Cimatti|Rinaldi Filippo / 1928-7-31

367 /Rinaldi Filippo BS / 1928-7-31 /


a Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei salesiani



Riflessi di vita spirituale al giappone1


Amatissimo Padre,


Se giungono gradite le notizie dei suoi figli lontani so che le giungono graditissime quelle del Sol Levante perché il cuore del Padre non può non pensare con nostalgico affetto, con più intensa preghiera ai figli lontani che si trovano nelle massime difficoltà.


Il primo fiore del nuovo cimitero

Come sa, in occasione della festa di Maria Ausiliatrice si è benedetto il nuovo cimitero. Ricordo che a funzione finita era un domandarsi tra i cristiani: “Ed ora chi sarà il primo di noi a morire? Chi il primo inquilino della nuova abitazione?”. Quasi due mesi dopo i cristiani erano tutti radunati nel cimitero per il funerale di una bambina di tre mesi, primo eletto fiore che viene a riposare nella terra benedetta. Dalla chiesa si ordina il corteo: precedono colla croce il piccolo clero, i ragazzi, i sacerdoti: segue il feretro, le ragazze, le donne e il nucleo compatto dei giovani e dei padri di famiglia che ad alta voce recitano il Santo Rosario.

Al corteo inusitato, alla preghiera che risuona per le vie tranquille di Miyazaki e la cui eco risuona chiaramente nella campagna, richiama sulla soglia delle case molte persone – fa accorrere i ragazzetti – e un domandarsi…

È anche questa una buona propaganda religiosa per i pagani, che debbono pure confessare: “Come si vogliono bene i Cristiani!”.


La preghiera d’una madre

Un nostro ragazzetto cristiano è minacciato di carie ossea ad un piede. Lo faccio visitare dal primario dell’Ospedale nostro buon amico, che dichiara necessaria l’operazione. La madre vuole ad ogni costo seguirmi e durante l’operazione si mette ad una finestra come assorta in contemplazione. Quali sentimenti passassero attraverso quell’anima era facile pensarlo – impossibile coglierlo dal volto senza espressione della donna. Passeggiando lungo la corsia recito il mio breviario e ad un certo punto affacciandomi alla sala d’operazione, vado dalla madre:

L’operazione è finita. Coraggio!”, le dico. Come scossa dal suo raccoglimento: “È durata quanto una corona del S. Rosario che ora ho finito di dire per il mio caro figliolo!”, mi dice. Non ascolterà Maria A. l’ardente preghiera di questa madre?

Il fanciullo ogni giorno fa la sua S. Comunione che gli porta il nostro Don Cavoli. È una scena deliziosa. Un ragazzo che in contegno raccolto attende la visita di Gesù: ai piedi del letto la madre che prega; tutti gli ammalati della sala incentrati collo sguardo in Gesù, chi seduto sul letto, chi avvicinatosi al sacerdote per vedere meglio lo spettacolo certo nuovo per questi pagani, e dalle sale vicine un protendersi di persone che curiosamente osservano e domandano e commentano.

Non sembra una delle tante scene che certo si verificavano ad ogni istante nelle vie della Galilea? – Oh Gesù, che passi facendo del bene fra questi tuoi che non ti conoscono ancora, affretta per queste care anime la venuta del tuo regno.


Nel regno degli inferni

Non si spaventi, amato Padre, della parola. È la meta dei grandi ricchi giapponesi che vengono in questo luogo per cercare il riposo, la salute materiale. È una grande città, situata in riva al mare con spiaggia magnifica e che possiede le acque termali più celebri in Giappone. Da queste caldissime emanazioni eruttive fa di tanto in tanto capolino la figura del diavolo, che questi bravi giapponesi hanno messo a bollire in quelle acque e in quei fanghi. Da ciò la ragione del nome.

La città conta poche famiglie cristiane, ma nella stagione dei bagni vi accorrono cristiani da altre regioni, stranieri cattolici… È un buon terreno per seminare la parola di Dio…

Se BEPPU (è il nome della città) è la città del piacere, è anche quella del dolore, e di fronte al dolore i problemi spirituali vengono ad essere illuminati di luce più intensa e sono facilmente compresi.

Un giorno arrivava a Beppu l’allora ambasciatore di Francia presso il Giappone Paolo Claudel, e la prima domanda che rivolse alle autorità che l’ossequiavano fu: “A Beppu c’è un tempio cattolico?”. Per tutte queste ragioni varie si è pensato di iniziare qualche cosa anche in questa zona a noi affidata. Si è affittata una casetta, e così alla Domenica e al mercoledì i confratelli di Oita lavorano all’evangelizzazione di questa plaga importante.

Per far conoscere l’inizio dell’opera, al solito un bel concerto attirò numeroso pubblico nel massimo salone della città. Le statue di satana continuino pure negli inferni di Beppu a bollire. Maria Ausiliatrice e Don Bosco ci aiutino a stampare in queste anime Gesù benedetto.


Lo zelo di una famiglia cristiana

Kawaminami è una graziosa cittadina della provincia di Miyazaki in cui da poco tempo si è venuta a stabilire una fervente famiglia cristiana. Questa si è subito messa all’opera di propaganda. Ha messo a disposizione del missionario la propria abitazione per conferenze, per proiezioni e già con frutto una decina di persone studiano il Catechismo.

Il bravo cristiano ha avuto un’altra idea geniale. “E se mettessi in mia casa una buona biblioteca circolante?”. Detto fatto. Gli somministriamo libri ed ora anche con questo mezzo il buon seme si spande. Se in tutte le città e villaggi a noi affidati avessimo una famiglia del tipo Sig. Kawagoe!

Amato padre, torno ora con Don Margiaria da Okayama (prov. di Hiroshima) ove ci siamo recati a portare il nostro povero aiuto musicale per la consacrazione del nuovo Vicario Apostolico Mons. G. Ross della Compagnia di Gesù. A sera al gran salone della città vi fu concerto e fra gli altri tenne una magnifica conferenza agli oltre 1600 radunati (quasi tutti pagani) il primo Vescovo giapponese Mons. Hayasaka. Un nuovo pastore donato dal Signore al Giappone. Una ondata di nuova vita cristiana in questa importantissima zona affidata ai campioni della Chiesa, che non mancherà di produrre splendidi risultati.

Gioisca, amato Padre, dell’estendersi del regno benedetto di Gesù in queste terre così care al suo cuore paterno; ma ci venga in aiuto: non dimentichi che il Giappone dal punto di vista missionario è il più bisognoso di tutti e di tutto.

Tutto suo

don Vincenzo Cimatti


1Bollettino salesiano, mese di Gennaio 1929. Manca il manoscritto originale