Bollettino_Salesiano_194310


Bollettino_Salesiano_194310

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1.1 Page 1

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tn PMCqU!o olle d15po5ù:fo11I a,l11lt,tcrl11lt per IK llmifoz:.lonc della csrt11 l'e,11,.,one ltullano MStltul.sce le allrc cdl~io•li enerc.
:il'l:il>I/.IONH CU.HUL111 fl'A
no

1.2 Page 2

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PF.R!OOlCO \\tE.....
SILE l'rt{ I COO
J>llR.\\T()Rf DEf~LE
OPERE E \\U<lSJO'-l
01 s. oro. nosco
BOltE~r~rl~IO
SJ.\\lESI J\\~I O
1° Ollobre 1943
ln Msequio alle di$(1osi::iu11i 111i11i11erinli per la li111ito::io11e della rorlll, /'edi~io11e italitwtt su,1i111iur I• ,dtre ,Ji.r;io11i est,·re.
SOMMA~!~: ~ Serv~ di -Dio Zeffirino Namuncur.ì. - In famiglia: ltaJ!:i Cosrnrlca, CU31emala, l'or1og3llo. Dafl~
nos1rc l\\f1ss1on.1: lnd.t.a, Assam, Giappone., ThaiJ::tndJa... Necrologio. - Tesoro spirlluale... Croc.iaca MjssionarJa,
Il Servo di Dio Zeffirino Namuncurà
È un candido fiore sbocciato nell'immen-
sità delli.: pampas arJ:.!entinc, primo campo del-
l'azione missionaria salr-siana.
Rimasto lungamente nell'ombra, sebbene
avesse lasciato in quanti lo conobbero una
profonda impressione di n(>n comune virtù, a
un quarantennio circa dalla morte, per l'agile
pl'Ona del nostro don Castano, Zeffirino Ka-
muncurà torna a spandere fra noi il profumo
della sua pietà e della sua purezza, e a comu-
nican: alle anime, specie ùci gio,":tni, l'ansia
bruciante dell'apostolato, per cui gli fu cara la
vir;i, e che ne subii.ma la dolce figura di indi-
geno protesa verso l'ideale del sacerdozio, in-
rr.ivisto solo <la lontano ( 1).
f\\tLingcntlo alle più sicure fonti cd inqua-
drandola magistralmentt! nella storia della sua
rnzza t: delle Missioni Patagoniche, l'Autore
ha tracciato una biografia che ha la sodezza dei
libri di stutlio, il fascino ùclk narrazioni mis-
sionarie e \\'attrattiva incoercibile dc.Ila santità.
Accanto al Yen. Domenico Savio, <• i\\ figlio
cld cacico », <1 il pr.incipino delle An.dc >f, è una
nuova fulgidissima gemma che impn.". 7.iosisce
il sistema pedagogico salesiano, e Dio voglia
accresca l'albo dd Santi.
Frnttanto mentre ~i ::ivvia il processo di Bea-
tificazione e Canoniz-zaz-.onc al \\'icariato di
Roma, ne diamo ai nostri Cooperatori un ra-
pido profilo.
(1) I,. C.1-'T\\7"0, Agonia e s11h/ìmn::i<me di min ra:::;n:
Z,ffirino .\\0111unc11ra, il giglio delle po111pas, - Torino,
s. E. l., 1\\)42, pag. 22Z, L. 15.
Gli Araucani dell'Est.
Zeffirino viene dalle bellicose trihù araucane
che vissero nelle stcrmirlate pianure ccntro-
argentinc, 1lstili a O/{llÌ forma di civiltà e di
servilismo; ed i: figlio del gran cacico i\\la-
nuèl :1\\amuncurà, ,, ultimo re del deserto ~.
:\\la quando egli nacque nel 1886, la sua
gente, _sperduta nclh1 steppa o rintanata negli
anfratti delle .\\ode, non era che un misero
popolo di yinti.
. Le ultime ~isastrose campagne con le truppe
d, ~uenos Aires a,·cvano scorcmato gli Amu-
cani <lei secolare dominio sulle pampas, respin-
gendoli come un branco di fiere verso le mon-
tagne, dalle quali un giorno i loro maggiori
erano bal1.ati alla conquista delle immcnsc
pianure dell'Est, dnve l'infccontlità sabbiosa
<lei suolo si altcrna~·a con basse e rachitiche
vt!getazioni l coi pascoli erhosi sparsi sulle
rive di ampi fìumi scendenti al mare.
11 gran caci<.,'<> ;\\lanuèl, che incarna,·a l'in-
d_omito_ orgoglio ùc)la. razza aniuco-pampa-
srca, s1 arrese al vincitore solo cinque anni
ùopo la sconfitta.
Ribelle per natuni e per dispetto, l'uomo
che in tempi migliori si cm pomposarncmc
chiamato gl'lwralc Ùt capu dr/le tribù della pam-
pa, datosi all:i guerriglia, aveva tentato invano
di rinfocolare le ultime Jispcrse braci di un
incendio che fatalmente si spegneva. Sicche,
sbattuto dalla miseria e dalla fame, e sYanita
per sempre ogni speranza di riconquista, il vec-
chio cacico, stanco e disillusò, il 5 maggio 1883,
- 1 53

