Cimatti|Ricaldone Pietro / 1926-6-2

168 /Ricaldone Pietro / 1926-6-2 /


a Don Pietro Ricaldone, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani


Mio amatissimo Sig. Don Ricaldone,


Al solito breve resoconto di quanto in lungo ho inviato al Sig. Don Rinaldi.


              1. Tutti bene ora, mi pare che l’acclimatizzazione sarà compiuta se tutti passeranno bene l’estate. Il grafico le dirà meglio di quello che possano le parole. Viene ora la stagione calda e umida. Chi ha i reumi sarà felice… fortunatamente c’è il mare vicino o meglio la sabbia. I più debolini (perché non dormono di notte) sono Don Cavoli e Guaschino… proprio miei compagni, ad ogni modo, finora bene.

              2. Lingua difficile, più si studia… Lavoro lento, ma sicuro e spero proficuo. Pensi all’avvenire specialmente per chi deve far scuola. Per la Novena ognuno fece un sermoncino studiato più o meno bene a memoria… ci hanno capito, ma valenti oratori in chiesa, pudicamente assai riservati nella parola, fuori della soglia. È una faccenda seria, ma anche in questo la Madonna ci aiuterà… Se l’avessimo potuta metter fuori… venivano certo dei miracoli anche nella parola. Pazienza! Cara Mamma, dormi ancora un po’ nelle casse e quando Gesù vorrà, verrai al bel sole levante e lavoreremo con te e per te.

  1. Non posso far proposte concrete, per la mancata venuta del Delegato. Si attende il nuovo Jus per la religione in Giappone: nella commissione ci sono anche 8 bonzi, un protestante, un cattolico (il segretario del Delegato): speriamo non vengano incagli. Ad ogni modo:


    1. Il Giappone viene pigliando dall’Europa tutto quello che gli serve. Negli uffici pubblici, scuole, banche, ecc. il vestito e calzature son sempre all’europea. La meccanica è apprezzata. Il libro è la “conditio prima” per la propaganda uso Don Bosco (letture cattoliche). Il Giappone è divoratore di libri e purtroppo c’è tutto il luridume… europeo tradotto.

    2. A Miyazaki mi assicurano non c’è nulla del genere. Invece scuole professionali sono a Oita. A Nakatsu c’è nulla di nulla.

    3. Le suore potrebbero fare assai assai per le ragazze.

    4. Tutto ciò che si fa per l’istruzione è ben visto e apprezzato. Certo che le loro scuole (nel loro genere – le nostre valgono incomparabilmente di più) sono quanto di più bello c’è nel luogo, in mezzo al verde, spaziosa palestra; ma dopo tutto grandi capannoni. Certo pure che bisogna far meglio e più di loro. Devo adocchiare, sondare, tirar colpi per terreno vicino alla Missione?

    5. Gli individui futuri siano (lo comprende) buoni salesiani; forti in castitate (l’abbigliamento estivo è molto libero… nella casa giapponese aperta a tutti i venti si vede tutto)… forti inoltre in patientia; lo scatto anche involontario, non parlo che di parole, non di percosse, per carità! è una sconfitta irreparabile. Le Suore Dame del S. Cuore ad es. hanno dovuto far cambiamento di personale per questo. Il giapponese è il tipo dell’imperturbabilità, difficilmente quando è giovane fatto si espande o si agita. Sorridendo a mezzo, osserva, pensa e vi giudica.

    6. Ed ora un po’ per la parte amministrativa. Abbia la bontà di vedere gli specchietti. Attualmente devo ancora avere un 5000 ¥: pensi Lei da buona Provvidenza.

Le ho messo in dettaglio, perché si faccia un’idea dei prezzi. Finora i confratelli sono per il trattamento come in Europa. Certo pane, carne, latte, vino costano assai; d’accordo col Sig. Ispettore e anche dietro suggerimento di Monsignore in questo primo periodo di acclimatizzazione, che a detta di tutti è pericolosissimo, a costo di ogni sacrificio, non ho lasciato mancare nulla. Può essere che in seguito necessarie riduzioni si impongano, ma mi sarebbe parso mancare di dovere, non avessi fatto così, perché anche dopo il viaggio tutti erano in condizioni deplorevoli, salvo l’erba grama del sottoscritto. Certo pure, che adattandosi al vitto giapponese si potrebbe fare economia, ma sarà difficile che gli Europei vi si adattino. Per me mi adatterei volentieri, ma non posso certo obbligare gli altri. Mi guida, diriga, consigli. Temo che a Oita specialmente la vita sarà più costosa: ad ogni modo vedremo. Le cifre può calcolarle in base a 11 persone (9 noi, il padre missionario, e almeno uno fra l’insegnante, servi che pur mangiando alla giapponese, beneficiano necessariamente…).

