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a Franco Acerbi, missionario salesiano in Giappone
(Chofu, senza data, 1957)
Carissimo D. Franco,
Grazie della tua che mi ha confermato quanto avevo sentito.1 È naturale sentire il sacrificio, ma tu l’hai offerto al Signore, che dopotutto ti mette nell’occasione di far del gran bene.
È per questo che devi gioire. Non è esatto perciò dire che perché le anime a te affidate sono del Signore, tu sei pastore mercenario (Jo. l2-13, cap. 10).
No, no: tu devi dire e certo volevi dire che sei servo e cooperatore del buon Pastore Gesù (rileggi il cap. X di S. Giovanni e cerca di fare come farebbe Lui, e tira dritto, allegro, laborioso e sempre unito a Lui: e vedrai non solo, farai miracoli… e il primo quello di convertire te stesso (lo dici tu).
D. Bovio saluta, augura e prega. Anche tu prega per me che ti abbraccio e benedico.
Tuo
Don Vincenzo Cimatti, sales.
1 Don Acerbi, parroco di Nakatsu, aveva ricevuto l’obbedienza per la nuova residenza di Yokkaichi. Al suo posto veniva da Chofu Don Bovio Felice. Da qui il “sacrificio” di cui parla Don Cimatti, che lo incoraggia ad obbedire.