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an Rivista fondata da san Giovanni Bosco nel 1
Quindicinale di informazione e cultura religiosa edi-
to dalla Congregazione Salesiana di San Giovanni
Bosco.
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Collaboratori: Teresio Bosco• MJchelino Davloo •
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no - Angelo Paoluzi - Cosimo Semeraro - Silvano
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Impaginazione: Ufficio Grafico SEI
An:hMo: Guido Cantoni (Roma)
Diffusione: Arnaklo Montecchio (Torino)
Spedizione: Stabilimento Grafico SEI - Torino
~posizione, Stampa: SW>ilimento Grafico
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Reg~one. Tribunale di Torino n. 403 del
16.2.1949
PER UNA NUOVA EUROPA
L'abbattimento del muro di Berlino, la nuo-
va situazione politica dell'Unione Sovietica e
dei Paesi sotto il suo influsso, la disgregazione
della Yugoslavia, la caduta del regime in Al-
bania, sono stati degli avvenimenti enormi, im-
pensabili e inattesi , drammaticamente reali e ir-
reversibili.
Sono senz 'altro espressione della serietà del
cambio epocale in cui viviamo.
La reazione prodotta nei Pastori, testimo-
niata dal recente Sinodo Europeo, non è stata
quella di far festa per il crollo dei regimi -
anche se hanno ringraziato il Signore per que-
sta specie di «miracolo » storico-, bensì quella
di considerare con più chiarezza e concretezza
d' impegno la missione specifica della Chiesa,
messa davanti a tanti problemi inediti. I Vesco-
vi non si sono proposti di rispondere con dei
suggerimenti di tipo politico, o economico, o
culturale - non propri del loro ministero , an-
che se sono dei fronti veramente impegnativi
e indispensabili per tutti- , ma con una preoc-
cupazione religioso-pastorale per illuminare le
menti e organizzare la speranza e gli impegni
dei discepoli di Cristo e degli uomini di buona
volontà .
VIE NUOVE DA PERCORRERE. Il Si-
nodo dei Vescovi d' Europa ci ha proposto al-
cuni massicci problemi che vanno emergendo
e che sono da affrontare percorrendo vie nuo-
ve. Si riferiscono propriamente ali 'Europa, ma
offrono di fatto luce a tutti . Sono sfide che pro-
cedono dalla nuova situazione culturale e che
mettono in evidenza alcune delle maggiori dif-
ficoltà per gli operatori di pastorale.
Oggi , nel continente europeo , molti desti-
natari non conoscono affatto il messaggio del
Vangelo; altri, pur essi numerosi , anche se lo
conoscono rimangono increduli o indifferenti;
in non pochi persiste ancora una positiva ricerca
di una esperienza di trascendenza, ma credo-
no di poterla trovare in altre religioni; non man-
cano, poi, coloro che rifiutano esplicitamente
il Cristianesimo, fortemente segnati da un
antropocentrismo scientista che fa crescere in
loro la convinzione di essere giunti ormai a
un'epoca «postcristiana », e così giudicano an-
tiquato e prescientifico e da eliminare il patri-
di don Egidio Viganò
Rettor Maggiore dei Salesiani
• Giovani per una nuova Europa
monio del Vangelo nei suoi punti più costituti-
vi, in particolare nel suo insegnamento morale.
Ormai l'Europa è davvero un continente
pluriculturale, plurinazionale, plurirazziale e
plurireligioso; potrà divenire una patria comune
di una civiltà solidale? Il Sinodo ha risposto con
speranza.
L' Europa oggi assomiglia a un immenso
crogiolo, o a un alto forno , per la fusione di
un nuovo tipo di «cittadinanza ».
L 'evangelizzazione dovrà ricercare nuove
strategie per illuminare e rispondere a sfide fi-
nora sconosciute .
IL COINVOLGIMENTO SALESIANO.
Credo sia un dovere del Rettor Maggiore quello
di invitare l'Europa Salesiana a vibrare concre-
tamente con la Chiesa, nelle sue esperienze di
Spirito Santo e nei suoi audaci propositi apo-
stolici. Il Sinodo dei Vescovi dell'Europa è un
evento ecclesiale che ci deve scuotere; in pri-
mo luogo gli europei , ma poi - in differenti
modi - tutti nei cinque continenti. Così lo sa-
pranno fare , più avanti , i salesiani dell ' Ame-
rica Latina, e poi quelli dell ' Africa dopo i ri-
spettivi Sinodi episcopali , la cui risonanza toc-
cherà tutta la Congregazione.
Intanto le lspettorie europee (ben 40!) si
sono impegnate, nel giugno , in una riunione di
tutti gli Ispettori alla Casa generalizia per stu-
diare , insieme con il Rettor Maggiore e il Con-
siglio generale, le iniziative da prendere per in-
camminarsi - d'accordo con gli altri gruppi
della Famiglia Salesiana - sulle piste indicate
dal Sinodo. In agosto c'è stato al Colle Don Bo-
sco il «Confronto-92 » con i giovani delle no-
stre presenze europee per lanciarli in questa di-
rezione di futuro . Abbiamo già avuto , a Ro-
ma, riunioni con alcuni Ispettori dell 'est accom-
pagnati dai loro Consigli per discernere il da
farsi nei complessi problemi sorti; così pure con
i Delegati di pastorale giovanile di quelle re-
gioni perché essi hanno da creare con urgenza
tutta una novità di approccio ai giovani.
Insomma in sintonia con il Sinodo, c'è tut-
ta una volontà di comunione e di partecipazio-
ne che stimola soprattutto il rinnovamento della
nostra pastorale giovanile. Il fatto d'incammi-
narsi fa crescere in queste Ispettorie vitalmen-
te il senso di Chiesa e offrirà continui e pro-
mettenti suggerimenti di creatività apostolica.
LA MAESTRA E LA GUIDA. Nel Sino-
do Europeo si è parlato spesso anche della Ma-
donna. Si è riconosciuta più volte e con com-
mozione la sua materna protezione durante gli
anni bui della terribile dittatura. Si è insistito
nell'affermare che i grandi eventi dell ' 89 sono
legati a un suo speciale intervento; la sua ma-
ternità per la Chiesa nella storia è permanente
e misteriosamente efficace; Essa è davvero
l'Aiuto dei cristiani .
I padri sinodali hanno invocato Maria con
il titolo di «Odighitria », perché indica a tutti
il cammino per giungere a Cristo e per proce-
dere senza soste verso la vera fede.
È con questa fiducia, frutto di speranza vi-
va , che noi ricorriamo a Lei convinti che tutto
il nostro impegno di educazione dei giovani alla
fede ha in Lei la Maestra e la Guida.
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