2785 / Opera San Pietro / 1941-8-15 /
Al Consiglio Generale Opera S. Pietro pel clero indigeno
Miyazaki, 15 agosto 1941
La prescritta relazione annuale porti al Consiglio Generale i più sentiti ringraziamenti per gli aiuti ottenuti e di preghiere e di mezzi: faccia il Signore discendere su ognuno dei benefattori le più elette benedizioni materiali e spirituali.
Gli avvenimenti noti in relazione al cambio della Gerarchia ecclesiastica in Giappone non hanno impedito che proprio l’anno scorso potessi ancora istituire nella nostra cara missione l’Opera San Pietro pel Clero Indigeno, e spero anzi che sotto la nuova direzione cresca e si moltiplichi.
Per desiderio dell’Amministratore Apostolico Mons. Ideguchi, proseguo nella direzione del Seminario, che mi dà modo così di non interrompere la lunga relazione contratta col Consiglio dell’Opera e coi benefattori, assicurando la continuazione del lavoro anche in questa che ritengo (specie al momento) la branca più importante e necessaria di attività apostolica in Giappone.
Il nostro piccolo Seminario anche in quest’anno, nonostante le critiche circostanze del momento, si è mantenuto nella solita efficienza numerica, grazie non solo al lavoro di propaganda dei Superiori salesiani, ma anche a quello degli allievi: chi finisce il corso deve cercarsi l’erede… ed anche per parte di elementi di altri corsi si effettua la ricerca; non è così difficile trovare ogni anno almeno una quindicina di volenterosi.
Sanità, buona per tutti – impegno in tutti per lo studio e più che altro nel formarsi allo spirito ecclesiastico. Devo proprio ringraziare il Signore e quanti mi coadiuvano per la tenacia nel lavoro e per l’unione d’intenti, che si cerca attuare, onde formare una sola famiglia: mi pare che gli allievi lo comprendano e vi corrispondano.
Il Seminario ebbe poi il riconoscimento di cultura media in conformità della nuova legge per le religioni, per cui gli uscenti a corso completo dal nostro Seminario possono entrare nel Gran Seminario regionale di Tokyo. Come pure gli ottenne il riconoscimento come scuola istruttiva premilitare, col grande vantaggio dell’istruzione interna prescritta per ogni genere di scuola.
Lo snodarsi della vita è al solito degli altri anni. La vita materiale, pur resa difficile dalle condizioni attuali, grazie a Dio si è venuta svolgendo sufficientemente regolare. Il riso non è mai mancato ai nostri giovani, pur essendo talvolta mancato il pane ai superiori. Oh, la S. Provvidenza! Per venire a completare il fabbisogno della vita, si sono affittati alcuni appezzamenti di terreno, in modo che la verdura, grande base di nutrizione giapponese, venne abbondantemente fornita dal lavoro dei Seminaristi, cui si univano in esemplare attività i Superiori ed insegnanti.
La vita educativa sulla base dei principi educativi di Don Bosco viene effettuandosi nell’esercizio regolare delle pratiche di pietà giornaliere, settimanali, mensili e annuali (proprio ora i nostri cari allievi stanno compiendo esemplarmente gli esercizi spirituali) – nelle belle feste in cui le cerimonie e il gregoriano hanno larga parte – nelle devote processioni – accademie e tornate di declamazione e canto e banda – e specialmente nella frequenza regolare ai Sacramenti, nella pia pratica del ritiro mensile e degli esercizi spirituali.
In quest’anno poi e per aderire ai desideri del S. Padre in relazione all’insegnamento catechistico e del Rev.mo Rettor Maggiore dei Salesiani in preparazione alle feste centenarie dell’Opera, si diede grande impulso all’insegnamento del Catechismo, rafforzandolo anche con gare, esami speciali a premio, tornate di proiezioni luminose, formazione di biblioteche catechistiche.
Nella ricorrenza della chiusura della festa del 2600° della fondazione dell’Impero il Seminario o in corpo o per rappresentanza è presente a tutte le manifestazioni; ed a ricordo dell’avvenimento erige in mezzo al bosco una graziosa icona al S. Cuore di Gesù.
Come pure a ricordo del 50º del decreto dell’educazione emanato dal grande Imperatore Meiji si abbellisce l’entrata del Seminario con due colonne basi su cui issare la bandiera nazionale.
Le relazioni colle autorità religiose e civili centrali e locali sono sempre intonate a reciproca cordialità. Numerose le visite all’Istituto, fra cui notevole quella del Direttore delle scuole-giovani di tutta la provincia e di varie altre scuole, che desiderano conoscere lo spirito animatore del Seminario.
Nel presentare la relazione insistentemente prego il Consiglio Generale ad aumentare la sua carità per far fronte alle urgenti necessità in cui ci troviamo.
Assicurando le preghiere nostre e dei Seminaristi per il Consiglio Generale e per tutti i benefattori, godo affermarmi:
Servitore
Sac. Vincenzo Cimatti, sales.
Direttore, Seminario di Miyazaki1
1 Si tratta del Piccolo Seminario di Miyazaki, che funzionava anche come aspirantato salesiano. La preoccupazione di Don Cimatti, pur continuando a lavora per la Prefettura Apostolica, era quella di rendere indipendente l’aspirantato per continuare a formare il personale salesiano. Per questo cercava un posto a Tokyo.