6051 / Klinger Attilio / 1965-3-15 /
a Don Attilio Klinger, missionario salesiano in Giappone
(sotto dettatura)
15 marzo 1965
Carissimo D. Lio,1
A nome di Monsignore questa nuova. Oggi mi ha fatto chiamare e mi ha pregato di scriverti a nome suo assicurandoti il suo speciale ricordo. Gli avevo comunicato la notizia (della morte del papà) e sul momento si fece triste in volto e giunse le mani in preghiera.
Solo dopo un paio di ore mi fece chiamare e mi disse di scrivere subito a D. Lio
Era amico intimo con tuo papà e lo si vedeva dalle espressioni vicendevoli di affetto le poche volte che si sono incontrati.
Puoi dunque star sicuro che lo ricorda in modo specialissimo, e le preghiere di Monsignore, nello stato attuale in cui si trova, hanno certo valore in cielo presso il Signore… Monsignore non parla quasi più se non a bassissima voce.
Solo oggi, dopo tanto tempo ha emesso la sua voce quasi normale per dirmi che gli stava tanto a cuore…
Don Vincenzo Cimatti
6052 / Don Ricceri Luigi / 1965-4-28 /
a Don Luigi Ricceri, nuovo Rettor Maggiore dei salesiani
(sotto dettatura)
+ Chofu, 28 aprile 1965
Rev.mo Sig. D. Ricceri,2
Auguri e preghiere. Auguri perché possa ricevere dal Signore le più grandi benedizioni.
Sia il suo Rettorato come il Mongibello che sparga luce, calore, nel suo lavoro apostolico per il bene della Chiesa, della Congregazione, per tutti i singoli Salesiani.
Domando una speciale benedizione perché tutto si attui per la gloria di Dio e la salute delle anime, per l’anima mia e per tutti i miei cari Confratelli.
Suo dev.mo
D. Vinc. Cimatti
Sempre pronto all’obbedienza e al lavoro secondo le disposizioni dei Superiori.
6053 / Crevacore Alfonso / 1965-5-10 /
a Don Alfonso Crevacore, suo Direttore a Chofu
10 maggio 1965
Rev.mo e amatissimo Direttore,3
Mi servo del nostro Simoncelli per togliere la fatica dei miei scarabocchi.
l. - Per la mia salute lei conosce già. Grazie a Dio posso compiere, come mi è possibile, i miei doveri quotidiani. Abbia pazienza e mi compatisca. Desidero fare che sia meglio che sia possibile i miei piccoli doveri. Lei mi aiuti col consiglio, con la preghiera.
Per la salute già conosce: pazienza, obbedienza, umiltà saranno le mie guide. Mi consigli, mi ammonisca, mi aiuti in tutto.
Non conosco nulla che posso aiutare per il buon andamento della casa.
Mi aiuti, mi consigli, mi castighi. L’importante è che vada secondo la volontà del Signore… Preghi per me, mi benedica.
Suo aff.mo
Don Vincenzo Cimatti
6054 / Crevacore Alfonso / 1965-5-10 /
a Don Alfonso Crevacore, suo Direttore a Chofu
(sotto dettatura)
10 maggio 1965
Carissimo Direttore,4
Mi dicono che sei ammalato. Volevo portarti i miei auguri di felicità perché dicevano che festeggiavano il tuo onomastico. Sei ammalato anche tu. Preghiamo vicendevolmente. Ti auguro un prossimo ristabilimento per il bene di tutti. Prego di cuore per te e tu non dimenticare il vecchio…
Mio rendiconto:
1. - Salute: sai anche tu; cerco di ubbidire al medico, agli infermieri…
2. - Mi pare che in casa vada tutto bene colla tua guida e le nostre preghiere.
3. - Cerco di ubbidire al medico. Fa’ anche tu così.
4. - Preghiamo ad invicem per il bene di tutti.
