La parola del Papa
• Il Figlio di Dio, incarnandosi
per la nostra salvezza, si è scelto
una famiglia, mostrandoci così
che matrimonio e famiglia fanno
parte del disegno di salvezza e ri-
vestono un ruolo singolare per il
bene della persona e della società
umana. Questa è la ragione pro-
fonda per la quale, di fronte alle
odierne contestazioni, la Chiesa
«sente in modo più vivo e strin-
gente la sua missione di procla-
mare a tutti il disegno di Dio sul
matrimonio e sulla famiglia, as-
sicurandone la piena vitalità e
promozione umana e cristiana, e
contribuendo così al rinnova-
mento della società e dello stesso
Popolo di Dio». (F.C. 3)
• Contemplando la Santa Fa-
miglia nella semplicità della vita
di Nazareth, vorrei esortare le
famiglie cristiane a imitarne
l'esempio, a essere sempre più
«comunità di amore» nella quale
vige in ogni momento «il rispetto
dell vita». Vorrei invitarle a
prendere coscienza dell'impor-
tanza che esse rivestono nella
Chiesa e nella società in ordine
alla nuova evangelizzazione. Per-
ché il Vangelo penetri profonda-
mente in ogni ambito sociale è
infatti importante evangelizzare
innanzitutto il nucleo familiare,
cellula di base della comunità de-
gli uomini, resistendo a ogni
spinta disgregatrice e alle molte-
plici insidie che minacciano la
saldezza dei valori morali e spiri-
tuali.
• La crisi della società moder-
na sarà superata se si restituisce
al matrimonio e alla famiglia la
loro vera fisionomia e la loro
precisa funzione; e questo potrà
verificarsi pienamente quando la
famiglia è fondata sul matrimo-
nio unico e indissolubile, che il
Signore Gesù ha elevato alla di-
gnità di sacramento; quando l'or-
dinamento sociale, economico e
lavorativo non la ostacola, ma la
favorisce nella comunione coniu-
gale, nella generazione e nel-
l'educazione dei figli; quando il
ruolo della donna, come sposa e
madre, è concretamente sostenu-
to anche sotto il profilo economi-
co, oltre che_apprezzato dal pun-
to di vista culturale; quando la
stessa famiglia è rispettata nei
suoi diritti e nei suoi doveri edu-
cativi contro penalizzazioni in-
giuste nei confronti delle sue li-
bere scelte educative e scolasti-
che; quando in essa si coltiva la
vita spirituale e progredisce in-
sieme la crescita dei coniugi e
quella dei figli.
• Occorre avere capacità e co-
raggio nel cambiare ciò che è ne-
cessario cambiare. Ma occorre
ancor più coraggio nel combatte-
re ogni forma di egoismo perso-
nale e sociale. Siate, dunque,
pronti ad ogni sacrificio per rin-
vigorire in voi e nella vita sociale
i valori morali. Essi sono il fon-
damento di ogni vivere civile e di
ogni azione sociale. Aprite la vo-
stra vita a Cristo, fondamento e
forza della libertà che accoglie la
verità.
• La Chiesa è per natura sua
missionaria e quanti ne fanno
parte devono sentirsi apostoli e
testimoni, rendendosi a tal fine
sempre più credibili, affidabili,
convincenti.
• Non tralasciate di porre al
centro di ogni piano pastorale la
famiglia. Il nucleo familiare,
quando è unito, tiene vivo il dia-
logo con le nuove generazioni; è
il luogo naturale della matura-
zione della fede e la palestra del-
le virtù umane e cristiane.
• Difendete la famiglia! Essa
costituisce il luogo del primo an-
nuncio del Vangelo e, quale
«Chiesa domestica», consente di
crescere nella carità divina, sor-
gente di incessante rinnovamen-
to personale e comunitario.
• Una seria e costante forma-
zione al servizio gratuito, la ri-
cerca di uno stile di vita sobrio e
attento agli autentici valori,
l'educazione all'accoglienza, alla
fraternità e alla condivisione, co-
stituiscono la migliore prepara-
zione che si possa offrire ai gio-
vani perché sappiano reagire con
atteggiamenti maturi ai richiami
della cultura del profitto, del
consumismo e dell'edonismo.
• I giovani sono portatori delle
attese dell'umanità e delle aspi-
razioni che vanno affermandosi
nella storia. Hanno sete di liber-
tà e di verità, di autenticità di
rapporti e di amore per la pace,
la solidarietà e il rispetto della
natura.
• La società umana è anzitutto
società di persone, i cui diritti
inalienabili devono sempre esse-
re rispettati, e nessuna autorità
politica, nazionale o internazio-
nale, può mai proporre, né tanto
meno imporre, una politica con-
traria al bene delle persone e del-
le famiglie.
• Non dimenticate mai che il
vostro primo apostolato è pro-
prio quello che svolgete in fami-
glia e che il nucleo familiare cri-
stiano, nato dal sacramento del
Matrimonio, è chiamato a rende-
re «manifesta a tutti la viva pre-
senza del Salvatore del mondo e
la genuina natura della Chiesa,
sia con l'amore, la fecondità ge-
nerosa,-l'unità e la fedeltà degli
sposi, che con l'amorevole coope-
razione di tutti i suoi membri».
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