Bollettino_Salesiano_199504supp


Bollettino_Salesiano_199504supp

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e oEoDpIZeIOrNaEto19r951.
Salesiani
Resurrezione
Processo di Beatificazione
per mamma Margherita
Tempo di "follia"
Il Congresso Continua
Alfredo Vittorini
Maddaloni ricorda D. Aubry
Supplemento
aJ Bollettino
Salesiano
Anno 119
N° 4
Aprile 1.995
Sped. in Abb.
post. (50%)
Torino
-

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di Pompeo Santorelli
di Renzo Giustini
Resurrezione
Ti rin graz iamo, Signore
per il dono imm enso che continui a farci,
don andoc i il Tuo Corpo e il Tuo Sangue.
Quando lo hai fatto per la prima volta,
percepi vi già il suono dei trenta denari,
sentivi l'urlo della fo ll a che ti condan na va ,
avvertivi i colpi de l ca rnefi ce,
udi vi gli insulti
e l'ironi a sprezzante degli uomini.
Eppure hai volu to passare la sera,
qu ella sera, tra a mici.
Noi, in vece, siamo spesso tentati
di portare le nostre croci in piazza,
rivendicando il diritto di e sere amati
e compres1.
Tante piccole croci,
che fanno sembrare le case, le strade
e le piazze
dei cimiteri.
Com e se non bastassero que ll e croci comuni,
che sosten iamo nella società civile
in qua lità di cittad ini;
in qu anto ab itanti de lla terra,
che stiamei riducendo ad un a cavia
di labo rato rio;
in que l modo indegno
di "serv ire" le sofferenze del co rpo
e le affl izioni dello spirito;
ne lle vesti di eterni, forzat i pensatori,
che s'interrogano su un domani mig liore;
ed anche, purtroppo, co me fede li:
in soddi sfatti in terpreti della Tua parola.
Ne ll 'ora de l Tuo Amore
e de lla Tua pass ione
non siamo stati capaci di vegliare
un poco co n Te.
Adesso, Signore, comprendiamo
e vogliamo dirTi grazie
tutti i giorni della nostra vita,
perché da quella croce non sei sceso!
Potevi fa rl o,
ma hai preferito la scelta più dura
per riap rire le porte del Cielo
arrugginite dall e colpe e dal tempo.
Hai prefe rito la sce lta più amara,
fino a scusare
e perdonare
nell 'atto supremo dell a Tua donazione.
Infine, ci hai chiamato amici
e questo ci ha ri empito di gioia.
E la nostra gioia è rim anere in Te e con Te,
come la vite con i tralci,
per portare molto frutto,
nel segno del Tuo Amore.
E sarà vera Pasqua,
vera resurrezwne.
"Mamma Margheri0t1a1: L a p.rima cooperatri.ce sates·1ana
Nell a Basilica di Maria Ausiliatrice a To-
rino 1'8 febbraio è stato aperto il processo
diocesano p e r la beatifi caz ion e di cinqu e
"Se rvi di Di o", tra cui qu ell o de lla nostra
"Mamma Margherita", mad re di sa n Gio-
vanni Bosco. L'Arc ivescovo d i Torino,
ca rdin a le Giovanni Sa ld a rini , pres ied e n-
do la cele brazione, ha ricordato queste
stupende figure che vanno ad aggiungersi
a ll a lunga sc hie ra di sa nti torines i: san
G iu sep p e Cafasso, san Giovanni Bosco,
sa n Giuseppe Cot:to lengo, san Domenico
Savio, san Leonardo Muriald o e i beati
Pi e rg iorgio Frassati e G iu sep pe A ll a ma-
no. Di qu esta sa ntità g ioi sce in partico la -
re Valdocco, la casa dove nacqu e l'Opera
sales ia na c he vide "Mamm a Margherita"
presente ed o pe ra nte v ic ino a l suo Gio-
va nnin o. Furono an ni - da l 1846 al 1856 -
pieni di inte nso lavoro e di sacrifi cio non
solo per a iutar e don Bosco nell e c u re ma -
teriali di una casa co n ta nti ragazzi, ma
soprattutto per dare un 'impronta e uno
stil e Fa miliare a ll a sua opera, per trasmet-
tere a i ragazz i q ue llo che le i aveva in se -
g nato a l figlio. In fatti don Braido ha
scritto di lei: "la prim a edu ca tri ce e m ae-
stra d i pedagogia d i don Bosco è stata la
ma dre". E noi aggiungiamo a nco ra che la
prima cooperatrice salesia na è stata
"Mamm a Margherita", dedi cando e do-
na ndo la sua vita "ai ragazz i di don Bo-
sco" : la pre parazion e del c ibo, lavare,
rammendare, stira re, co ltivare il p icco lo
orto a c ui era molto a ffezionata, ass iste re
i ragazz i e cura rli quando era no a mm a la-
ti , ap pli can d o a lla lette ra la frase di G es ù
"Tutto que ll o c he farete a i poveri, ai ma-
lati, a i p iccoli lo avrete fatto a Me". San
Francesco di Sa les affe rm ava a proposito
d ell a sa ntità: "Tra il lib ro d el Va nge lo e i
santi c la d ifferenza c he corre tra la mu-
sica scritta e la mu s ica cantata".
