3232 / Tassinari Clodoveo / 1945-7-31 /
a Don Clodoveo Tassinari, missionario salesiano in Giappone
31 luglio 1945
Carissimo D. Tassinari,
Il Signore dà la possibilità di biglietti e si cerca di inviare quanto si ha alla mano e si pensa sia più utile per voi. Grazie di tutto, e di quanto hai scritto cui controrispondo in quanto mi domandavano qualche cosa.
Per Sumito pace! Il retroscena che non conoscevo è che il nostro D. Roncato parlando cogli aspiranti ha detto: “Allo Studentato c’è bisogno di braccia… si sta bene…”. Capisci le deduzioni…
Dunque nihil!… Poi mi dice lui che ha un anno di latino…
Grazie dei doni… D. Bovio suggerisce è meglio utilizziate voi: tutto serve.
Grazie del pepe… deve aver fatto effetto in me, che stamane (e me ne dolgo, ed il Signore mi perdoni) ho risposto pepato alla frase “meglio un asino vivo…” mentre consigliavo l’invio di desiderata di cui mi accennavi in ultima… Può essere sia riuscito al contrario, et pro bono pacis et charitatis, non muoverò un dito, quindi pazienza. D. Martelli mi assicura che i modelli a Masiero furono inviati…
Per Masiero vedi (se credi) quanto gli scrivo: non penso ci sia da allarmarsi, pur egli soffrendo assai, e gli altri credendoci poco – è più nella fantasia… ma è certo che tali malati soffrono assai. Norma: partecipare ai loro dolori, senza affannarsi troppo; raccomandare lavoro, compagnia di altri, diversivi per far dimenticare quanto viene loro in testa. Serenità e calma, anche spirituale.
Per D. Frantzen si riuscisse a fargli capire di non misurarsi troppo la febbre… è malattia più grave quella che la reale, o almeno quanto quella. Così ho appreso da valenti dottori che proibivano…
Anche qui incoraggiare, serenità e calma nel tratto… Che vuoi? Poveri figliuoli! Ammalati di malattie non appariscenti, soffrono assai, e tanto più quando non sono creduti o sono contraddetti.
Per le tue tribolazioni poliziesche, prego. Fa’ pregare per le loro anime… e speriamo che non succeda quanto temi… Dopo tutto il Signore ha i suoi fini anche in questo, et fiat…
Per l’inverno vediamo come si orientano le cose, tu tenta di provvedere e provvedi, per quanto puoi, nelle direttive avute e pensate, senti anche i tuoi, e quanto citius cercheremo di fissare qualche cosa per il meglio.
Anche il sottoscritto sta pensando che cosa sia il meglio, ma bisognerebbe essere profeti per decidere… Dunque, preghiamo, pensiamo e facciamo per ora, in base al programma più disastroso: svernamento.
Ad un certo punto (inizio di settembre) misureremo le possibilità reali e inizieremo positivamente (in un senso piuttosto che in un altro). Vi possono essere varie vie:
l) La più dura: lo svernamento totale.
2) Altra più mite: due gruppi.
3) Altra, forse più desiderata: ritorno.
La seconda e terza non dipendono solo da noi… Beh! il Signore ci illumini e guidi per il bene nostro e per il bene generale.
A tutti, insegnanti ed allievi, ringraziamenti per l’insegnamento e lo studio fatto. Oh, il Signore non può non benedire quanto con tanto vostro sacrificio avete fatto!
D. Akimoto t’informerà quanto ha potuto fare per la questione a lui affidata.
A te e a tutti ogni più bell’augurio di bene. Non dimenticatemi che ci si invecchia e ci si avvicina… quindi ho bisogno speciale di aiuto spirituale.
Tuo D. V. Cimatti.
P.S. Ieri parlando all’ufficio centrale di Polizia, pare che i missionari lavoranti in posto siano lasciati tranquilli.
Come accenno in circolare la registrazione del Seminario è a posto (intestato a D. Akimoto). Così pure fu rinnovata assicurazione edificio e mobili per l’incendio. Deo gratias!