5887 / Amerio Franco / 1963-3-1 /
a Don Franco Amerio, ex-allievo di Valsalice, musico e letterato
Chofu, 1 marzo 1963
Mio sempre carissimo D. Amerio,
Ricevo la cospicua offerta per i miei poveri chierici giapponesi salesiani aspiranti al sacerdozio.
Gioia, riconoscenza, ringraziamento… hanno tumultuato nel mio povero cuore…
Quid retribuam Domino et peramantissimo fratri Franco et fratribus degentibus in Valle Salicis?… Sì, caro Franco, non so e non posso fare altro che farti navigare in pieno e farti assorbire dalle grazie del Signore per mezzo della costante preghiera – cotidie in fractione panis sei presente coi vecchi amici.
Grazie di cuore e scusami se non ti so dire altro.
Nelle mie povere preghiere includo anche il tuo babbo e mamma e fratello.
Ti penso al lavoro – ad occasionem tengo dietro ai tuoi scritti. Bravo D. Franco!
Quanto bene fai cogli scritti, coll’insegnamento… ringraziane il Signore e non dire basta… lavoro di anime, acquisto di anime, orientamento al Signore! Deo gratias.
Per me, Deus sustentat me, e qualche cosa posso ancora fare dei miei piccoli doveri… bisogna pure che aumenti il davvero esiguo bagaglio di bene da presentare al Signore nel gran giorno… Una Ave, caro Franco, per la mia buona morte…
Ah, moriatur anima mea morte justorum!… in perfecta charitate Dei… Aiutami colla preghiera tua e dei vecchi amici… mi pare che anche voi continuate a invecchiare… Buone feste di San Giuseppe… Caro D. Bepi… passerò il 19 marzo spiritualmente con te in carità e preghiera… e specialmente buone feste pasquali: auguri e preghiere e risorgimento spirituale in tutto. Evviva! Con vera riconoscenza.
Tuo aff.mo
Don Vincenzo Cimatti, sales.