A lla s ua morte - era il 25 nove mb re
1856-a 68 anni di e tà, con l'a nimo ratt ri-
stato d o n Bosco di sse a i suoi ragazz i:
"Ab biamo perduto la madre, ma so no
certo che essa ci aiuterà dal Paradiso.
E ra un a santa !" La Chiesa adesso ha ini-
z iato a g lorificarla s ulla terra. R.G .
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,._...1, _empo d.1 "1C.0111· a"
di Danilo Leonardi
n vento di follia
sembra attraversa-
re le nostre strad e:
un 'aggressione, un
agguato, un pestag-
gio, un in cendio,
perfìno un a g iova-
ne donna al settimo
mese di g ravidanza percossa su d i un au-
tobu s fra l'indifferenza dei passegge ri.
G li atti di vio le nza razzista si susseguono
a ritmo - ci ver re bbe da dire - in calzante:
un o ogni 24 ore, co me ha segna lato una
preoccupante indagine stati stica.
Un'aria g uasta pervade il Paese : chiun-
qu e s i tro vi a i ma rg ini , è fatto fuori. Col-
pevo le lui se no n ha s uccesso, se ne ll a vi-
ta non ha co nseguito uno "status" eco no-
mi co e soc ia le he g li co nse nta di affe r-
mars i ne lla tanto osann ata "logica di
me rcato". Così, Fuori gli immig rati, Fuori
i g iovani se nza lavo ro, fu o ri i precari, i
vecc hi, g li a mmal ati, g li inva li d i, g li a llu-
vionati ...
E non solo. Le istitu zioni fa nn o f-ìnta c he
qu esti prob le mi non esista no; so no tutt'a l
più con sid e rati "questione d'ordine pub-
bli co " (abb ia mo a ncora in me nte le im-
magini dei pove ri a lba nesi, d ispe rati,
g iunti in Ita li a convinti di trovarsi nel
mondo in ca ntato che avevano visto ne i
programmi di Rai, rinchiu si ne l vecc hio
stadio comun a le di Bari e poi ri spediti a
casa loro con modi spicci). La solidarietà
è una cosa che costa troppo, è complica-
ta da reali zza re e da gestire; uno stato
" nuo vo e mod e rno ", tutto mirante all'ef-
c ienza e a ll'innal zamento d el profìtto,
non può perm ette rsi certi "sprechi ".
Poi, da ll e cro nac he dei g iornali, appren-
d ia mo che i direttori d ella Caritas di Pia-
ce nza e de ll a Dioces i di Porto e Santa
Rufma, subiranno un processo per aver
avv iato al lavoro alc uni immig ra ti extra-
co munitari non in regola con il pe rmesso
di soggiorno, co ntravve nendo a quanto
di sposto dalla cosiddetta "legge Martel-
li ". E come si dov re bbe ro regolari zzare
g li immigrati se non aiutandoli a inserirsi
ne ll e nostre città e paes i, me tte nd o li in
co ndi zione di guadagnars i da vive re one-
s ta me nte? A c hi spetta - ci chi ed iamo an-
cora - provvedere a queste necessità?