1.3 Page 3

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si presentava al forte Roca e consegn:1.\\"a la
sua lancia a i soluati della Repubblica.
A riuscire ndl'intcnto e onde stornare il
pericolo della taglia che ~li gravava sul c:1po,
rra ricorso alla mediazione del salcsiano Don
v1ilancsio, giunlo fra gli \\raucani come angelo
,li pace con Dio e cnn gli uomini proprio negli
anni 1.klla lorn decadenza militarr e polttit:a.
:'\\on fu senza un disegno della Provvidc11,1a
di,:, nell'orn ddlo sfac.;clo, alle tr1bi1 ar-.1uco-
.1rgt:ntine a.rri\\'as:-cn> pa mezzo dc, fielt e.li
Don Iloscn, i quali n;;1lizz:I\\ ano Il\\ Pata!Zon,a
la loro prima frlicissuna l'Spnicnza nel campo
c.·,·angdko. i supremi conforti della fc.:de. ",11)-
tamo le divine certezze e.lei Crbtianc::-imo, e
la sua dottrina di sottomission..: e di fratella11za
1111i,·crsal1·, potcn1no 111:111s11cfare i 1..ragli11rc.li
istinti dei vecchi guerrieri dcll'"E:;t. Oi,enend11
ti~li della Chil"sa c.·ssi diwnnc.:ro pii1 faciltm·nu.:
:inche figli della patria lttTenu; In quale, ~e
non li favorì se. mpn: con la prodif!lllità c.:hc
meritavano J!;IÌ ahorigeni Jd s11ulo nazi11nale,
neppmc li tratti, ùa schi,I\\ i.
Infatti, dopo la resa a discrezione, il gr.m
cacico ;\\lanuèl chhc il titolo onorifico e le
msegnc ùi colonnello dell'esercito argentino,
e 1111:1 distc1>a di campi a C'him1,ny, sul Rio
:--egro, i.cambiatigli piì1 tardi ron otto kghc
quadr.,tl' di terra ai margini dl'll'alw .\\lumin~.
tra i pil·t:hi llc\\·osi dl·lll· .\\nd,·.
Z effir i no .
:\\":i,quc a Chimpay il 2.h agosto 18Rc, e fu
hattezzato il .q c.licl·mhrc <lcll'~S .i Chol'lc-
l'huèl d:1 Don :\\lil:incsi >, durante una :olla
escursione apn:;wliea.
L'infanzia e h1 prima giovinezza h: trasl'orse
a Chimpay e i,;uJI' \\lunllnt·.
L'm,amo ddlc.: Conliglicrc a111m,111t,1tl" ùi
verde, la limpidezza dei laghi andini. la tra~pa-
rt.:nza c.lq~li 11rizzonti d,m1in;1ti c.lall'alto, fuse
.11la tranquilliù llrlla , ita c.lun11,s11c-J 1r-.1sl·orS;1
in umile capanna, stamparono nt:1 carattere
cld ~invane un'orma e.li placida e si.:rcna mi-
tcz~1, c.:hi; irrJ1?,gii.1 cfalla sua pcrs•ina come
l'olezzo di un.i \\inia nasco:-1:a fra i cc.:spi. I.e.:
imprese gUt.:rrcschl·, im·tcc. che :-iuo padre nar-
rava ndlc lun~lw e; s1l.:nziosc nolti invernali,
c le gloriose nwmorie ùclla M1;1 razza t,1ntc
volte triontantc dei conquistatori spagnuoli e
elci primi governi ar~cntini, 11:li acl·e:.cro in
petto un.i fiamma incon~umahilc cli amore per
lo sua 11:cntl'.
\\nch'cgli \\'Orrà eSSl·n· un guerriero; non
