4751 / Muzio Giuseppe / 1957-4-18 /
a Don Giuseppe Muzio, ex-allievo di Valsalice e studioso del Rosmini
Chofu, 18 aprile 1957
Carissimo mio D. Giuseppe,
La presente per augurare a Te e a tutti i nostri benefattori di Villa Sora, incominciando al carissimo D. Busato, ad ognuno di voi ed ai bravi allievi vostri, la buona e santa Pasqua ripiena di tutte le benedizioni di Dio e della nostra Mamma A. Sapete che non posso far altro che pregare per voi. Grazie poi a quanto hai fatto per venirci in aiuto.
Sono arrivati i volumi dell’Epistolario Rosminiano e altri tuoi e quelli di Nosengo, che uniti a quelli di prima sono un vero tesoro per noi. (Sono ridiventato scolaretto… capirai…).
D’altra parte l’opera nostra missionaria ormai basata sulle scuole esige un contributo di cultura ampio in ogni genere. Molti si meravigliano che D. Cim. più che altro (in primo piano certo è soprattutto la preghiera) domandi libri… Ah, la stampa per i giapponesi…
Vedi sopra… e qua e là svarioni…1
II Signore colla sua bontà dopo 60 anni mi ha voluto far provare le delizie dell’Ospedale per una decina di giorni (dal 22/3 al 2/4) e col 6 c. m. ho ripreso le ordinarie occupazioni. Mi sono trovato caduto in braccio dei confratelli – senza parola come un bambino – mente, volontà e cuore in pieno – mi fanno la pappa come i bambini… Ho preso subito come Mamma e Maestra la nostra Ausiliatrice… non potrei ancora subire con decoro l’esame di stato… ma come dissi, col 6 c. m. sono al mio posto. Deo gratias!
Non mi sono fatto dire la malattia nei particolari… il mio carissimo D. Marian… de la gamba in man… potrebbe spiegare. Deve essere un guaio su per giù nel centro di Broca… ciô e brôca… proprio come sono io… Deo gratias…
come vedi… qua e là…
della situazione bambinesca i segni (verso mica brutto).
Basta, basta… che ti faccio perdere tanto tempo… Vorrei scrivere ai singoli firmatari… Ho baciato le loro firme in osculo sancto Dei e fatto per ognuno una preghiera speciale… O miei buoni fratelli, vi rimeriti Gesù della vostra carità. Carissimi Busato, D. Marescalchi (…una vena per una operetta per fanciulli… non lunga… che sappiamo far noi romagnoli… non uscirà? e allegra?).
Caro D. Giuseppe – oh, bravo Sig. Romitelli… D. Giannantonio auguri… almeno al 60° poi vedremo… Mio caro D. Antonio, sì sì… in fractione panis… Mariano… è detto tutto…
Carissimo D. Giuseppe ti abbraccio e benedico di cuore:
Don Vincenzo Cimatti, sales.
1 Macchie e correzioni. Si vede che la difficoltà non era solo nella lingua.