1611 / Cecchetti Albano / 1936-2-22 /
a Don Albano Cecchetti, missionario salesiano in Giappone
22 febbraio 1936
Carissimo Don Albano,
Grazie della sua. Dovendo sostituire il buon Don Lucioni divento in parte come Lui, quindi isogashii (indaffarato) fino a perdere le abitudini a scrivere. Quid dicam?
Finora ricevuto nulla per Tokyo.
Per Muraya pensavo che il Sig. Arai avesse scritto. Naturalmente se Lui ha dei desideri bisogna che li esprima a Lei. Noi siamo disposti ad aiutare, ma bisogna vedere chiaro il suo pensiero:
desidera fermarsi da noi per servizio di casa?
come catechista è preparato? Se Don Marega lo prendesse? O se prendesse Nishida? E la signora può fare qualche cosa? Mi pare sia maestra. Sono disposti ad andare ovunque? Mi pare ci fossero delle difficoltà per parte della Signora. Non possiamo rispondere definitive finché non sono chiare queste altre questioni.
Invio un po’ di candele – queste sono per la Messa – economizzi – per le altre funzioni tutti usano cera che si trova a buon mercato sul posto.
Se Lei è del parere: dica pure al catechista che è concesso l’aumento a quelle condizioni.
Mi pare di aver risposto a tutto e preghi per me.
Suo aff.mo
Don V. Cimatti, sales.
P.S. - Il fitto suore vedrà come si mettono le cose, a quanto ammonta?