709 /Braga Carlo / 1931-2-25 /
a Don Carlo Braga, missionario in Cina
Takanabe, 25 febbraio 1931
Carissimo Don Braga,
Grazie delle caritatevoli accoglienze dei nostri che ne furono commossi ed entusiasti.
Quanto al resto Don Carlo, come ripetutamente ho detto e scritto, tu e voi non avete nessun obbligo verso di noi.
Sembrava ed era vostra volontà di aiutarci – gli eventi mondiali, le vostre necessità non lo permettono: segno che la Provvidenza vuole disporre diversamente. E così sia! Bonum mihi, Domine, quia humiliasti me. Se arrepta occasione con Ss. Messe che o con altro potrai fare qualche cosa… per noi non c’è che vivere giorno per giorno attendendo che la Provvidenza invii il pane quotidiano, e quando c’è un po’ di companatico chiudere i buchi più presto che si può e tentare di non farne degli altri per vivere. Pensare a opere vedremo non so fra quanti anni. Per la teologia che ne diresti se noi estremisti (Siam, Cina e Giappone) si facesse insieme? Prova a sentire Gaetano [N.B. Pasotti].
Per noi al più presto si invia nel 1934. Prima d’allora forse non ci saremo più, ma pensarci non è male. Allegro e prega per me.
Ti abbraccio di cuore.
Tuo aff.mo
Don V. Cimatti
P.S. - Al buon Don Kerec grazie di tutto, di tutto, di tutto, e con lui alla casa di Hong Kong.