Non s petta forse a llo Stato, il c ui compi-
to, co me sc ritto ne lla Costitu zione, è di
"rimuovere g li ostacoli di ordin e econo-
mi co e soc ia le, che, limita ndo di fatto la
libe rtà e l'uguagli anza dei citta dini, im-
pedisco no il pi e no sviluppo de lla persona
uma na "? Non vogliamo solo esprimere
solid a ri età a i due sace rdoti messi so tto
processo da un a legge ingiusta; sappiamo
c he in pa recc hi l'hanno g fatto e, tra
costoro, ci sono a nc he dei Vescovi Mons.
Bettazzi, di Ivrea, Mon s. Bona, di Salu z-
zo e Mons. Nogaro, di Caserta, i qua li si
so no autode nun c iati per aver comm esso
un analogo "reato"; poi, una gra nd e ma-
nifes ta zion e per dire no a ll'into ll e ra nza,
co n o ltre ce nto mil a presenze, o rgani zza-
ta da i lavo ra tori e dal mondo de l vo lon-
ta riato, ha pe rcorso le strad e d i Rom a lo
scorso 24 feb braio. Ci prem e, invece, ri-
corda re co me tutto ciò tocc hi e riguardi
la nostra Associazione.
Un uomo, un p rete, ne l secolo scorso
giun se "fìn o a ll a temerità" per occuparsi
de i bi sogni degli e margin a ti di qu e l tem-
po . Que ll'u omo e ra Don Bosco, i g iovan i
di spe rati d e lla p rim a Torino indu striali z-
zata, g li esclusi d e ll 'epoca. Pe r loro non
c'era futuro, né lavoro, a ll oggio, nean-
c he un piatto di minestra. Lo Stato - ieri
come oggi - non si occupava del proble-
ma . La fìn e di quei raga zzi e ra segnata:
la gale ra e, pe r qualcuno, purtroppo, la
forca. Poi ve nne Don Bosco e costruì gli
a lloggi, i la boratori dove imparare un
mestiere. F ece stipulare, per quei ragaz-
zi, d e i contra tti di lavoro, pe rc venis-
sero rispettati come uomini e come cri-
stiani. La so rte di quei ragazzi, e di tanti
a ltri poi, cambiò. Quell'uomo, qu el pre-
te, proprio pe rc si era mescolato con
g li escl usi e aveva scoperchiato la pento-
la de ll a loro mi seria, venne accu sato di
essere un pazzo, forse un tipo pericoloso
pe r l'ordine pubbli co. Anche noi voglia-
mo esse re "pazz i". Sì, pazz i come Don
Bosco.
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IL CONGRESSO
CONTINUA
di Fabio Fornasini
L ' 11 e 12 f ebbraio U.S. si e
riunita a Roma (Villa Sara)
una buona rappresentanza de-
gli incaricati giovani delle
lspettorie Italian e. Erano pre-
senti: i rappresentanti di Ve-
neto Est, Veneto Ovest, Ligu-
ria, Piemonte, Lombardia,
Campania, Adriatica, Sarde-
gn.a. Han.no preso parte la
coordinatrice nazionale Iolan-
da Maso tti e il delegato nazio-
nale Don Gianni Filippin.
Obielfivo dell'incontro era principalmente
quello di tentare una prima verifica del
Congresso (qua li sensibilità sono emerse,
quali nuovi stimoli ha portato) oltre ad or-
gan.izzare le modalità più significative per
divulgare il documento con.elusivo.
Da/l 'in contro sono emersi tre principali
elementi:
il gruppo in.caricati giovani (organizza-
tore del congresso) non ha perso "lo
smalto" e la volontà con la fine dell'ap-
puntamento di Sassone: c'è ancora vo-
glia di la vorare, di sensibilizzare il set-
tore giovanile, di porrare avanti le
istanze emerse dai congressisti. Per fa re
tutto questo è probabilmente necessario
mantenere in vita il "coo rdinamento de-
gli in.caricati giovani a li vello naziona-
le. Nel corso dell'incontro si è elabora-
ta una bozza di proposta che verrà pre-
sentata al comitato coordinatori e alla
conferenza nazionale prossima
è importante divulgare e ricordare a
tu/ti i giovani delle ispettorie che il con-
gresso ha lanciato sul tappeto proposte
e idee: occorre il massimo sforza per di-
vulgare, rico rdarle ... e metterle in pra-
tica (la segreteria del congresso ... non
ha ancora smantellato i suoi possenti
macchinari ed al più presto - entro fi ne
marzo - distribuirà alle lspettorie il do-
cumenro conclusivo
occorre che a livello lspettoriale si tro-
vino alcune modalità comuni di lavoro
per gli incaricati giovani (maga ri da
confrontare proprio in un potenziale
momento nazionale!) per confrontarsi
con la Pastorale giovanile, coordinare
al meglio il lavoro dei propri giovani
lnso111111a ci sono tante idee, c'è voglia di
fa re, ... di essere ancora in sintonia con le
attese di oltre duecento giovani che si so-
no incontrati insieme a noi proprio il ,nese
scorso ...
