PREGHIAMO PER I NOSTRI MORTI
SALESIANI DEFUNTI
Don Giovanni Antal, già Catechista Generale dei Salesiani,
t a Piossasco il 1° maggio, a 75 anni. (Di questa grande
figr"a di salesiano parleremo in u11 prossimo numero).
Don Isacco Glannlnl t a Torino-Valdocco a 88 anni.
Si è spento con la serenità degli antichi patriarchi della sua terra questo
saJesiano palestinese, che si compiaceva di aver goduto le _predileziom
del primo Successore di Don Bosco. Il venerabile don Rua, infatri,
lo ave.va eletto direttore della cosa salesiana di Bcitge.mat, quando non
era ancora trentenne. Dopo es1erlii prodigato in mohcplici attività
salesiane in Palestina, venne in Italia e fu parroco di N. S. dell1:1. Neve a
La Spezia, dove ancora oggi se ne ricorda lo zelo e la carit.à,. Svolse
pure un apprezzato lavoro come docente di Teologia in vari studentati
in Picmontt e nel Veneto. Don Giannini, sotto un'appare-nzG. quasi
ruvida, nascondeva un cuor d'oro: forse sta qui i) segreto dell'o..fferto
e della simpatia che seppe suscitnre dovunque svolse j} suo apostolato di
sacerdote zelante e dì salesiano fcdclissìmo a. Don Bosco.
Don Daniele Zurtta t a Puebla (Messico) a 59 anni.
Svolse la sua 3'ttjvhà come economo Ììpcttoriale, direttore e delegato
nazionale dei Cooperatori e degli Exallievi. Diede vita al Bollt trì1to
Salesiano del Messico. Lavorò inscanoabfle per il rinnovamento del-
J11spettoria. Fu zelantif,simo delle vocazioni salesiane e- si conta.no a
ce.ntinnia quelle dovute all'effiea.cia del suo apostolato. Una doloro•
sissima infermità Wede la misw:a della sua forteaza d'animo.
Don Carmelo Tusc:ano t a Biella (Vercelli) a 44 anni.
Un infarro al cuore Jo costrinse a intcn-ompere la Messa domenicale.
dopo la recita del Credo. Trasportato all'ospedale, dopo alcune ore
entrava nel riposo eterno. Aveva un.a personalità ricca e e.a.pace di
mansioni delicate. Amò l'nne e la musica, e seppe fa.rle amare. 1 suoi
discepoli ,ledevano in lui non aolo l'insegnantt, ma una g·uida alift quale
,iffidani con fiducia.
Don Giovanni Rolfo t • Torino a ~6 anni.
Cresciuto all'ombra della casa s.ale$iOna, vide presto nella vocazione
religiosa 5aeerdotaJe un ideale di consacrai.ione a Pio e di donazione alle
anime e lo visse in un oreseendo che lo portò n un apo&tolato tra i giovani
festoso e sacrificato. Provato a pili ripr~s.e dalla mal.3ttia, diede prova di
serenità, di finezza d'animo e di completa adesione alla volontà cli Dio.
Don Glullo Marld f ad AJanio a 72 anni.
Conquistato all'ideale della vita salesiana a Valdocco nel 1922, troncò
la carriera d'ufficiale degli Alpini e parti per le missioni della Pata-
gonia. Tornò in Italia dopo ~7 anni. Dal 1950 attcndev:I con. gencroaità
e sacrificio aUa segreteria del liceo di A!assJo e a or-ganizzare il musco
dl storia naturale. La-scia vivo rimpianto tra i confratelli che ne amnù-
.i::avano la bontl\\ -a-emplice e aJime.ntavano aUa su.a eonve.rsuione gio-
viale lo spirito di famiglia tipicamente salesiano.
Don Dionigi BramJ>llla t a Bologna • 6,. anni.