Mi pare che in tutti ci sia buona volontà per amare, servire il Signore. Non potendo fare altro prego, prego, prego per voi tutti… Prego, prego, prego…
Prega per il vecchio ammalato, che prega per voi dal mattino alla sera.
Pregate per me.
Don Vincenzo Cimatti
6055 / Crevacore Alfonso / 1965-5-17 /
a Don Alfonso Crevacore, suo Direttore a Chofu
(sotto dettatura)
17 maggio 1965
Carissimo Direttore,5
Un saluto. Mi dicono che è ammalato. Volevo parlarti dell’ultimo rendiconto, sarà per un’altra volta. Ora solamente questo.
1. - Desidero parlarti della mia malattia. Insistere presso il Dottore che mi aiuti ad essere un buon prete in pieno. Mi aiuti a celebrare la S. Messa.
2. - Poter dire la S. Messa… Mi sento più sacerdote salesiano. Mi aiuti.
Prego con fede per la sua guarigione e Lei preghi per me.
Tuo aff.mo
Don Vincenzo Cimatti
6056 / Oratorio S. Giuseppe / 1965-5-19 /
agli Ex-allievi dell’Oratorio S. Giuseppe di Torino
19 maggio 1965
Carissimi,6
Buona santa festa! È il vostro Centenario. Uniamo le nostre preghiere per ottenere dal Signore a tutti i vecchi benefattori e per ognuno di voi le grazie necessarie per la salute nostra eterna.
Auguri per i benefattori passati, per il bene che hanno fatto, per quello che noi dobbiamo fare per salvare l’anima nostra e di quelle a noi affidate. Dunque: allegri, unione di cuori e lavoriamo per salvare l’anima. Evviva il S. Giuseppe! Evviva il Circolo XV Maggio! Vivano le vostre anime e il Signore vi benedica in tutto e per tutto.
Non posso dilungarmi. Perdonatemi!
Gesù benedetto e Maria Ausiliatrice e D. Bosco vi benedicano copiosamente in tutte le vostre necessità materiali e spirituali. Vi saluto di cuore.
Ora sono nel mio lettuccio, la mia occupazione è di pregare: nella giornata vi rivedo alle vostre occupazioni e prego tanto tanto per voi, per le vostre famiglie, per i vostri interessi. Esaudisca Gesù la mia povera preghiera. Bravi! Bravi!
Vi amo, vi amo, vi amo e vi benedico.
Il Signore santifichi le vostre anime e tutti i vostri lavori.
Il vostro aff.mo
Don Vincenzo Cimatti, sales.
6057 / Crevacore Alfonso / 1965-6-7 /
a Don Alfonso Crevacore, suo Direttore a Chofu
(sotto dettatura)
7 giugno 1965
Carissimo Direttore,7
Prego ogni giorno la tua preziosa salute e per le cose importanti che devi compiere per il bene delle anime.
Ti ricordo ogni giorno e tu non dimenticare il vecchio ammalato che ti desidera ogni giorno le più belle grazie spirituali e materiali per la tua posizione di fronte alla comunità.
Il Signore ti benedica ogni momento e prega ogni giorno per i tuoi figliuoli che pregano ogni giorno per te.
Prega specialmente per la mia buona morte nelle mani di Maria e di D. Bosco e di tutti i Santi del Paradiso.
Prega per tutti e specialmente per chi è più vicino alla morte.
Il tuo aff.mo
Don Vincenzo Cimatti
6058 / Chianale Bernardo - Oratorio S. Giuseppe / 1965-6-22 /
al Sig. Bernardo Chianale ed Ex-allievi dell’Oratorio S. Giuseppe di Torino
(sotto dettatura)
22 giugno 1965
Carissimo Bernardo,8
Eccovi il vostro bravo pretino che ogni giorno pregherà per voi, per le vostre famiglie e per i vostri interessi materiali e spirituali. Vi benedico tutti uno per uno di gran cuore con le più belle benedizioni del Signore.
Evviva l’Oratorio di S. Giuseppe e il Circolo XV Maggio.
