3482 / Berruti Pietro/ 1947-9-4 /
a Don Pietro Berruti, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani
+ 4 settembre 1947
Il richiedente pare animato dalla più buona volontà del mondo – può certo lavorare benino in Giappone in varie forme – al momento sarebbe utile in tipografia (stereotipia), per cui avrebbe bisogno di esercitarsi praticamente in qualche nostra casa (oratorio o dove) per abilitarsi.
Mi pare che per pietà ed osservanza non ci sia da lamentarsi. Ebbe un po’ di nervosismo, dovuto, penso a stanchezza e a qualche urto inevitabile quando non si pigliano gli uomini per il loro verso. È certo un carattere un po’ forte, ma bisogna anche saper oliare questi poveri coadiutori.
Lei sa, caro Sig. D. Berruti, che questo povero uomo detto D. Cimatti, prende quanti gli danno, e come glieli danno.
Indifferens tam ad motum, quam ad quietem relate etiam ad fratres meos carissimos –
+ Ergo fiat voluntas Dei, manifestata per ministrum suum – Dulcissimum P. Berruti.
Veda anche di pensare a concludere per il sottoscritto.
D. V. Cimatti, sales.