Dopo avere esercitato con zelo il ministero in varie case, tornò a Ra-
v-ennn come direttore e. pe.r 1z, 11nn.i vi svolse una attività indc.ft:ssa,
pqrt11ndo _molto avanti quel lavoro di rie.ostruzione dell•Jstit:uto. che
la guerra aveva devastato. Collaborò col compianto don Saln a dare
vita sU'Oratorio, che r:aggiunse ben presto uno sviluppo notevoliss.imo,
lasciando nei giovan1 e.be lo frequentavano una impl'IOnta che ha valso
a guidarli per il difficile aenriero della vita.
COOPERATORI DEFUNTI
c:an. Andrea Spe.nie t u Napoli a ◄, anni.
• Servire la Chiesa• fu t-ideale che ne informò tutta la vita, per cui
non disse mai ba.sta nel sacrifica.rsì pe.r lè a.nime. senza riguardi per
la propria salut•. Fu direttore dell'• Ufficio Culto Divino• della Curia,
assistente diocesano degli Universitari, direttore dti • Fanciulli mi-
nistranti• deUa Diocesi. Exallievo affezionato~ ammiratore entusiasta
di Don Bosco, faceva parte deUa Presidenza ispettoriale degli Ex.al-
lievi, quale Delegato per i Sacerdoti. Quando il Delegato iapettoriale,
durante la malattia, gli offcì una reliquia di Don Bosco, il cao. Sptinc
esclamò: • Oh, Don Bosco, se vuoi mi puoi guu..rirc, però... •· E non fini la
frase, dimmstrando di aver compreso che Altri ernno i disegni di Dio.
can. Prof. Vlrclmo Bongloannl t in Acqui Terme a 83 anni.
Fu artista insigne. Quasi tutte le chiese dello diocesi portano il cocco
sapiente della su.,a ma1;10. Coope.rarore convi.nto. per ben 4S anni prestò
la sua opera disintereuala di sacerdote nell'artistica chiesa dell' Isti-
tuto S. Spirito, diretto dalle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Gto-.,a,nni Roatta t a Ormea Praie (Cuoco).
Per tutta la vita scntl un trasportQ 1p~ciale per Don Bosco. Visse nel
suo spirito e avviò aulla medesima via i suoi dodici .figli. La lenura
assidua dei fascicoli delle , Letture Cattoliche•, del Bol/e1ti110 Salt-
siano e della vita di Don Bosco contribui a formarlo a un sodo spi-
rito cristiano. 11 Signore l'ha preaùato anche c:!.on un 6gli'"I vescovo
(S. E. mons. flario R.ontta, vescovo di Saot'J\\Jl1lta dei Goti) e con un
altro figlio oocerdote.
Davide Grossi t a Costa d'Oneqlia (Imperia).
Visse il .movimento cattolico moderno in tune le sue forme. attuando
in pieno l'imeg.namento de) Concilio: pregava molto, era il bracçio
destro del suo parroco, aiutava i bisognosi, si occupava, quale delegato
del Sindaco, degli interessi del paese, non aveva rispetti umuni, com-
batteva gli errori, ma non era settario. Ebbe una predilezione _per San
Giovanni Bosco, dì cui aveva a.cq__uistato la statua, e ne curava la fostn
annuale in parrocchia.
Af'tu.ro Mattal t • La Spezia a 79 anni.
Exallievo e Cooperatore affezionato, padre di due figli salesiani, fu
uomo di fede illuminnm e profonda. LB praticò a viso aperto sopr.at-
tutto nel difficile ambiente operaio dell'Ancnalc della città; la inculcò
con l'esempio e con ln par-ola ai suoi fìgH, di cui vide con gioia il ma-
turare della voca;ione reUgiosa; Ja diffuse con discreto e sagace senso
apostolico nell'amLiente in cui la Provvidenza Lo fece vivere. Consape-
vole dei valori famifotri. condivise con la consorte non solo le ansie
apostoliche, ma anche gli umili lavori domestici. La morte lo sorprcs.e
mentre andava a comperare il pane, dopo a\\ler pa.rtcdparo secondo il
sbllto al sacri.fido eucaristico.
Francesco Sacristanl t a Niardo (Brescia).