però CC)me suo padre e I suoi nonni. Lo $Og-
- - cioglwrà di più la Yita santamente auuace di
Don )Iilanesio, l'.1postolo degli . \\ra111...-ini: l"
l'c\\',tngelizz.1zionc lh:lh1 sua mna, tocca dalla
sventura e morente fra i dirnpi ùcllc .\\nùe, gli
apparirà come il compito nunvo ùi un t.-acit.·11
arauco-pamp.tsico.
Al collegio Pio IX di Buenos Aires.
Condotto a Bucnoll .\\ ires u messo alla scuola
glln-rnativa ù1 El T11~re, do\\'!• si cdut-avano
gli .1~piranti .illa , it;t militare.:, Zeffirino, clw
pur ,l\\·c,a ndlc n.:ne sang-111: J1 gul·rrieri, $i
senti monrc come un pesce fuor ù':icqua. E
hi,;ognò lcv.trlo :;uh1to da qudla pc.:r lui come
rrit.:ione.
Era il C<lntatto con la ci, illà 1.:he l'upprìmL\\':I
o 111,n piuttn!'to il sistl'l11a educativo cli 1111 i,ti-
tuto laico. don: tutto era Jisdplina ~cnza chl·
,m .1liLo ùi affetto rt.:ndesse nwno 1.ltssimik il
cnlh:gio i.lalln famiglia?
l\\·rto ,;i è che introdotti • di a qualclw
giorno, nel e<>llcgio Pio IX, che ua 1m \\'cmcn-
nio i Salesiani an:, ,1110 apt rto nella metropoli
argcntin,1, l'indictte> rc\\<pirò a ,-uo a~iu, e vi si
affezioni> con una cli quelle rnmp;llc che si
aCl'l•ndono impron·1s.; nel cuore l' c.lìi.nno la
,·ug,1 i:cns.1zionc dt 1111 bene ficur:rnwnte ra~-
g111ntn.
Il pas.... a~gio dalla c...tpanna alla , ittà, dalla
, ita libera della ci,sa paterna a quella rcgolon.:
e disciplin;1la, se pure .amorc\\'olc, e.Id collegio
salc:-iano, non gli costò pochi s;tcrifiri. l>o,·em·
s11pernn· se ,;tt.:sso, vincendo le lcndcnzc at,1•
, ic.:hc 1.ht llc c.1uali era t-.pimo alJ"insuhnrJina-
zione e alla prcpott.:nia.
:\\la la s.ii::gczza del sistC"111,1 pu-..-11th•r1 ljlttu
di rnrità e di comprensione, e t'intimo laYorin
r• tiella ~rnzi,1, tcnzianJo un naturale ricco ili
ri~orse, operarono in Zdnrino il prodigio di
una trastormazionc ammirc,·11le e di una , ini1
che.: esce i.lai comt1t1l'.
Il Domenico Savio di colore.
Fu suhito preso d:tlla mistil---a pol·Sia della
chic!-a e <lellt: prcglucre; ~mi una preJilezionu
per la lampada eoc..-:tristit-a, scmp,c \\"igilc. l'<>1nc
scolta ù'un<>rc, acc..-:1111<> al tahcn1ac0Jo; e, por-
tato <la 1111 Ji, ino istinto, provè1 l'.m~ia con~11-
matricc Jdla Comuniom·.
Trascorse.: alcune ~cnimane Ji , it.1 l·ollegialc,
lo :;i \\'Cdcva pio, uhbidicntc, studioso, gaio,
clisinrnlco, e si foce\\ ano I migliori pronostici
sul suo avvenirl'. Qudl'indi~eno che • :;i sfor-
Y-a,a ili correggere i suoi difetti - lo a tLc~ta
un supcric re - e dl riportare i mass11ui voti
in condotta e applicazione, avrebbe avYant.ig-

