Lui, per Te, buoni benefattori.

2. - E già che sono in tema di beneficenza e carità e di mezzi per aiutare il nostro noviziato-studentato, vorrei sottoporre:

a) Una povera idea ai nostri Superiori e,

b) Ottenere il permesso necessario per attuarlo (se i Superiori credono conveniente).


ANTEFATTI…


Ricorderai il 50.mo di Messa. Avendo avuto l’autorizzazione dei Superiori feci un po’ di propaganda silenziosa, personale tra antichi allievi, amici, benefattori ecc. per riuscire a ricordo della data di costruire una modesta cappella-sala (come si usa dai missionari negli inizi) per i nostri cristiani e per una più conveniente sede del nostro Oratorio. Le offerte ricevute erano forse sufficienti per realizzare modestamente il progetto. Ma in quel tempo la ricchezza della povertà nostra mi obbligarono di dire al Signore: “Caro Signore, filii mei postulant panem… quindi aspettate ancora un poco… quando voi vorrete, faremo quello che a noi pare così necessa­rio” e non riuscimmo a far nulla.

Hai visto la nostra casa, dopo la tua partenza ormai è circondata da tante nuove case. Chofu è diventata città, da una dozzina di cristiani sono passati il centinaio – l’oratorio ha iscritti 300 allievi (per Don Bosco 6 Battesimi di oratoriani e per Pasqua sono pronti 4) – i protestanti e altre sette (buddisti-shintoisti) hanno le loro sedi nella nostra circoscrizione… Hai capito?

Ecco l’idea e il permesso che è necessario per attuarla, se vi pare conveniente. Penso che sarà l’ultima opera missionaria che il Signore mi permetterà di fare per la gloria sua e la salvezza delle anime a noi affidate.

Come ti dissi, propaganda silenziosa, personale tra quelli che ricordano questo povero uomo. Se il Signore vuole la cosa, certo riusciremo… Dopo tutto non è poi una cosa dell’altro mondo… penso che con 7-8 mila dollari sarei a cavallo… il ter­reno c’è… parte del campo.

3. - Supposto che i Superiori credano opportuna la cosa, farei tosto ai miei anti­chi compagni, colleghi e allievi di Valsalice, ora in Valdocco, torto se non cominciassi. Voi, pure essendo più poveri di me, se potete in qualche modo (non potete trovare tanti, …non fosse che con la preghiera…) se poi, se anche agli altri Superiori, come simpatizzanti del Giappone… Deo gratias!

Scusami il tempo che ti ho fatto perdere. Prega per noi. Cotidie sei ricordato nominatim nelle mie povere preghiere. Se vuoi dire al carissimo D. Albino (Fedrigotti) che il 1 marzo l’ho passato tutto spiritualmente con lui (non ho scritto, ma è così). 1

Saluti e preghiere per tutti. Per me e per i miei una copiosa benedizione di Maria Ausiliatrice.

Tuo nel Signore:

Don Vincenzo Cimatti, sales.

1 Questa lettera fu messa da Don Crevacore nel 1959, ma certamente è del 1958, dato che il 1 marzo 1959 Don Fedrigottti era a Chofu, dove si fece la sua festa.