5753 / Ghetti Giorgio / 1962-5-12 /
a Giorgio Ghetti, Dottore di Faenza, amico e benefattore
Chofu, 12 maggio 1962
Ill.mo Sig. Dottore e carissimo Sig. Giorgio,
Sono pieno di vergogna nel constatare tanto ritardo nello scrivere all’amat.mo Sig. Giorgio e alla buona Sig.ra Giovanna.
Mi perdonino e cerco di supplire con questa che scrivo alla vigilia della Madonna nostra delle Grazie, invocando tutte le più belle grazie e benedizioni materiali e spirituali per Lei, per i suoi figlioli e per le loro famiglie e per la famiglia della Sig.ra Giovanna.
Il giorno di S. Giorgio fu passato spiritualmente con Lei e così passerò quello di S. Giovanni colla buona Contessa (non sapendo con precisione quale S. Giovanna festeggia – abbia la bontà di comunicarglielo).
Cotidie vi ricordo, specie nella S. Messa. Non dimenticatemi… per la mia buona morte.
Vi penso tutti in ottima salute e al lavoro e sempre uniti in carità e preghiere con Dio e colle anime. Per me, grazie a Dio, posso ancora lavorare (sia pur da vecchio… 83!).
In marzo ho compiuto il novennio di direttore (sia pure da vecchio) a Chofu e i buoni miei superiori mi hanno lasciato ancora a Chofu dove c’è ancora un po’ di lavoro pel sottoscritto. Deo gratias! Libero da gravi responsabilità posso compiere i miei doveri con tranquillità, pregare e prepararmi al grande passo quando piacerà al Signore.
Anche quest’anno le varie opere nostre e quelle delle Figlie di Maria A, sono in pieno sviluppo.
Il fatto più notevole è che la nostra piccola Missione (olim Prefettura Apost. di Miyazaki) è stata elevata al grado di diocesi, con la consacrazione di un bravo Vescovo giapponese con residenza a Oita (che al tempo prima della persecuzione era la prima sede Vescovile) così il lavoro di apostolato missionario più proficuo.
La bella festa di Maria A. porti a Lei e ai suoi cari, e a tutti i suoi interessi le più belle grazie, che con cuore riconoscente invoca in vecchio amico:
Don Vincenzo Cimatti