Restate in contatto
.. . 3 1 gennaio 1995
Festa
di S . G iovanni Bosco
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aro don Gianni,
innan zitutto le pre-
se ntaz io n i. Sono
Arnaldo, del Centro
Cooperator-i Sa le-
sia ni di ... , uno dei
giovani che ha par-
tecipato al Congres-
so Nazionale a Ro-
ma i primi g iorni di qu est'anno.
Ti scrivo questa lettera per farti parteci-
pe delle r iflessioni nate s u ll 'o nda del
Congresso (ce lo avevi chiesto, no?) .
Mi scuso già d a subito per i pe nsieri in
d isordine (spero comunqu e di essere
compren sibi le) e per la grafì a "compute-
ri zzat a", ma è meglio c he tu non ti sfo rzi
ad in te rpretare i miei gerogl ifì ci.
Al di degli obiettivi, il forte valore ag-
gi unto portato dal Congresso di Roma è
stato dato dal trovarsi insieme, dallo sco-
prire un a vo lta di più c he si può fare fe -
sta in modo pulito e bello, aprire il nostro
cuore a Gesù a nc he in mezzo a cant i e
ball i, a lla faccia di chi non la pensa così.
La ri c hiesta di una periodicità bi e nn a le
per quest'in contro non è detta ta da ll a so-
la voglia di vivere qualche g iorno in sie-
me, ma d a l bisogno reale di se ntire e fa1·
se ntire che l'Associazio ne è v iva, "giova-
ne" anche per mezzo nostro.
Pa rl ando con la ge nte de l Congresso, ho
av uto la netta se nzazione d ell a diffusione
di un annoso problem a . All'interno de l-
l'Associazion e, tra i g iovan i e g li ad ul t i c'è
vog li a d i parlare e di stare in siem e, ma
diffìcoltà oggettive pongono d egli ostacol i
a q uesta comun icazione . D'altronde, que-
sto fatto si ripe te ovunque c i sia u n salto
ge neraz ion a le, ved i ad ese mpio la fa mi-
glia. È quasi un fatto fìs iologi co , an c he se
non è asso lu tamente detto c he per questo
sia imposs ibil e d a superare.
È comunque m o lto vivo e palpabi le il
se nso di appartenenza a q ualcosa d i po-
tenzialmente molto forte, aggregante;
se nso che va comunqu e rafforzato co-
stru e ndo legami tra Ce ntro e Centro e
tra Ispettori a ed ls pettoria, legami c he
cementino a mi cizie e coll a borazioni in
co mun e .
Così forte è pure la certezza c he quel la
del Cooperatore è un a vocaz ione, un do-
no che Dio, nel suo infìnito amore, m i ha
vo luto fare. Una c hia mata speciali ssima
a v ive1·e nel mondo co n lo stile ed il cari-
sma di don Bosco, ce1·cando di r e nderlo
vivo e fertile di a nime a ll a ri ce rca di u na
mode rna santità. No n è il più comodo
dei regali c he il buon Dio c i poteva fare,
ma è una scomm essa tanto esaltante da
dare la certezza c he ogni s forzo, ogni

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chilom etro di strada, ogn i ora rubata al
sonno e dedicata ai giovani è un gra nelli-
no di Paradiso c he riusc iamo a tirare su
questa terra.
