3557 / Del Col Luigi / 1948-4-5 /
a Don Luigi Del Col, missionario salesiano in Giappone
5 aprile 1948
Carissimo D. Del Col,
Ricevo le medicine… non ancor i bachi… Sta’ tranquillo!
A fare il bene, anche se non si riesce, si ha il merito dell’opera buona.
Optime per le pratiche di pietà… Naji è sempre lui… digli che gli darò due pedate (che è diverso da due piè). Ma digli che si può dar due pedate con due piè… e che non casco certo per terra. Basta che io sia seduto.
Per il ritorno, Deus scit. Sta’ certo, che se è sua volontà, torneremo senza essere bloccati.
Pel Salterio tento di non battere in ritirata… ad ogni modo sono questioni oziose… l’importante è dirlo bene (= il breviario).
Per Matsuo (casi analoghi… quando si tratta di vocazioni, ricorda sempre che)… la speranza è la prima a nascere e l’ultima a morire!
Per tutto il resto (Grammat. Vocab… e lavori…) hai ragione, ma… si fa come si può.
D. Cafasso diceva “il bene si deve fare bene”. D. Bosco dice: “il bene si fa come si può”. Non dimenticarlo quando, se Dio vorrà, dipenderanno tante cose da te.
Saluta omnes.
D. V. Cimatti, sales.