NUOVO
REGOLAMENTO:
ACCOGLIERLO,
ATTUARLO
Un articolo del Segretario nazionale
e) La figura e la funzione del Se-
gretario-coordinatore.
f) L'autofinanziamento. Come o-
gni Associazione che si rispetti,
anche i Cooperatori sono resi indi-
pendenti economicamente; era do-
veroso nel clima della riconosciuta
autonomia e alla luce degli altri
principi enunciati.
g) Infine l'incoraggiamento a dar
vita a nuove opere e ad assumerle
anche in proprio. Quali allettanti
prospettive si aprono nello sconfi-
nato campo del nostro apostolato,
ma anche quali gravi responsabilità
ci cadono sulle spalle I
Ad esperimento: il Nuovo Rego-
lamento, non essendo ovviamente
perfetto e mancandogli ancora la
prova dei fatti, è ad esperimento.
Sarà lo scontro con la realtà a sug-
gerire le eventuali modifiche. Ciò
comporta:
Sperimentiamolo subito e bene;
studiamolo e soprattutto viviamolo.
L'esperimentazione coinvolge tut-
ti: nessuno lasci questo delicatis-
simo compito agli altri.
Disponibilità di mente e di cuore:
non si frappongano remore soprat-
tutto psicologiche. Accogliamo il
N. R. con serenità, senza allarmismi
e senza pregiudizi di nessun genere.
Liberiamoci da quella naturale e
spiegabile diffidenza e ritrosia per
tutto ciò che è nuovo.
Bando a superficialità, a false in-
terpretazioni e a quelle reazioni ne-
gative che demoliscono senza co-
struire.
Il 14 aprile 1974, Pasqua di Re-
surrezione, è una data da ricordarsi
da noi Cooperatori: è stato promul-
gato dal Rettor Maggiore il « Nuovo
Regolamento dei Cooperatori saJe- ·
siani ». Con senso di viva gratitu-
dine accogliamolo e soprattutto at-
tuiamolo: è la nostra regola di vita.
Ve ne parlo, richiamando la vo-
stra attenzione su alcuni punti, che
ritengo essenziali e qualificanti, e
anticipandovi alcune considerazioni.
Notizie utili:
Il Nuovo Regolamento è cosi com-
posto: la lettera di presentazione del
Rettor Maggiore; un proemio; una
introduzione; due parti intitolate:
<< Chi sono i Cooperatori salesiani»
e « Come sono organiuati ».
34 sono i numeri in cui è stato
suddiviso tutto iJ contenuto, e sono
molto densi e variamente articolati.
Alla fine viene riportato il cc Re-
golamento di Don Bosco», che co-
stituisce sempre Il testo-base e il
punto di riferimento.
Le novltj: sono molte, grosse e
talune rivoluzionarie. Scelgo tra
quelle più evidenti, convinto che la
vostra sensibilità vi farà scoprire e
42 apprezzare molte altre di quelle
aperture, cosi belle ed esaltanti, di
cui è ricco il nuovo regolamento.
a) Voglio prima di tutto segna-
larvi la bellezza e la ricchezza della
prima parte, in cui il Cooperatore
ritrova la sua vera dimensione uma-
na, cristiana e salesiana e coglie la
propria identificazione nella sua
missione.
b) L'autonomia. Quell'autonomia,
che è stata chiamata cc giusta», per-
ché, lontano da ogni arido estre-
mismo, mentre riconosce ai Coo-
peratori le loro molteplici responsa-
bilità di uomini capaci di libere e
proprie iniziative, non stacca I'As-
sociazione da quei particolari vin-
coli, voluti da Don Bosco, che le-
gano, in primis alla persona del
Rettor Maggiore, alla Congrega-
zione salesiana.
c) La nuova figura del Delegato,
sicuramente pitì rispondente alle
mutate esigenze d'oggi, restituito
alla sua autentica funzione di sacer-
dote, di animatore •plrltuale e for-
giatore di COS(Jlen11e; <;utlmone di
Cristo e di salesianltà.
d) La nuova •~rut\\:-'r• del Consi-
gllo, a tutti i ;:~••lii. erte comporta
l'assunzlon1t di ben preolM re•pon-
sabilità da parto di t11ttJ.
Note operative
Come si può facilmente dedurre,
c'è da fare tutto un serio lavoro di
adeguamento, sia tecnico che di
mentalità, alle nuove disposizioni.
Si deve agire presto, senza indugi,
per poter sperimentare efficace•
mente la funzionalità delle nuove
strutture.
I tempi e le modalità di tale ade-
guamento sono stati studiati atten-
tamente nel Consiglio nazionale del
4-5 maggio scorso e in parte ven-
gono indicati in questo stesso nu-
mero del Bollettino dirigenti.
Una raccomandazione: Il N. R. è
una gioiosa realtà. Sta a noi a non
ridurlo ad una folata di vento, che
per quanto ristoratore, è sempre
passeggero. Deve invece produrre
un rinnovamento di fondo, di strut-
ture, che comporta prima di tutto
un cambiamento di mentalità. Quin-
di niente faciloneria nell'accoglierlo
e nell'attuarlo.
Il Nuovo Regolamento assegna ad
ognuno il suo posto, precisa ad
ognuno la sua funzione, ad ognuno
richiama le sue responsabilità. Eb-
bene, pratichiamolo subito.
GIUSEPPE GIANNANTONIO
Segretarlo Nazionale CC.