2747 / Circolare Salesiani / 1941-5-3 /
ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio
Ispettoria S. F. S.
Miyazaki, 3 maggio 1941
Carissimi confratelli,
Penso che con vero slancio e amor filiale abbiamo incominciato il bel mese di Maggio: vogliamo certo tutti compierlo e farlo compiere bene dai nostri dipendenti. Lo vuole la Chiesa; è nostra tradizione carissima, bisogno del nostro cuore, necessità per le circostanze in cui ci troviamo e perché ci necessitano l’aiuto speciale della nostra buona Mamma.
L’orizzonte è ancora molto luminoso, e troppe incognite ancora ci lasciano nel dubbio o nell’impossibilità o difficoltà speciale di lavoro.
Non desistiamo dal lavoro, facciamo subito quello che possiamo fare, né tramandiamo a domani quello che possiamo fare oggi. Vi ripeto, ogni giorno domandiamoci: “Che cosa ho fatto per l’anima mia? Per i cristiani a me affidati? Per i non cristiani? Per tutte le anime di cui sono responsabile?”.
Alla fine di Giugno dobbiamo presentare i nostri rendiconti alla Chiesa, alla Congregazione. Vediamo di realizzare qualche cosa di concreto che dia lode a Dio, e che serva per le anime.
Ed ora notizie telegrafiche varie:
MISSIONE: ho presentato varie questioni all’Amministratore Apostolico per l’approvazione e fu data. Don Liviabella, mantenendo l’ufficio di Economo e Propaganda, passa ad aiutare Don Cavoli all’Ospizio e Colonia Agricola. È sostituito da Don Romani. Sto cercando di dare un aiuto a Don Romani, Don Antolin e Don Bernardi, ma nondum inveni.
Cerco anche di dare aiuto a Beppu, stante la scossa salute di Don Cecchetti e più di Don Arri.
Riparazione e riattamento alla casa di Takanabe, cadente in varie parti. Si spera di aver pronta per la festa di Maria A. la casetta della Colonia che era giacente fin dal precedente tifone.
Come già indicai, l’Amministratore Apostolico si mette a vostra disposizione per risolvere dubbi, questioni ecc., per funzioni religiose e feste, pur rilasciandovi tutte le precedenti facoltà (salvo il caso d’urgenza) ha dimostrato desiderio di essere interrogato sulle dispense matrimoniali.
Penso che più lo metteremo in relazione e al corrente delle questioni e degli interessi della cristianità, ne verrà un gran bene. Dopo tutto Egli è responsabile davanti a Dio, alla Chiesa e alla Cristianità: diamogli modo di compiere bene il suo dovere. Per altre importanti questioni amministrative generali, dello Shadan, delle case religiose e opere sociali, desidera decidere dopo la riunione annuale di Tokyo, che però non si prevede quando si terrà: pare non prima del riconoscimento della Religione Cattolica.
Notizie Salesiane Varie.
Il Rettor Maggiore è migliorato (si è saputo ora che fu gravemente ammalato) e va ripigliando il lavoro. Preghiamo.
Recenti disposizioni governative in Italia vietano l’invio di stampati all’estero. I Superiori manderanno dattilografati: notiziario per i salesiani, estratto notizie Bollettino Salesiano, in luogo di Bollettini e Atti.
Per scadenze di cariche i Superiori rinnovano ad tempus le medesime, lasciando all’Ispettore il determinare. Idem per la Casa Sede dell’Ispettore: si provino varie soluzioni, poi si stabilirà definitivamente. Per ora provo a stare un po’ più a Tokyo e un po’ meno a Miyazaki. Ma non c’è da fissare molte cose, dato l’incognito di ciò che bolle in pentola… Chi vivrà vedrà.
Saluti dal Sig. Don Tanguy, sempre a Maretz: si sono assestati e continua il lavoro.
Saluti da Ragogna, che è a Mirabello, da Guaschino a Riesi (Sicilia) in una nuova opera affidata ai Salesiani dalla S. Sede. Don Lucioni è a Nizza Monferrato.
Buone notizie dal nostro confratello ch. Maki a soldato. Da lungo tempo nulla del confr. Tateishi.
Il prossimo 6 Giugno, centenario della Prima Messa di Don Bosco, non avendo ricevuto comunicazioni dirette e promesse da Torino, dispongo:
Si cerchi da tutti i confratelli di ricordare la data, col parlarne, leggere qualche tratto della vita di Don Bosco che ricorda l’avvenimento e la figura di Don Bosco sacerdote, non dimentichiamo la strenna annuale.
Noi sacerdoti studiamoci di celebrare la S. Messa, emulando Don Bosco e nella preparazione, celebrazione e nel ringraziamento; gli altri confratelli si sforzino di assistervi con tutta l’attenzione e devozione possibile.
Nelle case di formazione e dove è possibile si tenga una tornata accademica commemorativa, nelle adunanze domenicali, dove è possibile, ricordare con proiezioni o altro.
Sarà ricordato l’avvenimento con articolo sul Giornale cattolico e possibilmente con pubblicazioni speciali commemorative.
L’Ispettore ricorderà la cosa ai Seminari, ecc.
Se qualcuno avesse qualche buona proposta da suggerire al riguardo sarò più che riconoscente di riceverla.
Attendo ancora le richieste cronache (in gran parte avute) dai ritardatari.
Miei cari confratelli, pregate per il vostro confratello
Don Cimatti, sales.