Certo, si potrà d iscutere a lungo sul per-
c hé, ad ese mpio. non è stata organ izzata
un'uscita a Roma o se e ra il caso di orga-
ni zzare il co nce rto di sabato sera in piazza
Navona (ti prego, non dirmi c he sto pe n-
sa ndo troppo a lla grande; in fondo i sog ni
li Faceva già don Bosco ... ), ma rim ango no
cert i ed oramai indiscutibi li alcun i punti
fermi usciti dai lavori di gruppo.
Uno d i questi è la formazione permanen-
te, vista come l'occasione per scava re
ogni volta nel proforido di noi e de ll e no-
stre sce lte, o lt re c he di aggi ungere sem-
pre q ualcosa di più a lla nostrn "profes-
sio na lità". Non potrebbe non essere per-
ma ne nte, visto la gran mol e di cose da
sapere, la impreved ibil e evo lu zion e de ll e
idee e la necess ità d i ri mane i-e a l passo
coi tempi per mantenere effìcace la no-
stra az ione pastora le.
Purtroppo la poca inform az ione, vuoi
perc non s i sa nno i ca nali per c ui pas-
sa no le noti zie, vuoi perc hé le noti zie
stesse ti scappa no tra mille cose da Fare,
no n co nse nte d i co nosce re tutte le ini zia-
tive Formative, o anc he so lame nte aggre-
gative, c he vengono organizzate a li ve ll o
ispettoria le o a li velli s uperiori . Sono si-
curo c he ve ne sono, ma come Fare a co-
nosce rle tempestivamente, per poter pro-
grammare i prop ri impegni in vista an-
che d i qu este tappe?
Quando poi ritorni a casa dai Congressi,
tutto ti se mb ra così ba na lm e nte norma le
... Se pe nsi c he a l Centro di ... noi gio-
van i s ia mo due (e in p iù io ho g 3 1
primavere s ulla groppa . quindi g iovanis-
simo non sono), capisc i c he è dura co m-
batte,-e pe ,- fa r compre nd ere a i curiosi o
possibi li interessati c he i Cooperato ri
rion sono so lo un g ruppo di pie donn e
che s i ritrovano una volta aì mese pe r la
preghi era co mun e. o a l laboratorio
"Mamma Ma rg herita".
È diflìci le far vedere c he c i so no molti s-
simi Cooperatori attivissimi ne l campo
del soc ia le, de l politi co, ... in somma, a l
Centro d i .. . è quasi im poss ib il e c he ci si
scrolli di dosso la patina di "vecc hio " per
mettere in piena lu ce la forte dinamicità
ed operosità de ll a vocazione del Coope-
ratore. U ltim ame nte si sono svolte le ele-
zioni per il rinn ovo de l Consig lio del
Centro; se mbra che tutti e due noi giova-
ni riu sc irem o a d iventa re Consiglieri.
Vedre mo co me a ndrà a fìnire ...
P roposte. E se parlass im o un po' men o e
dialogassimo un po' di più? È un a pro-
vocaz ion e o un g ioco d i paro le, ma rite n-
go c he il mom e nto s ia "fo rte", e se la vo-
ce s i leva e se le mani si tendono a ce rca-
re l'a ltro in nome d i un d ia logo, magari
sce ndendo da qu e l pi ed istallo dove ci
se ntia mo comodi , ... e h ? Ini ziative di dia-
logo co n a lt re re ligio ni, a ltre id ee, altre
c ul ture, perché le id ee viaggino e S I
diffondano. li dialogo potrebbe esse re un
tema di riflessio ne. Dia logare presuppo-
ne ave r un qualcosa da dire (e quindi
preparazione, studi o, indagin e, a na lisi) e
vole r asco ltare (apertura a ll 'altro, a ll e
sue idee e necessità, a i suoi prob le mi , far
se ntire che ci sta a c uore c hi a bbia mo di
fronte) pe r cerca re un a verità co mun e,
dei p un ti di intesa ( ri ce rca de ll 'unità ne l-
la co m ple mentari età, a l di de ll e diffe-
renze) .
