237 /Valentini Eugenio / 1927-2-… /
al chierico Eugenio Valentini, suo ex-allievo
[Inizio di Febbraio 1927]
Mio carissimo Eugenio,
Rispondo alla tua di Capodanno. Grazie della consolazione procurata e del bene che mi hai fatto.
Bravo per le giaculatorie: contarle o no, l’importante è dirle: è il miglior esercizio di unione con Dio. Più adulto ne apprezzerai l’utilità e la necessità.
Idem per le preghiere, specie in questo mese di S. Giuseppe in cui vado a mettere a posto i confratelli nelle residenze e… cominciamo salesianamente.
Grazie delle commissioni fatte.
Per i musici credo ti sarà utile: a) la preghiera per loro, b) una parolina in particolare ai più [ferventi] “davanti alla Mamma, a Gesù…. ti pare bello far così?”. “Ad onore di Maria, di Savio Domenico, vuoi provare a…”. “Savio farebbe come te?” et similia.
Giustissimo per i legami. Se volevamo fare delle storie non ci consacravamo a Dio, vero? Pensa a S. Francesco di Sales: “sapessi che una fibra sola…”.
Ottimi i propositi. Direi: “Non guardare troppo ai progressi”. Ti sembrerà strano, eppure… Ti esorto più che ai risultati, sforzarsi di mantenere costante la buona volontà di azione e in quantum potes fare. Riesci? Basta che io veda Lui. Non riesci? Se agisci come ti dico non avrà luogo questa alternativa. Avanti dunque.
Optime pure pel piccolo diario. Non facciamo mai abbastanza per l’anima. Il sentirti infervorato e quando scrivi e quando ti confessi, ecc. è dovuto alla grazia di Dio che con questi mezzi agisce in te. Non esagerare nel senso di pensare di non andare bene se non ricordi sempre… L’importante è offrire le azioni a Gesù con questo scopo e poi… avanti. Ubi spiritus Dei ibi libertas! Per il resto calma. Ad avere meno timori e più sicurezza di direttiva come ti sarebbe utile la lettura delle Opere di San Francesco di Sales! Lascia la Filotea e il trattato dell’amor di Dio per ultimi.
Calendari non ne ho: eccoti la strenna: “Voglio che il mio cuore sia un altare su cui Gesù regni senza rivali”. Mezzi: unione con Dio con le giaculatorie – osservanza dei propositi fatti.
Ti benedico ed abbraccio di cuore. Da’ i miei saluti ai chierichetti che conosco (non ho ancora il nuovo catalogo) cui scriverò quando saprò chi sono.
Tuo Sempre
don Vincenzo Cimatti
237 /Valentini Eugenio / 1927-2-… /
al chierico Eugenio Valentini, suo ex-allievo
[Inizio di Febbraio 1927]
Mio carissimo Eugenio,
Rispondo alla tua di Capodanno. Grazie della consolazione procurata e del bene che mi hai fatto.
Bravo per le giaculatorie: contarle o no, l’importante è dirle: è il miglior esercizio di unione con Dio. Più adulto ne apprezzerai l’utilità e la necessità.
Idem per le preghiere, specie in questo mese di S. Giuseppe in cui vado a mettere a posto i confratelli nelle residenze e… cominciamo salesianamente.
Grazie delle commissioni fatte.
Per i musici credo ti sarà utile: a) la preghiera per loro, b) una parolina in particolare ai più [ferventi] “davanti alla Mamma, a Gesù…. ti pare bello far così?”. “Ad onore di Maria, di Savio Domenico, vuoi provare a…”. “Savio farebbe come te?” et similia.
Giustissimo per i legami. Se volevamo fare delle storie non ci consacravamo a Dio, vero? Pensa a S. Francesco di Sales: “sapessi che una fibra sola…”.
Ottimi i propositi. Direi: “Non guardare troppo ai progressi”. Ti sembrerà strano, eppure… Ti esorto più che ai risultati, sforzarsi di mantenere costante la buona volontà di azione e in quantum potes fare. Riesci? Basta che io veda Lui. Non riesci? Se agisci come ti dico non avrà luogo questa alternativa. Avanti dunque.
Optime pure pel piccolo diario. Non facciamo mai abbastanza per l’anima. Il sentirti infervorato e quando scrivi e quando ti confessi, ecc. è dovuto alla grazia di Dio che con questi mezzi agisce in te. Non esagerare nel senso di pensare di non andare bene se non ricordi sempre… L’importante è offrire le azioni a Gesù con questo scopo e poi… avanti. Ubi spiritus Dei ibi libertas! Per il resto calma. Ad avere meno timori e più sicurezza di direttiva come ti sarebbe utile la lettura delle Opere di San Francesco di Sales! Lascia la Filotea e il trattato dell’amor di Dio per ultimi.
Calendari non ne ho: eccoti la strenna: “Voglio che il mio cuore sia un altare su cui Gesù regni senza rivali”. Mezzi: unione con Dio con le giaculatorie – osservanza dei propositi fatti.
Ti benedico ed abbraccio di cuore. Da’ i miei saluti ai chierichetti che conosco (non ho ancora il nuovo catalogo) cui scriverò quando saprò chi sono.
Tuo Sempre
don Vincenzo Cimatti