1.4 Page 4

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J;i.1to in nrtu sapere molù compagni Ji ori-
gine più elc\\'at;1 ùdla sua•·
:-;-on pare, ,1 un "ch':i~gio, qu.audo pn:ir.wa,
qud giovanu bat\\SO e tarchiatcllo, dal volto oli-
, astro, dagli occhi \\'Ìvaci e prnfonùt, ùa1 ca-
pt·lli neri come l'cb~1no. «La pietà di Zeffirino
- alkrma un comp:iw,o - ~i manìfostava nt:i
!liì1 insignificanti parti1.:olari della vit.1 ~i colle-
gio: nelle parole, nt.-gli atti, nd modo con cui
,.i faceva il !,1.'j!nll ddla croce, nel J?cnutlt·ltcrt:,
nel prendere l'an1un santa, e nel n·citan: le
brevi preghiere e ).(i:tculatoric clw inliora\\'ano
le giornate dcll'alunno salesiano ,1.
Fin d'allora e piìt par1icolamwnt1· in seguito,
sia a Vicdma, dow ;;i crn trasforito per moti,;
di $:llUtc, che in Italia, fu detto un piccolo San
Luis:i, il Domenico Saviu di t.·okrc. Don Giu-
:-cppe Garofoli pntè scriwre: « Durante i s.:i
mei;i in cui gli fui compagno nel collegio di
\\' it.·dma, la vita di Z1·0ìrino m1 fo1•c,a rit.-or<larc
ttuanto poco prima avevo lcun nella \\'ita di
Domenico Sa" 10 :-crttta da Don Bus1.:o tt.
Ideale e sogno d 'apostolato.
L'intensa pict.1 del gio,·ane arau~.ino pre-
pan, la sua anima :tlla grazia <ldla ,·ot.-azinnc
sat·enlotalc e s.1lcs1nna.
Ln giorno Lui~•i Pedcmonte \\'idl· Zeffirino
appoggiato a un grn~so cucaliptu~ del colk·eio
Pio IX, tutt'intento a ripas.,->arc il '-'=ltcchismo,
mentre i compagni allcgramentt- ~i Ji\\'cnh·ano.
- Pcrchi: - ~li Jomandò - i;t11di tanto,
Zdlìrino?
- Voglio es~n: il primo in rd1gi1•11c -
1·ispo~e anim;1nùusi l'indio - giacchè la debbo
piit tardi in~egn.ire ai mcmhri ddh1 mia trihi1,
i quali, po\\"crini, non ::anno null.1 e.li llltll' quc-
~tç co~c.
Per farsi apo"tolo al liglio del c.11:it:1 ~:11n11n-
c11r:1 ba;tava mcllln· ;1 cnr>fromo la ~11a 1d1K-n-
zinnc ail'ùan:i con I<· :,taw misu·and1 10 cui
~iacc,·ano gli uommi rimaHi f1.:dclt a suo padre.
I .a loro fcron hrut,ilit:1, appena tcmpcraw ùai
primi contatti con la , ita ci,·ile. le loro supcr-
~ti:1:ioni cd 11hriat:hl·zzc. le abitudini scmibar-
b,,rl' 1,;ui si ahhantlona,·:rno ancora, e ,,pecial-
mentc l'ignoramrn rd1e:iosa che li lctit ,a lon-
tani dalk bellezze della fede: tuu11 i:li stta-
iiava l'anima l' gli fan·va concepire prupc>siti
magnanimi di bt•nc a favore ddla sua gente e
della sua terra.
E sognè1 di essere sacerdote.
):e parlò ai sUpl·rion, che andarono fclki cd
orgogliosi ; soprauuuo \\lons. Girl\\·anni Ca-