Fam ig lia Sa les ia na. Ce r to c he un po' di
a utonomia in più ri on guaste reb be. Pro-
bab ilm e nte in a ltre parti è be n diversa,
ma a ... la tendenza è que lla a star legati
a doppio fìlo a SDB e FMA . Va bene
c he è a carico deg li SDB l'an im az ione
de ll 'Associazione, ma b isognerebbe sp ie-
ga re a molti de i tuoi co nfrate lli la diffe-
ren za c he cor re tra "Colla bo ratori de i
Sales ia ni " e "Coope ratori Sa les ia ni ".
Be h, se non ti se i a ncora stufato di leg-
germ i, io avre i fìnito. Sc herz i a parte, ti
ringraz io in fìn itamente per il tempo c he
mi ha i dedicato e spero di leggerti presto
s ull e pagine de l Boll ettino Sa les iano.
C iao ed a lla prossima volta!
Arnaldo
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Grazie Alfredo!
a cura di Jo landa Masotti
'
morto Alfredo Vitto-
nni: un amico, un
fra tell o, un Coope-
rato re Sa les ia no . La
sua fìn e c i ha lasc iati
stupiti e sgo me nti:
morire a soli 63 a nni ,
fu lm inato d a ll a cor-
rente in un e nn esimo e pisod io di genero-
sità (era andato ad aiutare un amico), ci
pone sull e lab bra l'immanca b il e domanda :
pe rc hé, S ignore? Perc proprio A lfredo
c he d ella sua vita aveva fatto un dono da
e largire a tutti co n ge nerosità estre ma,
senza mai nulla da tenere per sé?
La risposta è solo nella fede, ne ll e parole
così diffi cili da pronunciare: S ig nore, sia
fatta la tua vo lontà! Alfredo ha sempre
fatto la S ua vo lontà.
Anche il suo lavoro, ne l Corpo de i Vigi li
d e l Fuoco, lo aveva sempre portato verso
chi aveva bi sogno d 'ai u to: così fu presen-
te tra g li all uvionati d e l Po lesi ne e i ter-
re motati d ell 'Irpinia. Ma, finito il suo la-
vo ro. la sua atten z ion e era tutta rivo lta a l
su o impegno di salesia no co nv into, 111na-
morato di D o n Bosco.
No n si contano le opere salesian e a cui
ha d edi ca to il suo tempo, le sue mo ltep li-
ci capacità (muratore r ifin ito - idrau lico -
carpentiere...), il suo sap er fare tante co-
se e t u tte be ne lo ha portato ad esse re
presente ovunqu e c'era bisogno d i lui.
Ne lla sua dio cesi d i Frascati prestò la
sua ope ra per la costruzion e d i una Casa
di Eserciz i, per la ri struttura zione d ell a
Chi esa parrocchiale S. Maria in Vi vai-io
e in quella de ll a borgata "Costernole",
ma soprattutto era presente tra i giovan i
per i q u a li e ra maestro d i vita e testimo-
ne a u tentico.
La sua esperie nza tra loro partiva già da l
lontan o 1972, qu a ndo la nostr a Associa-
zione organizzò camp i di lavoro e d i ani-
mazione in località depresse (Sardegna,
Ca la bri a, Molise). P e r qu esti impi egava
le s ue ferie, non solo lavorando manual-
nente, ma soprattutto animando i giovani
spronandoli a l bene, alla generosità alla
solidalietà. Questi lo ripagavano sempre,
imitandolo , stimo la ndo lo, amandolo .
possiamo dimenticare come la scinti l-
la mi ssiona r ia c he nacque in lui , dopo
una visita a ll e più povere mi ssioni sale-
sia ne dell ' India, lo portò be n quattro vo l-
te a lj e ly (Madagascar), dando un no te-
vo le co ntributo a lla costruzione di varie
struttu re.
Se p e nso ad Alfredo, h o davant i ag li oc-
chi sempre un 'immagine: il g iard ino de ll a
s ua casa co n la mia fam igl ia e la sua, a l-
l'ombra di un pergo lato, il suo r~so così
a ll egro e co ntag ioso, e soprattutto il suo
andare e venire d a lla casa a fuori portan-
do se mpre qu a lcosa da offrire: e ra così
fe lice quando aveva ami c i che vo le va, 111
ogni modo, c he loro lo sentisssero.
E lo se ntiva mo, so prattutto Adriana e
suoi fig li , e pe r qu es to g li vo levamo tu tti
b ene.