Allegri, laboriosi e uniti insieme per fare del gran bene.
Potendo tanti saluti a D. Garelli e D. Valentini che vi aiuteranno in tutto e per tutto.
Vostro aff.mo
Don Vincenzo Cimatti
6059 / Crevacore Alfonso / 1965-...-... /
a Don Alfonso Crevacore, suo Direttore a Chofu
(sotto dettatura)
(1965)
Al Sig. Direttore,9
Completo il Rendiconto.
Cose speciali di questo mese non ne ho né per me, né per gli altri. Domando perdono delle varie cose, delle mancanze di carità e di perfezione nelle varie cose.
Desidero far meglio in tutto il mese. Mi aiuti con la preghiera e con gli avvisi. Per il Breviario faccio quello che posso, ma proprio non riesco a perfezionare.
Anche in questo mi perdonami, consigli, e avanti con l’aiuto del Signore…
Vorrei dire tante cose ma non riesco bene.
Don Vincenzo Cimatti
6060 /Crevacore Alfonso / 1965-...-... /
a Don Alfonso Crevacore, suo Direttore a Chofu
(1965)
Rev.mo Sig. Direttore,10
Voglio compiere il dovere del mio rendiconto mensile.
l. - Lei conosce le condizioni della mia salute – cerco di corrispondere a tutto quello che manda il Signore, specialmente dal punto di vista spirituale. Ci capisco poco nella mia vita spirituale. Mi dispiace di non aver ancora aderito bene al (dovere) del S. Breviario. Il desiderio c’è… Faccio quello che posso.
2. - Cose speciali in questo mese non ci sono. Cerco di adattarmi alla vita dell’ammalato. Mi aiuti Gesù benedetto, Maria SS.ma a fare in tutto e per tutto la S. Volontà.
Mi aiuti anche Lei con i confratelli a santificare quello che il Signore mi darà di vita. Preghi, pregate per me affinchè sia degno di questa S. Volontà. E mi perdoni se non so corrispondere bene colla mia vita attuale.
Viva D. Bosco, Viva Maria Ausiliatrice. Aiutami a fare una buona morte. Così sia.
Don Vincenzo Cimatti
1 Più che dettatura si tratta di interpretazione del pensiero. La firma è di Mons. Cimatti, ma è completamente illeggibile. Lo scrivente è certamente D. Suchan.
2 Probabilmente dettato a Don Carmelo Simoncelli. Sotto il nome scritto dal redattore, da Mons. Cimatti è apposta firma autentica (quasi illeggibile).
3 Anche questo scritto dettato. Per l’altro si era servito di D. Suchan. È probabile che questo sia il primo: essendosi ricordato della malattia del Direttore, ecc. scrisse nuovamente.
4 Lo scritto è dettato, solamente la firma, illeggibile, è sua.
5 Dettato a D. Suchan.
6 Sotto dettatura. Il Direttore della casa aggiunse questo N.B.: “Dopo parecchio tempo in cui non l’aveva fatto Mons. Cimatti in questo tempo riprese a dettare qualche lettera. Sono almeno sei mesi dacché non è stato così bene. È meraviglioso vedere la sua resistenza. Si vede proprio che la grazia del Signore in lui compie meraviglie nello spirito e anche nel corpo”.
7 Dettato a D. Simoncelli.
8 Sotto dettatura. Questa è l’ultima lettera ai suoi antichi amici. L’Oratorio di San Giuseppe, dove lavorò durante la prima guerra mondiale, gli era restato sempre nel cuore.
9 Sotto dettatura.
10 Sotto dettatura. Ci sono altre 20 lettere indirizzate al direttore, ma sono illeggibili. Negli ultimi mesi, leggendogli le lettere che arrivavano, voleva rispondere di sua mano. Si faceva dare carta e penna, e cercava di scrivere qualcosa. Ma erano solo segni illeggibili e accavalcati. Il contenuto lo sa solo lui in Paradiso.