Cimatti|Begliatti Letizia F.M.A. / 1931-12-3

858 /Begliatti Letizia F.M.A. / 1931-12-3 /


a Suor Letizia Begliatti, Direttrice a Beppu



Missione Indip. di Miyazaki


3 dicembre 1931

Rev.ma Madre,

Spero presto si possa aprire la povera e piccola nostra missione di Beppu (dopo la festa dell’Immacolata) e conviene che studiamo insieme il modo migliore perché tutto proceda bene per la maggior gloria di Dio e per la salvezza delle anime.

Per non perdere tempo, perché la data si avvicina, Le sottopongo alcune proposte, che da Lei vagliate, corrette, fatte le aggiunte daranno modo di regolare con comune soddisfazione i reciproci obblighi e addivenire – se del caso – ad una convenzione, non tanto per noi, che siamo sempre d’accordo, purché il bene si faccia, ma specialmente per i subalterni e per quando non ci saremo più noi.

1.- È il caso di stabilire un onorario? Mi pare che nell’ultima volta che si era parlato di questo argomento con Suor Carmela, avevamo accennato che in Italia – se non erro – davano un onorario di Lire 100. Pregherei se possibile di aumentarlo a Yen 150, o in sua vece incaricarsi del bucato della casa (due o tre confratelli al massimo) e della chiesa, rimanendo l’onorario a Yen 100.

2.- Occorre conoscere i desideri delle Rev. Suore per il servizio religioso. Considerando la casa come un convento, posso autorizzare il sacerdote a binare alla domenica e feste comandate – raccomandando alla comunità che nelle grandi feste partecipi coi cristiani e pel buon esempio e per dare maggior impulso alla fede dei medesimi. Il sacerdote celebrerà ogni giorno la santa Messa nella casa delle suore, ma siccome c’è la piccola comunità salesiana, fino a che non sia possibile avere un altro prete, le suore dovranno permettere che i confratelli vengano nella loro cappella, e che almeno una volta (se due meglio) alla settimana le Rev. Suore discendano per la Messa alla Missione.

3.- Il sacerdote di Beppu è il confessore ordinario. Desiderandolo le Suore, oltre al confessore straordinario in occasione delle tempora (stabilirei il Sig. Don Tanguy) anche mensilmente da Oita potrebbe venire Don Margiaria o altri e in questa occasione potrebbero tali confessori straordinari tenere una conferenza alle aspiranti. Don Cimatti fa il proposito (che non sa se potrà mantenere) di fare una visita mensile anche a Beppu e in quest’occasione, come in altre è a disposizione per quanto concerne al bene spirituale della comunità. Come pure non è alieno in altre circostanze di partecipare a feste o altro, purché preavvisato per tempo.

4.- Vi saranno certo altre cose cui pensare, che però non conosco, e prego di tenerne conto nelle controrisposte.

Siccome mi occorre pensare al vecchietto, attuale custode della missione (e che se vi si stabilisce una comunità non è più necessario), prego significarmi se le Rev. Suore intendono utilizzarlo in qualche cosa. È un uomo di fiducia, è vecchio e se si volesse iniziare un piccolo ricovero (naturalmente la missione passerebbe un mensile) o se le suore volessero utilizzarlo per lavori, commissioni o altro a loro carico, sarebbe certo una fiorita carità. L’età dell’individuo è più che sufficiente garanzia per l’Istituto, e forse non è difficile trovare modo di alloggiarlo in qualche camera.

Come vede sono le proposte che mi vengono in mente al momento e che valutai così in genere con qualche confratello, ma sono lontano assai dalla perfezione, tanto più che non conosco i veri bisogni della Comunità di Beppu. È per iniziare qualche trattativa, e più presto si potrà concludere più presto si inizierà il lavoro.

Siccome Don Cimatti è debitore delle Rev. Suore, non ha difficoltà, se si ritiene conveniente, di mettere a conto tale piccola entrata a estinzione del grosso debito, che certo estinguerà. Preghi la Divina Provvidenza che possa farlo assai presto.

Arrepta occasione, a voce o per iscritto abbia la bontà di rispondere alle proposte. L’avvicinarsi della bella festa della Mamma nostra mi dà modo di augurare a Lei e a tutte le sue figliuole le più elette benedizioni sulla sua comunità. Maria ci faccia tutti veramente suoi e ci conceda di dare, nonostante le gravi difficoltà del momento, un grande impulso alle opere di apostolato che abbiamo fra mano. Coraggio a Lei e alle sue figliuole. Buttiamoci con filiale confidenza nelle mani della Madonna e anche con grande energia di intenti al lavoro di apostolato. Niente paura. Il Signore è con noi. Preghi e faccia pregare per questo povero prete, che con affetto riconoscente si dice:

Dev.mo

Don Vincenzo Cimatti


P.S1. - Eccole l’arretrato mese di Novembre. Che vuole, il nostro creditore mi domandò un prestito che puntualmente restituì oggi… È un bel caso. Sono le eleganti disposizioni della Provvidenza che giuoca coi suoi poveri figli.


Tutto suo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



1 Il P.S. è scritto a mano, il resto battuto a macchina.