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a Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei salesiani
Miyazaki, metà agosto 1931
Sosta operosa d’agosto1
Amatis.mo e Rev.mo Sig. Don Rinaldi,
I calori del mese di Agosto smorzano un po’ l’attività ordinaria delle singole residenze, ed anche in Giappone, chi può, va al mare e al monte, e i suoi figli ne approfittano per raccogliersi nell’intimità con Dio a fare i prescritti esercizi spirituali. La nostra povertà non ci permette ancora di avere residenze che ci possano accogliere tutti, ma la Provvidenza ci venne in aiuto. I buoni Padri francescani del Canada misero a disposizione per un mese una magnifica loro casa, e così i figli di Don Bosco, sempre bisognosi di tutto e di tutti poterono fare gli esercizi, e trovare un po’ di quiete e riposo dopo i lavori dell’annata. I nostri chierici ebbero pure così la possibilità di fare utili passeggiate al monte, per mare, in visita a luoghi storici interessantissimi, proprio nella terra ove per la prima volta approdò San Francesco Saverio. Sia benedetto il Signore e la generosità di Monsignor Roy, amministratore apostolico di Kagoshima, e del P. Callisto, Superiore dei francescani canadesi in Giappone. Coronarono le nostre familiari riunioni di agosto tre riuscitissime serate in teatro e saloni di concerti musicali per propaganda e per onorare la Mamma nostra in occasione della festa dell’Assunta.
Ricominciamo… o meglio continuiamo
Ed eccoci tornati ai nostri lavori con rinnovato vigore nel corpo, con raddoppiato ardore nello spirito. Le voglio parlare di una nuova attività a cui i suoi figli intendono consacrarsi, che già accennata in precedenza, consolerà certo il suo cuore, l’attività cioè della propaganda della buona stampa.
Risveglio consolante in Giappone
Le direttive dell’Azione Cattolica date dal S. Padre, furono subito prese in considerazione dai cattolici del Giappone, e il lavoro già iniziato da anni, specialmente nella Capitale, fu nettamente orientato secondo queste direttive. Per riuscire poi a meglio unire le menti e fare sempre più opera di penetrazione fra i pagani, i Vescovi e Superiori di Missioni, unendo insieme le forze stabilirono di dare impulso al settimanale Giornale Cattolico del Giappone, trasformandolo in organo ufficiale dell’attività cattolica. È un passo in avanti, e se tutti lavoreranno con zelo, chissà che non si realizzi presto il desiderio comune del quotidiano cattolico anche in Giappone.
Quando si pensa all’esigua minoranza dei cattolici, e alla poderosa forza dei quotidiani giapponesi di Tokyo e Osaka (edizione in giapponese e inglese) che non la cedono ai grandi quotidiani del mondo, c’è da benedire il Signore di questa buona volontà, di questo sforzo ardito, ed auspicare il più ampio successo.
E i Salesiani?…
– Ma voi che fate per quest’opera santa, voi?
La Provvidenza ci ha permesso di iniziare la nostra minuscola Scuola Tipografica Don Bosco, che già incomincia attivamente a lavorare per la buona causa. Ne fanno fede oltre le pubblicazioni periodiche già note, le LETTURE CATTOLICHE, che vanno prendendo piede e che mensilmente portano cogli intendimenti del nostro Don Bosco la buona parola fra le famiglie cristiane e pagane. Ed un’altra pubblicazione col prossimo ottobre si inizierà a favore dei pagani, un foglio mensile che ci aiuti ad avvicinare specialmente il ceto medio, impiegati, commercianti, maestri, giovinotti alle soglie dell’università, che in fatto di religione hanno le massime prevenzioni, sono quelli meno avvicinati e che in pratica contano di più…
È un tentativo, che fu studiato a fondo nei minimi particolari e a cui con gioia daranno per le varie rubriche la loro collaborazione tutti i confratelli e buoni amici nostri giapponesi, e speriamo che riesca pienamente per la maggior gloria di Dio e per la diffusione del suo regno.
Amatissimo Padre, Lei che conosce le critiche situazioni economiche in cui ci troviamo, dato il cambio elevato e la molteplicità del lavoro, che ci è cresciuto tra mano, preghi per noi, e voglia raccomandarci a qualche speciale benefattore o benefattrice, che si pigli a cuore le nostre condizioni e ci venga in aiuto. Stendo la mano in nome di Gesù povero a quanti possono venirci in aiuto per sollevare i suoi poveri fratelli.
Ci benedica tutti e specialmente il suo
Aff.mo figlio
Don V. Cimatti, sales.
1 Manoscritto R. M. 181, inedito.