In pratica sostengo le piccole spese di riparazione (ci sarebbe anzi molto da fare… Debbo? Posso? La casa giapponese, la chiesa in legno esigono cura speciale, e da quando Monsignore ha saputo dello stralcio, ha dato ordine che non si facesse più niente… quindi da qualche anno…), pago la luce, il mensile all’insegnante e alla catechista. Ho dovuto comprare modestissime zanzariere, ché non potendo dormire di notte, i confratelli mi divenivano nervosi e dormivano di giorno.

Ho provveduto un po’ di caffè e vino (l’ispettore fu di quel parere). Le spese postali comprendono anche quanto vengo raccogliendo così per sport…

Quando farò i giri… studierò anche questa regione a noi affidata: è povera sì, ma è una delle zone migliori del Giappone (agricoltura, miniere ottime, acque minerali…, buona pescagione). Poi pensi che è di qui il capostipite della dinastia regnante – è qui dove la Dea Amaterasu mandò uno dei figli, da cui poi… ed è sepolto qui, e ne abbiamo visitato la tomba… e mando fotografia con dicitura. Chissà che come da Miyazaki venne al Giappone la costruzione in impero, dai poveri figli di Don Bosco per Maria A. non venga il trionfo di Gesù. Faxit Deus!

Qui il bel vulcano che ha già fatto traballare Miyazaki l’altro mese; nella nostra zona l’Aso, il vulcano (dicono) che ha il cratere più largo del mondo. Basta! se no c’è da gongolare…

    1. Per la futura organizzazione ho fatto richiesta al R. Console degli italiani residenti in Giappone; spero farli nostri buoni cooperatori; sa, oltre noi, quanti sono in tutto? Una diecina.


Notizie in fascio.


        1. Mese di Maria secondo regolamento e tradizioni: fioretti, meditazione e lettura sulla Madonna. Ho musicato l’Ave Maria in Giapponese e una invocazione che a tempo spargerò in Giappone: “O Maria, regina del Giappone, regina dei martiri; aiuto dei Cristiani, pregate per noi…”. È perché Maria A. capisse bene “Aiuto dei cristiani” l’ho messo due volte… e non fo per vantarmi (perché tanto non è mio merito) ma è una musica, che mi stringe la mano dalla contentezza. Due funzioni per i cristiani.

        2. Esercizio di b. m.; conferenza, istruzione ai coadiutori, soluzione del caso: regolari.

        3. Ho fatto un’offerta per i naufraghi (veda bollettino climatico) e per i pompieri.

        4. In Giappone il mese di Maggio è dei bambini: si erigono pennoni con sventolamento di pesci, simbolo della forza.

        5. Ho introdotto le bocce. I giapponesi vanno in estasi (e pensare che credono di aver inventato tutto loro!).

        6. Conclusione del Mese, passeggiata lunga alle antiche tombe.

        7. Tre covate di pulcini. Presto una di anitre. Il gatto mangia 6 pulcini. Povero Guaschino! Il colmo fu che alla passeggiata prese due fotografie senza lastra nel châssis… Peccato!!!

Ed ora basta. Domani Corpus Domini. Neppure festa di precetto in Giappone… ad ogni modo porteremo Gesù trionfante in noi colla parola, coll’esempio. Ma un altro anno si farà la processione di Maria, e anche Gesù, sì, voglio esca almeno dal recinto della Missione, come fanno a Tokyo.

        1. Ancora. Stato della missione: non credo (dalla frequenza) vi siano più di 120-130 cristiani, a Oita, Nakatsu incomparabilmente meno; buoni, alcuni (una 10) fanno la comunione quotidianamente. Frequenza ai sacramenti dei ragazzi molto poca (purtroppo). Non vi è circolo, biblioteca, giochi.


Basta, basta, basta… se no addio giapponese!… [N.B. riporta quindi alcune frasi…].

L’abbraccio con tutta l’anima. Sono sempre matto e creda, col Signore è una delizia.

Dica a Maria A. che faccia presto. Tutti, tutti tutti la ricordano e vogliono essere ricordati.


Suo affezionatissimo

don Vincenzo Cimatti