3248 / Tassinari Clodoveo / 1945-9-18 /
a Don Clodoveo Tassinari, missionario salesiano in Giappone
18 settembre 1945
Carissimo D. Tassinari,
Finisco col partire per Miyazaki1 non ricevendo risposta per i nostri problemi dal nostro ben amato Ordinario (= Kyokucho) e anche da S. E. il Delegato. Grazie della tua cui rispondo con questa che deve portare D. Barbaro, non so quando, perché non si decide a partire e non so perché… Sai già che tutti mi dicono che non riesco a farmi capire, ed ecco il vostro recente caso. Dunque desiderate una risposta categorica: eccola (è tutta questione di forma):
1) considerando che il Kenkyusha (da buon giapponese) non fissa date di sfittamento del locale e non assicura nulla per la fine del mese (e quindi qui non si possono fare preparativi),
2) considerando che quanto potete provvedere per il vitto in posto, è tutta riserva delle provviste di casa, fate il piacere di stare a Nojiri anche tutto il mese di ottobre.
In base a ciò vedete voi come organizzare la scuola, ecc. Hai ragione! l’essenza dello studentato è la scuola, ma se non si mangia… e quando voi sarete a Tokyo, patate o altro scompariranno come neve al sole. Poterle fare durare un qualche mese di più, farà piacere a tutti.
Penso dunque sia meglio così: si comincia? quando? dove? Videte voi in Domino, non è l’Ispettore che fissa: approvo a priori, se è necessaria la mia approvazione.
Per il fieno, non me ne intendo: per me van tutti bene. Per i formaggi, finché si riesce a farli (finché fa caldo) senza presame (che non c’è) e finché ve li mandano, mangiate. Non è mia partita.
Grazie ai tre, pensino senza preoccupazione per lo svernamento. Poi si vedrà… l’avvenire è nelle mani di Dio.
Deo gratias per le facilitazioni di viaggio. Allegro e prega per me. In necessitatibus D. Bovio, che ora ti sostituisce a Tokyo, sostituisce anche me nell’assenza.
Saluta omnes.
Tuo D. V. Cimatti.
P.S. Ti invio le pratiche per i Diaconi (ho lasciato in bianco il nome del Vescovo).
1 Deve essere partito il 22 settembre e tornato a Tokyo dopo la metà di ottobre, visitando tutte le case per la prima volta dopo la fine della guerra e constatando i danni sofferti e la situazione dei confratelli.