glieru, 1'1ntrcpidn Vie3rio Apostc►lit.-o della Pa-
tagonia, che Ùml·ttc ,·agheggiarc come il pit'.1
hel giorno del suo episcopato missionario quello
in cui avrchhe imp<No le mani al figlio dell'ul-
timo J!fllfl carico tielle pampas. Anche per cio
volle Zeffirino a \\'iedma, nella sede del \\'i!:a-
riato, sotto i suoi occhi, onde avYiarlo allo stu-
dio dd latino.
Qui la voc:izionc dcll':1r:mca110 diede sprazzi
ahhaglianti.
Una volta che i giov.rni del collegio San
Fr..incc.:sc.:n di Sales erano in gita alla ,·icin.1
colnni.1 .tgricola Sant' Isidnro, Zeffirino saltò,
con l'.1hili1à della sua gcntt, in groppa a un
puh:dro. e ~i ÙÌ\\'ertiva a c;tracollarc st•n;,:i hri-
gli,1 sella.
France~<.'(> Dc Sal\\'o, wdendosdo passare
trn:.11110 nella foga del j!".iluppo, c intuendo la
:-ndi~faziune ùell'inùi~1.:n11 al cwalcare, gli geu,,.
come 1111 laccio, la domanda:
Zd1ìrino, che tt piace d1 più ?
T,a n ..posta non poteva clu riguardare 1\\·qui•
wzionc, che aveva d.ilo a~l1 \\raucani la so, r,t·
nità del dcscno.
'.\\la il giovane indio volt.mJo:;i rapiùan,cntc
wr.m il compagno:
- EsSère sacer<l11tcI - rispo:;c, e prost·1:ui
nella cnrsa.
La bocca parla ddl'ahbonùanza dd cuon·.
h Zl'f1ìrino anche nello ~vago cc~itamc che p1i1
lo a, vicinava alle ahituù1ni della sua razza, Yl-
w, a I'an>liJ <lcll"ilk·alc missionario
L'.ideale val più della vita.
Sl· non cht' per lm, come pc.:r altre :in1mt·
di ecc1·z1<1nc, era snitto rwt Jh-ini decreti che
l'idN,lr 1wlr.nl' più dtlla ,•1/<1
l'ontluno <la \\luns. (",1ghero in Italia, nella
spcranz;1 l·he ti mttc clima dt:lh1 penisola ~li
cons,·nti,,e Ji proS(.~ttirc gli studi ccdc,;iasti~,j.
In \\'ila ùi Zeffirino, in!lidiat:.1 Ja inlplac-.ihilc
mnrho, and,1 sempre pii1 tledinanùo \\'t•rsn l.1
fine.
A T11ri1w, a Roma l' a Fn1sc;ati, le ultinw
Lappe dd suo pcllei:rrinag~io, il giovane indio
diede prow d1 una virti1 matura pecr il cido,
e rifuh.c .¼)!li occhi tli tutti come un pic.:1,;0)11
santo t, specie nelle ori: piìt amare dell'infor-
mità. La regina :\\forglwrita dt Sarnia alla q11,1lc
t·r..t s1,11u pre:-entatn. l'llme 11 fiore piu hd!o
delle '.\\lissiom Salesiane t!'.\\mcnca, d1hc a
dirl· di lui: • ):on gli m,l!ll\\1 nttlla ptr l'Sscrç
un gt'ntil1111mo •·
For:-e non ~li mam~.!va nulla anche pa l'!:•
!'ere 1111 1.~andidato all'onore tk•gli altari.
Si ~pcgne,·a diciann11,e1111c. I' 11 maggio 190~.
E~li t:ht· 3\\'cva sognato ùi c~sere missionario
- - della suJ 1n•nte, araldo di , ..:rhà nella sua tcrrn,
1 55

