6187 / Don Solaroli / 1953 - 11 - 15
a Don Ercole Solaroli, faentino, missionario nelle Filippine
Tokyo, 15 novembre 1953
Carissimo Solaroli,
il nome non può essere che romagnolo ed anche lo spirito della tua lettera (permetti il tu?) lo dice chiaro; e ai romagnoli, potendo, non si può dire di no, boja d`un prit..... cat vegna un cano, ......cun va la......ecc.
Ed ora a noi. Mi domandi il “Cieco di Gerico”. Mi è impossibile inviarlo perché (e proprio la copia originale) l`hanno al Siam Bangkok ed il guaio è che non so dire il nome di chi me l`ha domandato (era uno della scuola professionale prete o chierico”.1
Del “Seminatore” ho una parte con piccole indicazioni d`accompagnamento; idem di “Savio Domenico” (ed è quella che invio insieme ad altri piccoli...). Per quante richieste abbia fatto ad Hong Kong non sono riuscito ad avere i miei poveri scarabocchi.
Il primo è uso Oratorio (in palco si potrebbero far vedere allegorie, danze); il secondo mi dicono fu dato molte volte, ma non ho il testo della recita.
Tu puoi essere più fortunato di me domandando; ma ad ogni modo un qualsiasi maestro di musica può applicare note alla mia... non so come dire... porcheria musicale.
Ed ecco il tuo ultimo desiderio. (c`è allegata la partitura di: "Tu es sacerdos")
Cantato con semplicità mi pare dica qualche cosa. Di quanto spedisco fa l`uso che credi; correggi, taglia, aggiungi, straccia, ecc..ecc.
Un`Ave per me affinché possa fare una buona morte. Un saluto al carissimo Don Comba e all`occasione tira per me la barba al vostro ottimo Ispettore ed insieme ad altri che mi ricordassero.
Preghino per me. Assicuro vivo contraccambio di mie povere preghiere e di questi cari confratelli di Chofu. Ti benedice di cuore il tuo affezzionatissimo
Don V. Cimatti sales
1 Di questa bellissima operetta, composta nel 1908 a Valsalice, abbiamo la trascrizione fatta da Don Roberto Bosco musico allievo di Don Cimatti. E anche un’altra trascrizione con parecchie differenze fatta a Tokyo con la traduzione giapponese e composta da Don Cimatti stesso.