4727 / Donati Vincenzo / 1957-3-21 /
a Don Vincenzo Donati, missionario salesiano in Giappone
Chofu, 21 marzo 1957
Primavera, primavera!
Sempre bella, sempre vera
Sorgi e impera!
Tu pervadi l’atmosfera
Tu rinnovi l’idrosfera
incessantemente
insieme con litosfera…
(Oggi 7/4).1 È quando sul più bello… il Signore abbattè la superbia di Vincenzo… Grazie, o mio buon Gesù… Infirmitas non est ad mortem… Sono in parte ridiventato…
La Mamma – maestra mi guidò e mi guida… Ieri mi rimisi al lavoro.
Grazie di tutto: auguri, saluti e specialmente per le preghiere…
Ho riudito con tanto piacere il tuo bell’inno… Oh, sentissi (non spaventarti degli errori… non mi viene subito…)2 quanto mi suggerì… il bambino (Vincenzo) che si affidò alla Mamma e Maestra (Maria!)… Beh, Vincenzo mio… Non dimentichiamo i nostri: “Vincenti… dabo…”.
Ti abbraccia e ti benedice
il tuo
Don Vincenzo Cimatti, sales.
1 Il 22 marzo mattina Don Cimatti fu colpito da una embolia cerebrale. Fu trovato dopo la Messa appoggiato all’iniginocchiatoio: senza parola, non poteva alzarsi. Lo portammo in camera e ricevette subito l’Unzione degli Infermi con massima devozione. Portato d’urgenza all’ospedale, tornò il 1 aprile. Fu un momento drammatico quando volle sedersi al pianoforte per vedere se riusciva a suonare. Se la cavò abbastanza bene. Con un po’ di esercizio ritornò quasi normale. Rimase fino alla fine un piccolo difetto di parola per cui ogni tanto si inciampava nel parlare.
Questo scritto fu iniziato prima della malattia e continuato dopo il ritorno dall’ospedale. Le seguenti 4 brevi lettere sono state scritte durante la sua degenza all’ospedale nel retro di una imaginetta.
2 Sono evidenti le correzioni nello scritto, per cui alle volte è difficile la lettura.