Cimatti|Begliatti Letizia F.M.A. / 1932-2-8

893 /Begliatti Letizia F.M.A. / 1932-2-8 /


a Suor Letizia Begliatti, Superiora delle F.M.A. in Giappone



Takanabe, 8 febbraio 1932

Rev.ma Madre,

  1. Ho raccomandato ai missionari come lavoro specifico della Quaresima lo studio della Religione per loro e per i loro dipendenti. Veda di esortare anche le buone Suore su questo punto cardinale.

  2. Le accludo le nuove indulgenze sulla Via Crucis. Le comunichi per informazione e vantaggio spirituale di tutti.

  3. Abbiate la bontà di dichiararmi per iscritto, se accettate le contro risposte come dall’ultimo foglio – o se crede fare quelle modificazioni che crede – per poterle presentare al Consiglio che si radunerà presto.

  4. Sto studiando come venirle in aiuto per l’ultima domanda sua, e prego il Signore sia al più presto. Oggi come oggi non so dove battere la testa e si lotta pel pane quotidiano.


Le mie varie proposte (tutte fallite) erano per venire in aiuto efficace anche a loro. Il Signore mi vuol provare, o meglio ci vuol provare.

Non venga meno la fede, l’operosità nell’apostolato, l’amore alla povertà.

Le Figlie di Maria sono a tutt’oggi come noi, ed il Signore vuol abituare noi e voi a questo stato di povertà, che è il vero e a cui credo siano soggette in questa forma poche delle vostre case e delle nostre missioni. Deo gratias! Prego ed inizio oggi una novena a Don Bosco per venirvi in aiuto.

Oggi certo non mi è possibile. E già l’avrei fatto con molto piacere se mi fosse stato possibile, quindi le dirò col Vangelo: “Habe me excusatum!”.

Pensavo di restituirvi sotto forma di casa (anche perché quello era il pensiero di Don Torquinst), ma è meglio darlo in danaro, tanto più che a Torino non possono accettare la proprietà dell’Asilo, e anche voi forse non la potete usufruire.

Quando? Quando il Signore mi aiuterà e permetterà che lo faccia.

Lo considererò come debito privilegiato.


[manca il seguito]