dello tpirito sale.,iano, nei vari settori
della sorfo1à.
Don Nitti, qniu,li, dli lcunra delln
rcl:11.ione Elesa dal ~uo predecl'•sore
don Antonio Craoo1.io, cui C!IJ)riml"
lo pr(lpria gmtit11dine per il lavoro
svolto nel primo triennio di vita
delln l~pellorin.
S~gne lu rela,.ioue lii don Corallo
docente nelle Univcraitil. di llari e di
Lecce, inquadrata nel lcmn ~enerole:
T'ivero la Chiesa e vertrntl' FU La
p1mr.cipozionr alla rilo d,•llo Ch irsn
come forulamento d1•lla ,,ita rri!tia11a.
l)on Corallo ribodi~ce il concetto
che la Fede non à solo leori11, mu
for,..n di vitò e programma di azione
c. come tale, va inserita nella nostro
attività. Non <Ì ammi.&l,ibile - egli
prosegue - quel rri..!tianuimo ,lime;:-
:ato, di compromtaso e di comoilo,
c/10 purtro71po si nota spcuo nei fatti
economici, nella politica, nella fami-
glia e ae/la scuola. Di q"i /rJ n«essittì
di cominciare a rirri~tiani::.zare s~
stessi. perchà il cristiano. come tale,
non è i.solato~ mc ntt'mbro l'Lvo di un
rorpo t•it-o, come la Cl,iMa, sncirt,i
in ~ui il ben, non si divide ma ai tra•
smetta intcgralniente n torti i soci.
Il dottor Antonio 'fan"nno, :tclo-
u,re dell'Unione di 1\\ ndriH (Dari), ha
lrattulo il tema: Colti<! uni aico 1•it-e
m concreto l'apo.iolicità della Chiesa.
tracdtllldo una rapida HintPsi della
l'Loria e della problematica del lai-
cato cattolico, il cui compito pecu-
liare è di collaborare ctm In Cernrcl1in
eerlesinsticn nel ministrrium verbi
e cli attuare un impegno di presenza
e di e~emplnritò dì viln iu ogni am-
biente, sopratllllto do\\"e il eaeerdote
non può giungere.
È seguito !"intervento del pro-
fessor don Oronzo ,\\1adoro, Deru-
rione dell'Unione Cooperutori cli No-
voli (Lecce), _su Il Coaperawra sal~-
•iano • la aua specifica a.:ionc di
apostola10 s""fol•.
L'ardente Decurione, omontis.imo
di Don Bosco. ba .,!Fermato che com-
pilo del Coopemtore è la vita attivo
nell'esercizio dello caritù verso il
pro~,;imo, per dimostrarsi degno se-
guace del grande Santo della gio-
vç.11ti1 con Ja fede, la vita. le opere.
Insistette &1Ua necCE'>.ltà. da parte
del Cooperatore, di santi6can,i, per
poter essere lievito nella società.
Giunta l'm:a drl prauzo, i Javod
vennero sospewi.
Furono ripre,i olle 15,30. QJlestu
sccoudn parli! fu dedicata ni problemi
organiz1.ntivi.
Don AlfreJ.o De Rc112is, Salesiano
di Taranto, tratteggiò la Fitr"ra e rom-
piti dello 7.elatorc o ,lei Com,i~li locali.
Don Niui p,u,<a. quindi, a trnl-
tnrc i problcmiorgau.izzalh'l figuranti
nll'o. d. g.:
l) Segreteria; 2) Incontri mensili e
Co11fen,iz• annuali; 3) B!erci:i ~pi-
4G
rituali; i) Difl11$iot1r b11<1na siampa;
S) Laboratori; 6) Pellegrinaggi.
Esauriti tulli gli argomenti del-
l'ordine rlcl giorno, per ciascuno dei
quali i, stata dnta la po~sibilit1l di
intf"rventi, il ~ig. f•pettorc chitulc
sottoliuc,uHfo l'implljl:DO per ciW1cnno
a reperire vocazioni allo stato ecde-
•irunico e rcligio•o. in cousitlerazione
~oprallnlto del meraviglioso i;vilnppo
ohe va prenòendo l'l•pelloria.
All'indomaui 26 aprile 1963. il
Delegato Jspellorinle indirizzuvn o
lutti gli intervenuti nna circolare
per riror<lare n cw.-cuno Le con-
rlu•iooi e voti cleJ:•a semblea:
J. Necemtà ili unn. atrio r so,lr,
forma.:iono personale per unn chiara
~ coraggioso testimonianza crislinna
nd mondo, attraverso la partecipn-
zioue attivn ulln vitn dclla Chie.•a.
2. Dare 11110 pi,ì precisa fi~fonomia
nlln proprio qunlifica di Zelatore, ur-
co!?liendo in pieno l'appello landnto
ua Pio xn n tutti i Coop<'ratori Sa-
le,;ani: 11i1a 01emp/or,• - pir1à interiore
- opO$tofo111 ,lir111n1ir,o.
