2336 / Cecchetti Albano / 1940-1-25 /
[25 gennaio 1940]
Carissimo Don Albano,
Continuiamo a pregare per il buon Nishida. Oh, se davvero diventasse apostolo quante anime salvate! Lo metta più che può nell’occasione.
Il documento così com’è sufficit essendo stato fatto nel tempo in cui eravamo col titolo di Missione Indipendente. Guai se al variare di denominazione di ufficio tutti i documenti anteriori dovessero essere ribollati!
Aggiungo come suo desiderio la data, che nel genere di documento (è un avviso) non è necessaria. È un’intesa generale fra gli Ordinari.
Lei andando in qualsiasi missione può confessare e predicare senza bisogno di giurisdizione locale.
Per il bravo Masiero speriamo bene e per l’anima e per il corpo: l’importante è che sappia tacer molto e ascoltar assai, se no non concluderà – e che freni i sensi interni ed esterni. Preghiamo.
Quanto a Don Antonio deve andare fino ad Osaka, ma non so se si potrà fermare… Ad ogni modo per Masiero disponga in Domino.
Non so chi abbia sparsa la notizia di malattia. Che sia ammalato e molto finanziariamente, è noto a tutti – spiritualmente che si soffra perché non possiamo realizzare la carità e la salvezza delle anime – cosa nota – ma siamo venuti in missione per unirci a LUI. A me pare di essere come prima. Se poi il Signore mi vuole anche subito, canterò il laetantes imus. Stia tranquillo che tutto andrà meglio: nessun imbarazzo da qualsiasi mia dipartita.
S. Francesco e Don Bosco le diano sanità, sacrificio e carità: è la preghiera che fa per Lei il
Suo
Don V. Cimatti, sales.