1518 / “Voci Lontane” / 1935-10-… /
per il Giornalino di comunicazione con i benefattori “Voci Lontane”
Inno di Riconoscenza
Ottobre 1935
Il nostro bell’Ospizio è un fatto compiuto1. È doveroso in questa solenne occasione elevare l’inno della riconoscenza.
Prima di tutto il Signore. Per quali vie abbia condotto il Signore alla realizzazione del progetto, quali anime abbia scelto come prima base di questa opera di carità, è difficile circoscrivere in brevi parole; ma se non c’era la grazia di Dio era vano sperare l’aiuto, che ora, come attesa realtà, abbiamo sotto gli occhi. La statua del S. Cuore domina benedicente dall’alto su tutto l’edificio. È atto di consacrazione, di lode. Grazie, o Signore.
Inno di riconoscenza all’ideatore, al propagandista, all’esecutore dell’opera e a quanti umili gregari si associano a lui nel lavoro. Le apprensioni, le notti insonni, le pratiche legali, le ansie…, sono sedate. Continueranno le preoccupazioni per l’avvenire… ma il Signore c’è per tutti. Fede in Lui e grande carità. Grazie, o amatissimo Don Cavoli.
Inno di riconoscenza ai soci delle Conferenze maschile e femminile di Miyazaki, alle Figlie della Carità, che con tanto spirito di abnegazione sacrificarono e sacrificano tempo e forze con totale donazione di sé per i poveri vecchi, per gli orfanelli. Il Signore vede il vostro lavoro, lo benedice e vi prepara una splendida corona di gloria.
Grazie, o lavoratori sacrificati dell’Ospizio.
Inno di riconoscenza anche ai nostri Vecchi ed Orfanelli. Colla loro preghiera di fede e di carità sono i vostri parafulmini, sono gli intercessori di grazie e benedizioni per tutti i Benefattori.
Grazie, o Ricoverati dell’Ospizio, veri amici di Gesù.
Inno di riconoscenza a tutti i nostri Benefattori.
Logicamente avrebbero dovuto essere al primo posto, dopo il Signore, ma come la mamma per far trionfare i suoi tesori nasconde sé, così voi non vi adontate di questo, perché sapete che occupate il primo posto nel Cuore di Gesù, e anche nel cuore del povero scrivente.
Per voi tutti la preghiera quotidiana della riconoscenza, l’offerta quotidiana dei nostri sacrifici. Grazie alle organizzazioni centrali di Parigi e Bologna; grazie a quanti offrirono offerte generose; grazie a quanti donarono il soldino frutto di sacrificio alle volte rilevante; grazie anche alle Autorità e popolazione giapponese che in tante forme ci vennero in aiuto; grazie soprattutto alla falange di anime che non potendo in altre maniere ci fiancheggiarono colla elemosina più importante, la preghiera. Quante anime buone, chiuse nei monasteri, nei conventi, degenti negli ospedali offrono le loro preghiere, i loro dolori e sacrifici per altri addolorati fratelli! Quanti fanciulli e fanciulle, quanti bravi giovani delle Associazioni Cattoliche d’Italia offrono le loro preghiere per noi! Ah! Se fosse lecito svelare le sante industrie, le nascoste mortificazioni, le intense preghiere note solo al buon Dio!… O anime buone che avete cooperato, in questa opera di carità nella forma più sublime, grazie, grazie, grazie!
Il povero Don Cimatti non sa dirvi altro: “Dio vi renda merito”. Non può assicurarvi altro: “Riconoscenza imperitura, preghiera e offerta di sacrificio costante”.
La carità di Gesù ci unisca in Lui.
Mons. V. Cimatti, salesiano
1 L’ospizio di Miyazaki fu completato e inaugurato il 29 settembre 1935. “Voci lontane” era il gornalino con cui ci si teneva in contatto con i benefattori. L’articolo di fondo del primo numero porta la data del 26 aprile 1935, e fu scritto da Don Cavoli al suo ritorno dall’Italia. Quello del secondo numero, qui riportato, fu scritto da Don Cimatti.