3. Moltiplicare i propri ,forzi per
perf(!.::.ionare e i11ereru.en1a·rr. sempre
iu conformità alle direttive dei Su-
1,criori rentrnli e locnu, l'orgnroi;;:a-
,io11e dclla propria Unione.
Convegno Consiglieri e Zelatori a Messina
\\I Convegno Consiglieri, Zelatori
t Zclntrid di M:e,-iuo, svoltosi il
2 marzo ncll'Ia tituto Domenico Sa-
,io. pr<'•ero porte 1 rappre,ientanti
rii l:! rcntri viciniori. U •ignor
r,petlore. don B. Tomè, lo aprì
n>l ;n10 paterno saluto; il Consip;liere
lspe1.torialc dolt. Rocco Caru6 svol.se
il temu: Ln figura del Consigliere
P. U. nito lucr dr! Regolamento.
furendo risaltare la necessitò Ji nna
profomlu formo,;ionç spirituale del
Con~igliere, per il quale In parteci-
pazione agli Eserciti Spirituoli tli-
, tuta prè•to uno nerornt1l se vuole
~rnli~i nJl•nlt,w,7,n ,lf"lln ~Hl 1niz,,9ÌOnP..
11 Delcgoto fapettoriolc don 'Rogà
conduse In brlla trattazione rilevandt,
tbe il Colli:'it,lirre. come del rè&lo ogni
lcl.itore e Zelatrice, de,,., « donan;i 1,
ogli ultri attraverso le vorie utt.ività:
« donazione dj sè » che non re~i•te
n lungo se non è fonclaUJ sulla base
di una •oda formazione •pirituule.
Vm-so le ore ll giunse S. E. il
Vescovo Mons. Carmelo C!lllZonieri,
che disse brevi ma toccanti parole
oulla importanza e attuulità dello
cooperazione salesiana, specialmente
se vogliamo salvurr lu itioventù, e
impnrtl la pastorale benPdizione.
Il signor lspettore diede direttivr
per la Ionna,ione e or~unizzoriono
elficionte delle set:"reterie, mczz<1 pre-
zioso per una ~i~tcmat:icn attività
di t"tlntro. Don Ra,;,, tlarlò d~lle varir
uuività religiose o sociali.
Nella ri(lrcsa dei la,·ori. dopo un
breve intervallo, don Perdiunnrfo
Aroniro iniziò In ~11u profonda e dotta
trattazione sulla campO/,'M 1963: Vi-
,,PrR la r.hiP~n~ nrlln. tprnlu -q,flppr-
far vivere 11j presenti le p;ioie che dal
rni~tero drlla Chiesa provengo110.
perchè la Cl,fosn - disse - . è
co81 grnndr 1• dit-ina r/111 più la ro-
Msria1111) e <1pprofo,u/.iamo e più ri
senriamo ripieni di gioia.
ln fine il signor Ispettore fece liril-
lnrc nelln sua vivida luce il problema
,!elle vocazioni e invitò a luvorurr
per coltivarle.
Nel pomeriggi,, dei ~iumi 15, 17.
!O, 30 mnggio 1963 il Drleguto i,;pct-
toriale di Milano don Rodolfo Vi-
gnato. previo accordn con i rh,"Peulvi
l<ettori, prese tontallo con i Semi-
naristi di .BrC"cio, Brrgamo, Como r
Cremuua..
E""endo già in f ,miliuritò con loro.
perchè noto noll'nmhicntP. si è li-
mitato a ricordare i punti cs•eutlnli
del programma delle uttiyitù e lo
spiritn dullt1 Pio { nione. Ha 11uindi
raccolto le nuove iscrizioni di coloro
che ancora nou nv,wono dato la
propria adesione., e ho raccomandato
ui Oi11coni, ormai ginnti alla vigilfa
,1,•llo Ordimu.ione sore.r<lotal~, di llll·
ti6care la variazione d'indiriz7.o, np•
pena conosceranno In nnovn desti-
nazione.
A tulli i t'.hirril"i ba distribuito
nnn bella iuunugine ,li Sou C. Bo•co
e alcuni pieghevoli di propngunda.
in~ieme a copie ,li 1frridiano 12.
lnolLre a ciasruno dei Diaconi hn
fatto omng{l"it> Jcll'opu,coln A11nali1à
dell'opero dr/l'Oratorio di ,lon Fll\\-iui,
mentre oi Superiori bo distTihuito
il volume, pure ,ti don l<' uvini. dal
titolo: Il cammino di unn gronde idi'U.
L'inco11tro è stnto ovimt1ue mollo
cordiale: e tutti si sono riprome••o
di ripeterlo con mag;tior comodità
durante il pri,no trime,itre ,lell' nnno
,;colesticu prossimo ,-enturo.
L"inconlrn con i Chierici clt>I Se-
minaci.o J.i Venegono Lnforiore è pro-
irrammato per un giorno <li ugosto,
quando j Semi1111risti si ritrovernnno
oolà nel « mese estivo».