3590 / Berruti Pietro / 1948-8-4 /
a Don Pietro Berruti, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani
Tokyo, 4 agosto 1948
Rev.mo Sig. D. Berruti,
Ricevo la sua veneratissima del 4 luglio ‘48. Grazie di tutto.
Prego solo il Signore che i Superiori mi usino la carità di non farmi proposte di ritorno… Ma caro mio Signore, perché mi mettete nella dolorosa occasione di dire…? Basta, basta.
Per il bravo D. Dal Forge videant consules. C’è chi mi dice che è ammalato di petto – altri che non ha soldi per venire – ora il parere del Rev.mo D. Fedrigotti. Optime così. Non sapendo, avevo iniziato le pratiche di entrata per lui e per i due dell’Australia – per D. Cecchetti e per il coad. Guaschino. Anche se vanno a buon risultato, non imbroglia niente la data del ritorno.
Farò come mi dice per D. Ciantar, relative a D. Curran e D. Drohan, pur persuaso (non è né la prima lettera, né la seconda… è come parlare al muro… così mi dicono anche chi lo conosce… persin D. Tozzi… che mi dà speranza… ma andremo alle calende greche…) di fare un buco nell’acqua.
Per D. Margiaria gli fu già mandato il permesso del ritorno.
Mons. Piani…! Lo dica a me… Veda! per essere martiri basta essere stato a contatto coi giapponesi… clero secolare.1 Oh, quanti dei confratelli salesiani in Giappone potrebbero aspirare alla palma del martirio…!
Belle le notizie di Maria Aus. (festa) e di S. Pietro e sulla salute degli amatissimi Superiori. Comunico ai confratelli.
Ossequi a tutti e singoli ed assicurazioni di preghiere.
Suo aff.mo
D. V. Cimatti, sales.
P.S. Ossequi all’incomparabile suo segretario e grazie di quanto fa, ha fatto e farà per noi. Sto unito con lui in preghiera quotidiana.
1 Allude alle difficoltà incontrate durante la guerra con l’Amministratore Apostolico Mons. Ideguchi a Miyazaki.