Cimatti|Zerbino Pietro|1951-8-11

4017 / Zerbino Pietro / 1951-8-11 /


a Don Pietro Zerbino, Segretario del Rettor Maggiore



Tokyo, 11 agosto 1951

Carissimo D. Pietro,


A mezzo del nostro D. Dalkmann ricevo le tue ultime fra cui la famosa lettera ferma a Roma: speravamo, come da promessa, le famose misure, che attendiamo e che speriamo. L’Arrighini non faccia aspettare a lungo. Mah! è disposizione del Signore, e così sia. Mi dispiace dei continui disturbi che ti do. Siccome però mi dicesti che ti farei dispiacere se… per quanto posso non voglio dar dispiaceri a nessuno… e tanto meno a te. Dunque habe me excusatum se all’occasione approfitto della tua carità. Già in altra ho scritto di quanto in tue precedenti mi avevi comunicato sui libri del buon Nangeroni e del buon Acquarone. Li spedirai quando potrai – ho già ringraziato.

Quanto ai tuoi giubili per quanto scrive quel santo uomo di D. Ziggiotti (cui ho già risposto) e per quanto, come profeta della Sig.ra Catlina ti sei arbitrato di annunciare, ti dico solo che farà il Signore come vorrà, e che la mia povera zucca è toto coelo disforme dal vostro pensiero: ci vedo così chiaro (nelle disposizioni dei Superiori a mio riguardo) il volere di Dio che non faccio che ripetere alla mia testa matta (il soprannome di collegio era “Cima dei matti” – e te lo vorrei scrivere in musica): IN SPIRITU HUMILITATIS (e quanto ne ho bisogno… e vedi come batte sodo il nostro Ven. Rettor Maggiore) ET IN ANIMO CONTRITO (quante fesserie nella mia vita…) ET IN ANIMO CONTRITO PRAEPARA ANIMAM TUAM AD JUDICIUM.

Il Signore mi ha messo in condizioni per cui sarei inescusabile se non ne approfittassi.

Per me è chiaro come i primi principi… I tuoi profetici molti anni saranno presto esauriti… e pregherai per me, e sta’ tranquillo che farò lassù la mia parte per te, e col permesso del Signore ne voglio fare di tutti i colori.

Beh! spero che il Signore non mi domanderà conto del tempo che ti faccio perdere.

Grazie delle notizie, che ormai per me sono la cosa più indifferente. Prego per tutti. Che vuoi? In pratica le occupazioni esigue affidatemi, non mi impediscono di fare questo e tu non dimenticare di fare la tua parte per me presso Maria Ausiliat. e D. Bosco.

Se non ti disturba, ringrazia il Sig. D. Giraudi del ricordo suo (tiro di barba); inviatomi per mezzo del nostro D. Dalkmann. Tra i Superiori Maggiori è forse quello che debbo ricordare di più, sia per il bene che mi ha fatto da ragazzo – e per quanto ha sempre fatto per la nostra povera missione ed opera salesiana in Giappone. Oh, assicuralo pure delle più che povere, ma riconoscenti mie preghiere.

All’…inseparabile tuo e mio arcicarissimo D. Ziggiotti saluti e preghiere.

Spero abbia capito e sia entrato nel mio povero pensiero. Per il bene dell’anima mia mi permetta di rimanere in questo ordine di idee e di pratica di vita: ne guadagniamo tutti. Assicuralo del mio ricordo come pure di quello per tutti i Superiori, specie per i commessi viaggiatori, che ne hanno più bisogno degli altri. Scusami della lungaggine. Suona la campana che mi chiama alla predica per i nostri nuovi novizi (11) e per i confratelli giapponesi. Sono alla terza muta… e seguiranno le altre. Oh, se non mi faccio santo stavolta…

Ti abbraccio e benedico di cuore.

All’occasione saluti e assicura preghiere a quanti si ricordassero del tuo povero


D. V. Cimatti, sales.


P.S. Ricevo oggi (12/8) le misure dell’Arrighini. Grazie a te, a D. Scrazzolo che invia e all’Arrighini.