Miyazaki, 13 febbraio 1928 |
329 /Circolare Salesiani / 1928-2-13 /
ai Salesiani e Missionari in Giappone
Carissimi,
Ossequi a tutti dall’amatissimo nostro Rettor Maggiore che mi scrive da Roma. Là ha parlato delle cose nostre – buone speranze, ma (qui è Don Cimatti che parla) credo che saremo ancor lontani… “Voi lavorate in Domino, alla presenza di Dio. Se convertirete anime saranno conto vostro… Calma e avanti in Domino”. “Per mandarti altri confratelli e Suore, come tu indichi, vedremo parlando più tardi con Don Ricaldone”. Quindi lavoriamo con calma e niente paura… Tutto per Lui.
Sono consolantissime le lettere giunte in ringraziamento per la vita di Don Bosco (Don Tanguy mi favorisca anche le sue); alla prima occasione è bene [che] le vediate tutte e tutti, è davvero per noi edificante e di gran conforto.
Pel giornale Miyazaki pensa: alla propria cronaca, alla parte liturgica (feste, ricorrenze, santi ecc.) e articoli di fondo (se ce ne fossero dei pronti me li darete). Nakatsu andrebbe bene pensasse: per la propria cronaca, notizie educative per le famiglie, letteratura religiosa, risposta a quesiti (veri e immaginari). Oita finalmente: alla propria cronaca, alla parte dogmatica e catechistica, alla pagina dei giovani.
Tutti, naturalmente, avendo materiale anche per le altre rubriche lo inviino a Oita entro la prima quindicina del mese per essere pubblicati nel mese successivo.
QUESTIONE:
Si dubita che se scritto in soli caratteri sia letto (almeno molti, molti di Miyazaki non lo leggerebbero certo): il nostro scopo è che possano leggerlo tutti, anche i bimbi nostri… Verrà a costare un po’ di più ma… Quid vobis videtur?
Come pure il titolo: “Salesiokai kikanshi Don Bosco” (Don Bosco, organo dei Salesiani) mi pare sia un po’ pericoloso… di fronte alla Congregazione e di fronte al Vescovo (che dando il permesso prega di non fare cose grosse, né averne l’aria per non suscitare timore nelle Riviste e foglietti congeneri). Pensiamo attualmente allo scopo che ci prefiggiamo: unire i cristiani dispersi, fare pervenire a tutti la buona parola e (sia pure) che questa venga anche letta dai pagani… Non saprei “Voci fraterne” “Voci del cuore” “Buona semente”, ecc. Mi pare per ora non possiamo vestirci ufficialmente… perciò…
Quid vobis videtur? È meglio che tardiamo un po’ a far uscire il foglietto, ma che siamo ben sicuri:
Di avere il materiale (e tutti si prestino);
Di riuscire efficaci per le anime dei lettori;
Di non dar l’impressione di voler dominare.
Preghiamo anche per questo perché è un lavoro tal quale che ci addossiamo… e una volta iniziato…
E già che parlo di lavoro, come vedete, per la benedizione del Signore non manca anzi viene sempre più diventando ponderoso e difficile. Perciò a nome di Don Bosco e per il bene delle anime nostre vi raccomando:
Aumentando il lavoro aumenti l’intensità della preghiera,
Lavoriamo con calma, e specialmente
“Lavorate, ma solo quanto le proprie forze comportano – abbiatevi cura della sanità” (Don Bosco). Perciò:
Non si lavori di notte
Si lavori secondo obbedienza e con ordine. Ricordiamo che l’ottimo è nemico del bene.
Avvicinandosi la primavera (sentendo il parere dei rispettivi dottori) credo utile [che] tutti facciano una qualche facile cura depurativa del sangue.
I vari lavori che si iniziano non si perdano di vista. Miei buoni fratelli, oh! il buon Dio vede la nostra buona volontà e il desiderio ardente di lavoro per il bene delle anime che tutti abbiamo, ma vuole che agiamo con naturalezza, con calma, seguendo l’ordine delle cose, con gran fede ed abbandono in Lui. Ascoltate quanto vi ha detto chi ama le anime vostre e che ha stretto obbligo di dirvelo.
Preghiamo. Saluti da Don Cavoli, da Guaschino (cum forunculis in auribus).
Vi abbraccia nel Signore il vostro
1 don Vincenzo Cimatti |
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