Addio, A lfredo, c i riv redremo tutt i in
Paradiso. Don Bosco ce lo ha promesso
e noi ci crediamo. Tu ci hai soltan to pre-
ceduto.
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a cura
di A ntonell o Cerini
Proposte per l'estate
dei giovani
cooperator i
Causa indizione
elezioni regionali
per domenica
23 Aprile,
la Conferenza
Nazio nale dei
Cooperatori
d 'Italia
è stata rinviata
a l 29 Aprile
1° M aggio
presso
POTE NZA
Rifreddo.
Vita dell'Associazione
Incontro dei Delegati Salesiani
Per i Cooperatori
l i IO Fe b b ra io u. s. si so no in co nt ra ti i
Sa les ia ni Delegati pe r i Coop era to ri d i
tu tta Italia pe r rifl ette re s u ll a g u ra e su l
r uo lo de i Delegati ne ll 'Assoc iazio ne. Pe r
m ezzo de l ma nu a le d e i respo nsab ili de l-
l'Associaz io ne si è stud iato " li Delegato "
ne l s uo d up li ce co mp ito d i a nima tore
spi rituale e di resp onsabil e de ll a Forma-
zio ne sales ia na a posto li ca de i Cooperato-
ri (a r t. 46 RVA) . Ci si è soffer mati sul
compito, in q ues to mo me nto p rio ri tario,
d i c urare la fo rm azio ne de i q uad ri d iri -
ge nti de ll 'Associaz ione affìn c cresca no
ne ll 'assun zio ne de ll e proprie respo nsab i-
lità.
S i è va lutata l'opportuni tà d i affì dare ai
va ri consigli eri (locali e ispetto ria li) am-
biti spec ifì c i di a nim az io ne (setto ri ) co-
me la for maz io ne , l'a ni maz io ne g iovan i-
le, la pasto ra le fa migliare , le mi ssio ni, le
co municaz io ni soc ia li ecc. Pur rim a ne n-
do il gover no d ell'assoc iaz io ne d i tipo
coll egia le, c gara ntireb be una maggio r
pa r tecipaz io ne de i Co nsig li ne l co mp ito
d i a ni maz io ne e "gove rn o" de ll 'associa-
zio ne. Ne ll a stessa fo r maz io ne, se a l de-
legato co mpete soprat tu tto garantire la
fo rmazio ne "sa lesiana aposto lica", ag li
stess i Coope rato ri appa r tie ne la cura
de ll 'as pe tto "seco la re" dell a form azion e
de i p ropri membri co n atte nzione e pre-
parazion e pe r tutta la cu ltu ra e i prob le-
mi um a ni e socia li d i oggi.
Al l'in co ntro era p rese nte do n G. Pussi-
no, ispettore de ll a " Ro ma na ", d elegato
C IS I per la Fa mig lia Salesia na .
M addaloni ricorda Don Aubry
Ne ll 'a mbito de ll a dodices im a ed izio ne
de lla "Nove g io rni co n Do n Bosco" o r-
gani zzata da i Sales ia ni d i M add a lo ni
(NA) da l 27 Ge nna io a Fe b b ra io in o ltra-
to, ha trovato un a mmirevo le spazio l'in -
co ntro-testim o nia nza s u do n J ose ph Au-
b,y a u n a nno da lla sua sco mparsa. Rin-
g razia mo g li o rgan izzato ri, i sos te ni to ri
de ll a ma ni fes taz io ne e, natu ra lm e nte, i
Cooperato ri d i Mad d a lo ni per ave r ri-
co rda to la fìg ura de l Sales ia no c he ta nto
ha co ntribu ito co n l'ese mpi o, l'anim az io-
ne, g li sc ritti a ll a cura e a lla c rescita d ell e
Fa mig li e e d e i la ic i im pegna ti co n i Sa le-
sia ni , no nc hé a ll a d efì ni zio ne e a ffe rm a-
zio ne de ll a sp iritua li tà e de lla vocaz io ne
de i Cooperato ri .
