Cimatti|Berruti Pietro|1940-3-11

2358 / Berruti Pietro / 1940-3-11 /



Miyazaki, 11 marzo 1940


Rev.mo Sig. Don Berruti,

Ho, finalmente!!!, potuto finire il catalogo. Alcune osservazioni a Lei o a chi di ragione: abbia la bontà di definire – o almeno di capire i motivi per cui ho scritto o non ho scritto alcune cose che possono saltare agli occhi ed essere fonte di osservazioni che esigono spiegazioni.

Ad esempio veda: Tokyo-Studentato. Non vi è il Consigliere scolastico: finora fu Don Romani. Ho creduto opportuno (fu anche suo desiderio) di metterlo in missione, affinché quando i Superiori ci potranno aiutare per la teologia, Don Romani torni con un corredo anche pratico e di giapponese e più di pastorale giapponese, così necessaria per formare i futuri missionari.

Si ferma allo studentato per un po’ e m’istrada qualcuno dei preti novelli e per l’insegnamento di materie secondarie in cui riescono per le future cariche.

Don Tassan può fare bene da Consigliere Scolastico, ma è il caso di metterlo subito in catalogo? – Se non osta, abbia la bontà di far scrivere…

Se no, così com’è e faranno poi di fatto quel che potranno – Lei comprende (e incomincio a capirlo chiaramente – ce ne vuole, vero?) che devo fare tela col filo che ho.

Identicamente per la Scuola Professionale, se non osta la giovinezza sacerdotale…

Ed infine a Miyazaki (Missione) ho messo in appendice: COLONIA AGRICOLA MIYAZAKI.1

Non è casa giuridicamente riconosciuta, ma i Superiori sanno la cosa: i confratelli indicati, per necessità, vivono insieme e fanno quanto devono della vita di comunità, pur non essendoci il riconoscimento, in una casa che non è quella della Missione. Sarà ad tempus? Mah! Non so neppure io, e aspetto che la Provvidenza aggiusti le cose per bene. Avevo scritto che avevo pensato di trasportare tutto a Tano, ma molteplici cause l’hanno impedito e sono allo statu quo ante e quest’anno aumentano i ragazzi e per saggiare a che possiamo riuscire con essi, provo a mettere anche un chierico. Ad ogni modo con più calma, scriverò.

Ora è questione del catalogo. Veda Lei, caro Don Berruti – o da un frego a quella colonia agricola e lascia com’è nel personale della casa di Miyazaki, oppure se i Superiori vogliono tener conto della casa, bisognerà cessare i tre nomi (Bealessio, Levrino, Rosso) dal personale di Miyazaki. Ho lasciato Guaschino e Ragogna non sapendo quali disposizioni intendono prendere i Superiori per loro.

Ed infine la cosa più importante e su cui insisto con tutte le forze.

Sa il Signore con quali sacrifici mi sono sobbarcato a presentare Don Tassinari come Maestro e godo sia stato accettato perché ne verrà un bene ai novizi. Ma lo reclamo per il Seminario appena finito il suo mandato annuale per questi cari giapponesi.

Lei mi scrive che Guaschino tornerà presto: ascolti un mio consiglio: gli unisca il bravo Don Leder, così venendo potrà impratichirsi, studiare la lingua, e per il prossimo anno (se ci saranno i novizi) entrare in carica. Penso sia la migliore.

Certo in quantum me est per l’Aprile 1941 Don Tassinari (se non viene in Italia) deve tornare in Seminario.

E grazie di tutte le disposizioni di cui in lettera 23/1/40.

Buona e Santa Pasqua a Lei, ai suoi aiutanti. Abbia la bontà di presentare i miei auguri (li ha a tiro a tavola… possono guardarle nel piatto!) al Sig… Una parolina alla Mamma e Don Bosco per me e per i miei.

Suo

Don V. Cimatti

1 Questa colonia agricola era necessaria per i ragazzi che uscivano dall’orfanotrofio delle suore della Carità dopo finite le scuole elementari e non potevano ancora essere mandati nè al lavoro, nè alla scuola media. I salesiani ne pigliavano cura. Dopo la guerra fu chiusa.