1762 / Ricaldone Pietro / 1936-11-10 /
a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani
Miyazaki, 10 novembre 1936
M. R. Sig. Don Ricaldone,
Alcuni brevi pensieri.
Già le scrissi della creduta convenienza di un ritorno temporaneo di Don Liviabella e del Coad. Merlino in Italia…
Per il primo:
Insistenze dei vecchi genitori, dopo 11 anni di assenza del figlio;
Necessità di un po’ di propaganda e ricerca di mezzi, e sistemazione della nostra questione finanziaria (egli è economo ispettoriale). Anche se si fermasse fino a settembre-ottobre 1937 non ho difficoltà, pur non avendo i poteri regolamentari. Videant Superiores.
Per il secondo:
ldem che al N. a);
Può fare limitata propaganda e quindi non ha certo bisogno di fermarsi a lungo;
Ha bisogno di conforto e buona iniezione spirituale che gli può venire dai Superiori e specie da Lei.
Di questi giorni il ch. Filippa riceve dolorose notizie delle condizioni di famiglia, con forti pressioni di ritorno. Don Amadei visita la famiglia ed ho scritto anche a Lui, come pure il ch. Filippa scrive parole di conforto e suggerimento per ridurre più spirituale la sua famiglia davvero assai provata. Gli ho promesso di scrivere anche a Lei – ed ecco lo scopo delle presenti righe. Non conosco absolute le condizioni di famiglia e non ho saputo che suggerire quanto sapevo.
Pare relativamente noto a vari in Giappone quanto mi dice sub segreto della probabile futura missione.1 Ad ogni modo se son rose… E preghi per me e mi benedica.
Suo come figlio
Don V. Cimatti, sales.
1 Cfr. lettera al medesimo Don Ricaldone del 7/11/36.