Visse in semplicità di fode ed esemplarità di vita, dedicata al servizio
della Chiesa e della numerosa famiglia. Donò generosamente al Signore
tre figli: uno sacerdote e. due religiosi laici, di cui uno salesiano coadiutore.
Rag. Guido Botto t ln Acqui Terme a SS anni.
Ex.allievo e Cooperatore fervente, coltivò una devozìone profonda A
Maria Ausiliatrice. e a San G~ovanni .Bosco. dai quali ottenne la forza
di sopporn1re con edificante rassegnazione la luDbYa malattia. Ancora
nell'agonia non cessava di ripéterc b nostra ~aculatoria: Ma.ria,
Aux,.1imn Chri-sl,ianorum, ora pro nobis.
Leonilde Baratto t a Pederobba (Treviso) a 80 onni.
t volata al cielo nel giorno di Pasqua, per unirsi al Cri.sto Risorto,
questa Cooperatrice salesiana, mad.re. dj 17 figli. Otto di es!=i sono
reli4iosi nella Famiglia di Don Bosco: due Sacerdoti e sci Figlie di
Maria Ausiliatrice1 una deUe quali missiorui.ria in Corea. Un nono è
mission.irio tra gli Oblati di Maria Immacolata in Canadil, in mezzo
agli lndiani. Altre due figlie bramnvano fan-i suore dl Don Bosco, ma
il Signore le chiamò a sè prima che potessero sod.disfare il loro voto.
Anni fa, quando il Rcuor Maggiore volle premiare con medaglia i
genitori che avev;tno dato a.lla Con.g~cgszione ok.uni figli, lo stesso
don Ziggiatti \\'<'llC andare a Padova per consegnare. pe-rsonalmenre
• alla prima mamma di tutto il mondo salesiano• la medaglia d'oro.
Quando per la prima volta ricevf'tte l1 Un:~ionc de~li infern1i tbbe la
consolazione di rivedere tutti i suoi fi_gli, compresi i miss.iona:ri, Riunti
in pàtria per salutare la mamma per l'ultima volta. Invece le otten-
nero Ja gu•rigione mirocolosa, e dopo alt.uni giorni essa ritornava a
caso dall'ospedale.
Dolorosi furono gli ultimi cinque $nni, e specialmente l'ultimo, che
pas.s.O inchiodatR nel suo letto, ma felice di esse.re a~sistita, per ru.rno,
da urut delle 6gli• suor~.
Chiuse gli occhj confortata dalla prescnz3 di un figlio sacerdote, dalJa
suora e dalle ultime due figlie vissute flèmpre con lei.
Anna Maria Scavla veti. Cortona t a Sezzadio (Alessandria) a 83
anni•
Era fervente Terziaria Frnn~escana, zelante Cooperatrice e 1unica
ati<Y,ioòata dcll' Università Cartolica e delle Opere cti Don Bosco. Per
qu~te nutriv-a grande ammirozione e profondo attaccame.nto al Joro
Fondatore. Chiuse la sua vira apostolìca ed eucaristica~ dopo averla
impreziosita con lunghi anni di sofferenze s3.ntificate.
Maria Merlo Picco t a Coluso (Torino) a 68 onni.
Visse di fede, di lavoro e di secrificio. la famiglia prodigò ai suoi cari
i tt-!lori dd suo a.more e della gioia espBD.$Ìv-a che le fu caratteristica;
in società praticò la carirà· a piene ma.oi con un fare modesto e bo-
n-ario, che la rese cnra a quanti la conobbero. Cooperatrice: salesiana,
esplicò il suo zelo in ogni attivitA apostoliCA, pa"occbi..ale e salesiana.
Maria Perocc.o t ad Acqui Terme a 60 anni.
Exallieva delle Figlie di Moria Auailìatrice e Coopera-trice salesiana,
seppe trasfonderè nei figll, con l'esempio di una vita cristianamente
vissuta, l'amore e lu devo.zione n Ma.ria Ausiliarrjce e a San Giovnnni
Bosco.
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