2388 / Bernardi Angelo / 1940-4-13 /
Miyazaki, 13 aprile 1940
Carissimo Don Bernardi,
Il bravo Don Mukai mi parla di un mondai (problema), che ti prego di chiarire a Don Liviabella, affinché egli possa chiarire a sua volta la cosa a Don Mukai1. Se vi fu sbaglio da parte tua, cerca di ripararlo (restituzione e scuse): se non vi fu, chiarire che non vi fu. Tutto fatto con gran carità e larghezza d’animo – tanto più che disgraziatamente voi due non andate troppo d’accordo – (ed è già dagli inizi delle vostre relazioni) – tanto più che ne andrebbe di mezzo anche del tuo buon nome, ed i giapponesi sai che parlano. È l’unico prete giapponese con cui dobbiamo avere relazione – e se fin da principio non si va d’accordo, dame (non va bene…) Il fatto è di una lettera contenente intenzioni di Ss. Messe, che per sbaglio d’indirizzo andò a Miyakonojo – è di un amico di Don Mukai che le inviava. A te ora la questione ut supra, perché l’amico domanda a Don Mukai se ha ricevuto, ecc.
Così pure ab initio avendo detto a Don Mukai nello stabilire le cose, quali erano le probabili entrate, ecc. gli accennai anche ai fitti dei terreni, che se da riscuotere ancora andavano al missionario di Tano. Ti prego non insistere più su quell’argomento: dirai senza timore a Don Cimatti quanto è la somma, e se non ti fu data ti sarà data intuitu nuova costruzione di Miyakonojo, e se già fu da te riscossa, sarà da me data. Anche di questo ti prego di trattare con Don Liviabella che non avrei informato (e avrei trattato direttamente la cosa con te e con Don Mukai) se non avessi stasera da partire per Tokyo.
Così (ed è naturale che succeda così) i cristiani dalla povertà in cui si trova il prete, cominciano a dire che tu hai portato a Miyakonojo molta roba di biancheria, coperte, ecc. Certo che la povera Tano che era discretamente fornita, ora è al corto di tutto. Come già ti dissi e per la pulizia e per il disordine di tante di queste cose, abbiamo davvero fatto davanti a tutti una figura ben meschina, colpa mia, lo so, nel trapasso al sacerdote giapponese.
Idem dicono che tu dicevi che oltre i soldi pel vitto ricevevi Yen 28 circa – e quindi lui pensa che non gli si dia quanto si dà agli altri, ecc. ecc.
Don Cimatti crede un fico secco a queste dicerie, ma ti prega di chiarire pro bono pacis et charitatis et ad vitanda pejora.
Coraggio, mio Angelo! Uomini come siamo, tutti abbiamo difetti – il riconoscerli in noi, è dovere – il sopportarli in noi e negli altri è virtù!
Tu sai quanto voglio il bene dell’anima tua e sono disposto a sopportare tutto perché regni fra noi la carità.
Come vedi anche in questo caso è sempre fonte di disordini quel benedetto soldo. Beh! Preghiamo ad invicem e ci benedica il Signore.
Salutami Maccario – fissami poi per tempo la domenica per la visita e inaugurazione della Chiesa. (Ho già impegnato Domenica della Trinità e 1 Giugno).
Tuo
Don V. Cimatti
1 Sacerdote ordinato l’anno precedente. Dopo un anno alla Missione di Miyazaki era stato incaricato della cura della cristianità di Tano, fin allora tenuta contemporaneamente con quella di Miyakonojo da Don A. Bernardi.