Cimatti/ Ricaldone Pietro / 1938-5-5

2056 / Ricaldone Pietro / 1938-5-5 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



Miyazaki, 5 maggio 1938


Rev. mo ed amat. mo Sig. Don Ricaldone,

Obbedisco e se a Dio piacerà mi troverò per il Capitolo Generale. Il solo dispiacere: non posso arrivare che a feste compiute – ma è un dispiacere esiguo assai, anzi quasi godo, perché posso offrire questo in sacrificio al Signore – ma non assicuro di trovarmi agli inizi degli Esercizi (è questo che mi dispiace, e per la cosa in sé e per il buon esempio non dato).

Domando fin d’ora perdono; desidero però una sua parola sul modo di regolarmi all’arrivo: se cioè devo venire al Rebaudengo fossero pure gli esercizi cominciati (non vorrei contravvenire alle direttive date dai Superiori al riguardo) o attendere alla fine.

Mi si dice che il “Biancamano” in partenza verso il 20 da Shanghai approda a Genova – potessi avere là una sua parola mi toglierebbe poi da inutili preoccupazioni o da dicerie. Non mi fu possibile combinare diverso. Il Signore mi aiuti ed abbia pietà dell’anima mia: ho eseguito quanto i Superiori mi hanno detto. Ho l’unico assillo del pane ai figliuoli – per il resto parto tranquillo nel nome del Signore, che provvederà anche a noi.

Ed ora un po’ di rendiconto, pur non essendovi novità di sorta.

SALUTE: non mi lamento. STUDIO: mah! Povera teologia o nutrimento sacro!…

Pel resto: tento di fare il mio dovere, pur certo (lo dicono i fatti) di riuscire fino ad un certo punto solamente. Mah! Deus scit… Di tanto in tanto ci vuole una frustatina al ronzino.

Per le PRATICHE DI PIETÀ – comodità – mi pare di non tralasciarle – devo vigilare sulle più piccole e durante i viaggi – sono forza e sostegno.

Ss. Voti: nulla di speciale. Stimulus carnis qui me colaphizat… sed Deus adjuvat me.

Per il resto nulla di speciale.

Ho ancora vari confratelli che non sono a posto, non sono a posto, non sono a posto – ma a voce…

Spero Don Liviabella porterà qualche aiuto, se no non so come fare per arrivare fino alla fine del mese, perché i viaggi di Don Tanguy e sottoscritto, e fatti nuovi, mi hanno completamente sbancato e ho dovuto ricorrere a prestiti. Supplico mi usino ancora questa carità che è davvero urgente.

E preghi per me, per l’anima mia – e se a Dio piacerà os ad os, cor ad cor alloquimur. Passerò la festa della Mamma in mare – in quel giorno non mi dimentichi.

Mi benedica.

Suo aff.mo figlio

Don Vincenzo Cimatti, sales.