2925 / Ricaldone Pietro / 1942-10-… /
a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani
I saggi ginnastici-sportivi
Ottobre 19421
Rev.mo ed amat.mo Sig. Don Ricaldone,
È tradizione scolastica giapponese che in autunno in ogni ordine di scuola si tengano saggi ginnastici, ma che non hanno propriamente che assai poco a fare con quanto noi chiamiamo ginnastica. Vi entra assai il giuoco libero, il giuoco a sorpresa, il giuoco di gara fra i gruppi (bianchi, rossi, verdi) in cui si dividono i concorrenti – e più vi entrano i genitori, spettatori, ecc. Vi sono invitati insegnanti e allievi delle altre scuole, benefattori e amici della medesima. È dunque una giornata di allegria familiare, di avvicinamento di tutti alla scuola, che viene così ad essere meglio apprezzata e valorizzata.
La riunione sportiva è preparata alla lunga dai singoli insegnanti – si stabiliscono i premi (oggetti scolastici utili) – ogni gruppo adorna a suo modo il posto centrale da lui occupato, felice se può trovare qualche tamburo o tromba – a meno che non si possa assoldare per tutti, un po’ di banda o audizioni di radio.
Si inizia verso le 9 del mattino, dopo l’alzabandiera ed un discorso del direttore della scuola che incita i contendenti ad un’intensa volontà di vittoria. La vittoria finale assegna al gruppo vincitore una speciale bandiera o stendardo di cui sarà detentore fino al prossimo torneo.
Si iniziano le gare di ogni genere (corse semplici, di resistenza, con ostacoli, a sorpresa – divertimenti vari) – alle volte vi concorrono gli ex-allievi con gare curiose (corse, bicicletta, ecc.) e un numero finale è sempre assegnato agli insegnanti e liberamente tra gruppi di spettatori. Di ogni saggio si danno 1-2-3 premi individuali. I punti conseguiti in maggioranza da uno dei gruppi determina il premio finale.
A mezzogiorno, breve riposo. I figli con babbo e mamma consumano il pranzo portato – seduti sul verde tappeto o sui bordi delle vie o tra i boschi nei pressi della entrata della scuola. Alle autorità o speciali invitati si dà all’entrata un buono, dietro presentazione del quale in apposita sala ricevono qualche cosa che fu preparato dalla sezione femminile della scuola.
All’occasione (come alle fiere dei nostri paesi) si danno convegno i venditori ambulanti di ogni genere… e così si viene svolgendo la seconda parte del pomeriggio, riservato ai giochi più attraenti e interessanti il numeroso pubblico.
Nel tempo libero dalle esercitazioni gli allievi non concorrenti stanno seduti accanto al loro centro – si riposano, intonando di tanto in tanto canzoni – ed eccitando i rappresentanti del loro gruppo nell’atto del saggio. Con l’evviva ai vincitori ed appropriate parole del direttore si chiude la giornata.
Si tratta di mettere in moto una media di oltre un migliaio di allievi, e si comprende la buona organizzazione che si richiede. Nelle numerose riunioni cui ho assistito posso assicurare che è perfetta e curata nei minimi particolari ed alla fine tutto è messo in ordine. Ad ognuno, insegnanti ed allievi, è assegnato un lavoro speciale, che ognuno cerca di eseguire con senso di responsabilità personale e collettiva. Da ciò il buon esito. Alla fine del mese anche il Seminario in unione alla Colonia agricola tenne il saggio, che si svolse nell’intimità familiare e con piena soddisfazione di tutti.
Penso che se anche Lei e gli amici nostri foste presenti a queste manifestazioni provereste vera soddisfazione. Ve l’augura di cuore il
Vostro aff.mo
Don V. Cimatti, sales.
1 Le date di questi articoli non necessariamente corrispondono al mese segnato.