Cimatti|Chierici di Valsalice / 1926-1-28

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ai Chierici di Valsalice


28 gennaio 1926

M.R. Sig. Don Costa, e fratelli di Valsalice carissimi,


Vi piace il gioco dell’altalena? Sì? Ebbene in questi giorni da Singapore a Hong Kong siamo in piena altalena. Non sarebbe stato bello avere un mare d’olio fino alla fine, ed ecco il diversivo. Il mare fra sé e sé avrà detto: sono o non sono il mare? Sono o non sono capace di elevare le mie onde? Mirabiles elationes maris! Provatele! E dal 23 al 28 si dondola. Conseguenze?! Malessere in quasi tutti; i tributi volontari e involontari; digiuni forzati, ecc. ecc. Chi vi scrive fa coraggio a tutti, ma da tutti si soffre, ed è penoso il non poter sollevare se non con qualche buona parola e colla preghiera. Ma che volete?

Il mal di mare è quella cosa – che intender non la può chi non la prova… e… non augurate mai a nessuno di provarlo! Sto sfuggendolo a tutto potere e… speriamo bene fino alla fine.

Novità e notizie? Altalene; il Fulda diventa una tartaruga contro le colossali onde, per diminuire gli ostacoli ha fatto un lungo giro che ritarderà di un giorno l’approdo a Hong Kong.

A Singapore si smontò. Ci attendeva l’Ispettore Don Canazei, reduce dalla visita alla futura missione del Siam e che accompagnerà fino a Macao i suoi nuovi missionari cinesi. Un giro per la città! Per me (ve lo confesso) non ci trovo nessun gusto. Da un lato la superbia dominatrice; dall’altra lo sfruttamento e la miseria; da una parte un tentativo di sollevamento col benessere materiale delle popolazioni indigene o immigrate (in gran parte cinesi), dall’altra l’abbandono morale e spirituale in cui sono lasciate e l’abitudine a quel benessere che esse vedono negli altri e il fermarsi esclusivamente, mi mettono nell’anima un vuoto, un’angoscia, una nausea, un senso di melanconia, di rammarico profondo, indescrivibile.

Ricordi! Novena di S. Francesco di Sales; il 24 del mese, alla nostra sinistra il Tonkino e i suoi martiri, la festa del nostro Patrono S. Francesco di Sales dolcissimo Santo…! E rivedo Valsalice, l’oratorio, la Chiesetta di S. Francesco, e in una fantasmagoria che mi è caro far durare a lungo nella mia povera fantasia, rivedo Don Bosco e l’opera sua, e il suo sistema base di carità, e l’opera missionaria del nostro S. Patrono. Oh, vi ho di nuovo tutti e singoli riabbracciati nel Signore e per ognuno (come faccio ogni giorno) pregato e scongiurato S. Francesco che ci riempia tutti della sua carità.

Non ho dimenticato l’indimenticabile Don Varvello. Questa mia giungerà quando la festa sua onomastica è finita, ma non terminerà l’affetto riconoscente di quanto egli ha educato in tante forme e plasmato alla vita salesiana.

Oh, miei buoni chierici, apprezzate e sfruttate le guide sante che il Signore ha messo ai vostri fianchi.


Vi benedice e implora una preghiera da tutti il vostro fratello



P.S. - Il ritardo forzato ci fa celebrare ancora tutti uniti la festa di S. Francesco di Sales. Alle 10 Messa solenne coll’aiuto dei nostri artisti. A pranzo brindisi e un po’ di cagnara uso Piova. Fra alcune ore abbracceremo i fratelli venuti da Macao.