Cimatti|Giordano Antonio|1929-8-7

492 /Giordano Antonio / 1929-8-7 /


al chierico Antonio Giordano, ex-allievo di Valsalice



7 agosto 1929

Mio carissimo Giordano,


Sa solo il Signore quanto ha fatto Don Cimatti per venirti ad abbracciare dovunque fossi… deve essere volontà di Dio e gli tornerà più gradito il comune sacrificio…

Orari combinati e non potuti realizzare – nell’atto di realizzarli ubbidienze che troncavano tutto – e ti mandavano a Frascati, a Gualdo… Fiat voluntas Dei… E sono sicuro che è meglio così: dopo tutto il gradito incontro vicendevole forse era troppo umano, ed il Signore lo fa maturare per bene.

Mio Antonio, mi hai scritto che mi vuoi parlare: tu sai in ogni caso che cosa ti dirà Don Cimatti e quindi eseguisci, se ci sono le condizioni tante volte indicate.

Difficoltà ne troviamo tutti e dappertutto: la regola che hai abbracciato è chiara; non c’è che da eseguirla e quindi coraggio.

Se quella lotta là è vinta – se non c’è l’abitudine – se c’è calma in testa va’ avanti tranquillo. Allegria, lavoro e unito con Dio: è il trinomio su cui ha insistito sempre chi ha voluto il bene dell’anima tua.

Mi pare che se anche urgesse una decisione, e se tu vuoi assolutamente il parere di Don Cimatti, con quanto ti ho detto precedentemente, puoi decidere tuta conscientia. Tu sai che i tuoi due fuochi sono il tuo io e il tuo cuore: quindi bisogna da un lato che coll’unione con Dio, nel riconoscimento del tuo io reale davanti a Lui, coi mezzi che hai a disposizione, riesca ad essere padrone di te – e dall’altro lato, coll’allegria e col lavoro, colla carità verso tutti freni gli impeti del cuore e domini tutto te stesso in relazione agli altri.

Coraggio mio Antonio. Ti penso e prego e tu fa’ altrettanto per me. Tra le tante che non mi sono andate bene nota anche questa che con tutta la efficace buona volontà non sono riuscito né ad accontentar me, né ad accontentar te. Ti dica questo una volta di più la mia meschinità e povertà… Unita a tanta superbia.

Ti abbraccia e benedice il tuo

Aff.mo



P.S. - Grazie del saluto alpestre.