ISPETf ORIA
CSP
ILO - Lo mba rd ia
ILT - Liguria e Toscana
IVO - Ve neta Ovest
IME- Ca mpa nia
IVE - Vene t·o Est
DEST IN,I TARI
ASP IRANT I COOPERJ\\TORI
COOPERATOR I G IOVAN I
COOPERATOR I G IOVAN I
E ISPET TOR I/\\
G IOVAN I UN IVERS ITAR I
DELLA ISPETTOR IA
G IO V1\\ N I ISPETTOR I;\\
COOPERATOR I G IOVAN I
E ASP IRANT I
COOPERA T OR I G IOVAN I
E ASP IRANT I
COOPE RAT OR I G IOVAN I
E ASP IRANTI
ASP IRANT I COOPERt\\ TOR I
DAT1\\ E LUOGO
23/27 LUGL IO 1995 - COM BE
Va l Sa lvaranche (A O )
(tema: la sp iritua lità
giova nil e sa lesian a)
co ngresso ispetto ri a le (ott. 1995)
19/26 AGOSTO 1995 O U LX
(Va l d i S usa - TO)
30 LUGLIO 7 AG O STO
(La visaill e - AO)
23/30 AGOSTO
(loca li da de finire)
campo di r icerca vocaz iona le
WEEK END SETTEM BR E 1995
(Marin a di iv\\assa - MS)
29/\\P R ILE- I MAGG IO
Ese rcizi spiri tua li GG .CC.
(Spiazz i - VR)
7/ 10 SETTEM BR E
Eserciz i Spirituali
(Pacogna no - NA)
20-27 AGOSTO I995
(Pierabech - UD)
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Vi proponiamo per
questo mese alcune
Video Cassette con
messaggi formativi
sulla famiglia,
anche se in chiav e
di div ertime nto.
CINEPROPOSTA
a cura di Severino Cagn in
Green card
Co mm ed ia brill a nte america na sul rapport"o tra d ue ca ratte ri oppos ti, c he scontra n-
d os i f·ìn isco no pe r accordarsi.
regia(); Peter ll''eir
La stazione
Co mm edi a-teatro itali a na, mo lto fìne e di sic ura p1·esa s ui g iova ni : tra tta il rappor to d i
copp ia a l di de i co nfor mi s mi att ua li .
reqia di S. R11/,ù1i
Mrs. Doubtfire
Commed ia bri ll an te (americana) sull a necessità della prese nza de i gen itori m fami-
g li a: lo es igo no i fìg li stessi!
/"~{Jl(l rli C. Ct1!11111/}{/, I
Cyrano di Bergerac
Teatro class ico di a lto li ve ll o artistico e spettaco lare (con G. D epard ieu) s ul tema de l-
I'amore possibil e o no .
re_qii1 rli J. P. Rappe11m11
Bianca
Di Na nni More tti, no n nu ovo, ma in te ressa n te e lll lin g uaggio ita lia no e g iova nile
(p ro bl e mat-ico, ma positivo) su ll a copp ia.
re_9ii1 rli Na1111i//Jforelli
Ed izio ne Coope ratori Salesian i
Ed izio ne speciale c urata
dalla Conl'c rcnza Nazionale
Via tvla rsala, 42 . 00 185 ROM A
Tcl. 06. 44.60.945
Fax 06 44.63.6 14
Conto Corre nt e 45256005
Rl!, 'f'""•'a/,/I,·: O. Gianni Fil ippi n
lay-Out: Fabrizio Emigli
T ip. "Bo rgo D. Bosco "
00 17 1 Ro ma • Via Prcnestina , 468
Tcl. 06 • 2 1.80.26.40
Apri le 1995
Le lettere di Madre Mazzarello
Il 13 genn aio, a ll a Sala Stampa Este r i d i Roma, è stato prese n tato il li -
b ro "Sapien::a r)ella Pita" curato da l71arùz E.iter Po,1aòa, Piera Crwa_qlià, Anna
Co,lla ed ed ito d a ll a SEI. S i tratta de ll a pri ma ed izio ne p u bb li ca de lle let-
tere d i madre Mazzare ll o.
La nostra sa n ta, come è stato detto da una re latri ce, ha in fra nto il sil e n-
z io e il nasco nd ime nto g attraverso la s ua vita e, oggi,· co n g uestq pas-
saggio dal privato a l p u bb lico de l suo messaggio es iste nz ia le.
S i preved o no a ltre presentaz ioni de llo stesso testo a F iren ze e M ila no.
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