Cimatti|Circolare salesiani / 1928-2-6

323 /Circolare Salesiani / 1928-2-6 /


ai Salesiani e Missionari in Giappone


Miei carissimi,


Tornato felicemente e per preparare la predica e altro, e per la corrispondenza, sono in ritardo con voi.

        1. Grazie di tutto e voi in questa parola leggetevi proprio quanto può dire un’anima che desidera il bene delle vostre anime. Aiutiamoci vicendevolmente per realizzare questo che deve essere il nostro continuo ed unico desiderio. Benché in ritardo vi comunico il ricordo che ci lascia per S. Francesco e Don Bosco il nostro Delegato Apostolico: “Florete flores et frondete in gratiam benedicentes Deum”. Fatene tema della prossima conferenza ribadendo il lavoro del prossimo anno.

a) Per i cristiani: tenersi in contatto diretto con visite mensili (per i vicini), trimestrali (per i lontani), oltre alle conversazioni alla Missione. Indirettamente con lettere, inviti di feste, articoli di giornale, libri, ecc.

b) Per i pagani allargare ed estendere il lavoro già fatto sempre tenendo di mira le nostre Costituzioni e tradizioni.

c) Bisogna completare gli “status animarum” e prendere man mano cognizione di tutti gli aspetti (fisico, storico, religioso e professionale) della zona a noi affidata.

Come vedete il lavoro non manca: sforziamoci di realizzare il desiderio del Delegato. Da Torino nulla di nuovo.

        1. Ho trovato al ritorno l’annuncio della morte di mio fratello Luigi1, confratello Salesiano. Credo che non avrà bisogno delle nostre preghiere, ma è fiorita carità… perciò… Non conosco particolari ed ho solo notizie indirette. Grazie fin d’ora di quanto farete.

Non dimenticare l’inizio del mese di S. Giuseppe secondo il nostro regolamento. Specialmente i bravi coadiutori si sforzino di passarlo bene. Non dimenticate anche di parlarne ai famigli (chiamiamoli per ora così).

Animo adunque ed il Signore ci benedica, come di cuore vi abbraccia tutti e singoli il

vostro aff.mo

don Vincenzo Cimatti, salesiano


1 Luigi Cimatti suo fratello coadiutore salesiano era morto missionario a Piura in Perù il 13 dicembre 1927. Era anche lui ottimo musico e direttore della banda musicale. Salesiano esemplare. Fa meraviglia che la notizia sia arrivata solo adesso. A quei tempi c’era il telegrafo.