1.5 Page 5

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IN FAMIGLIA
\\ton,. C,1c!le.-o con 7.~fllrlno Xa.munc:urà
con1in11utorc dcll'apostnllllO saksinno fra le
spar:1e tribt1 <lclla sua rn:.m, al sentire che fCcn-
dc,·a lo sera sul cammino della sua tsistenza,
non ehhc ritnpianll J}\\:r la , ita e per 1,1 patria
lontana. Partì con gioi.i. La sua mi!<sione a
ta,·orc ùcgli Araucani l'.wrcbbc compiuta ùal
cit:ln.
Ll· !i\\lC ossa, traspnrtalc in .\\rge11tinJ, ripo-
sano a Fnrtin >h:rcl•<lcs, accanto al 110,·izi.ttn
siksi.mo della Pata~nniu. Qui. <love un tempo
tuonè1 il cannone contro le orùc :-ealpitnnti dei
e !.Uo1 antenati, e don: oggi tutto inl·,tnto ùi
piuà e luce <li progre~so, 11 11 gil:(lio delle pam-
pas •>, ;ttlcndc, silenzioso e mo<lc~to come in
vita, dw :-unni anche per lui l'r>rJ della gloria.
La mancanza di caria e le difficoltà di
trasporto ci hanno ]allo ritardare la puhbli-
cazione di questo numero. Non sappiamo se
e quando ci sarà poS5ibi/e stampare e spedire
i numeri successÌl>i. Preghiamo quindi i nostri
Coopera/ori ad aver pazienza ed a conti-
nuarci tuttavia la loro benevolenza e carità.
-
La nuova Superiora Ge nerale dell'Isti-
tuto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
\\hh1Jmo apprc:;o wn J!Ìoia che J.1 Sanw
Sede, eun c.h:creto elci 7 a11:osto u . "·• ti.Ila
1'1mp(>~,;ibilità ùcll.l C.:01\\\\'U(..':.lzionc ùcl c.,pitolo
Generai(- per la regolare elezione, ha confer-
mato 111111 RcY.ma :\\ ladre Ermelinda L ucotti,
clw ùal1'11 ottobre J<)_,8 l,{ÌÙ o;ostituiva I., com-
pianl;1 \\ladre Luisa \\ aSLhc.:tli, tutti I putcn
ddla 'lt1Jitnora Gcntrnlt cuncc<lcndulc pure
il t1t11f,, c.:orrisponuctllt, lino a che n•m s.ira
possihilc.: comocare il Capitolo GcrH:rak
L:1 notizia comunic,11,1 alle Fi)!fi" d1 \\laria
.\\us1liatricc dal nosti·u Ht•ttor ,\\ Iagi,:ion. De-
legato \\postolico per l'l~ututo, ha nmfort.ltll
tutte le '-;uort' ddl.1 l!randt• perdita dcll,1 com-
pianta '.\\ladre \\ aschctti. colmandole di c:-111-
tam:a tiliak.
\\ladre Lrmdinda l.uc.:otti l:Ont.l <i+ .111ni,
n,,..;ndo nata a :\\lede Lomdlina il iO <Htohn:
1879. hntrata posrnl,mte a "'\\'izza \\ Jonferrato
nel J 902, <:mi:.c la prot"t...sione perpt·tua nel
1911 a Rnma. dove l'anno segl1e111t n:nne
nominata Dirc.:ttricc dcli' Istitutt) di YiJ :\\ lar-
ghcra. Da Roma passb in :-,icìlia, Din·uricc
della Casa di Alì ,farina dal 1919 .11 1922,
poscia lspeuricc <lcll'Is.peuoòa Sicula ~d
1928 fu assunta al Consiglio Gena.ilizin
col particoktre incarico della direzione; gene-
rale <lclk '-cuolc del fiorente Istituto.
Le su" bdlc doti d1 mc:nte e di cuort• e ~,-
prattutto 11 fervore del suo spirito rdigiosn le
hanno cattivato la confìden:.m e l'affetto <li
tutte le Figlie <li '\\liuia -\\usiliatricc J{ià nd
quinquennio di gon:rno chl- prestò all'htituto
in qualità di sostituta tlclla :\\ladre Gi:ncrall';
lc°i{ittim.mo quindi le più lusinghiere spt•r.101e
per l'.wven1re.
\\lcntre pertanto noi le presentiamo anche
da queste colonne p;I , auguri cii tutta In Fa-
miglia S,tlcsiana, le assicuri.imo le n<>stn:
fcr\\'idc rrc~hicro.: e la cordiale; assistenza dei
llr)stri huoni Cooperatori e delle nostre 1,e-
lantI Coopemtrici dlL l'aiuteranno ~1 comp1i:re
felicemente la sua 1111s,.,10ne a gloria th D1n cJ
a hcnt: delle anime
Sotto la cupola dell'Ausiliatrice.
Le , iolc:ntissimc mcursioni <li fcrrag,>,-;to che
hanno moltiplicalo le di~lruziom and,c ncll.1
nustm città ù.i Turinn, colpc-mlo nuo\\.tnlcnle
il Cnttolcngo e rovinando pure in pane il caro

1.6 Page 6

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Lempio della Consolata, hanno n:L-ato alla
Basilica di ì\\ [ariu .-\\usiliatricc cd alla C'asa-
mad!"e, per gmzi,1 di Dio, danni limitati ù•i!.l
pronto inten·cnto dei nostri Confratelli. L\\ la
qual non fu la nostra angoscia neU'apprendere,
oltn: alle notizie ddlc rovine altri 11ostri
lsticuti cittadini, specialmente dcll'Orawrio
S. Luigi, lo scempio della città ui Milllno, ()ve
il nostro Istituto e la chiesa preposirnralc cli
Sant'.-\\gostino e tutte le case cleUe Fi~lie Ji
l\\laria Ausiliatrice furono oggetto Ji bombar-
claml.nlo o cli spezwnamento ! E ùi (Jllilllto
s'accrcbhe, al pensiero delle sofferenze dei no-
stri cari ndl' h alia meritlionale e soprattutto
in Hicilia! Non ci è assolutamente possihilc
precisare nè danni nè vittime, per h1 laconicità
dtlle scarse informazioni. l\\Ia già sappiamo di
interi Collegi distrutti a Cat,mia, a i\\ lcssina.
a Ranclazzo. Completamente danne,ggialo cd
in parte distrutto fu arn:he il n6slru lsti1uw
di La !:-ipczia, quello di Bologna colla arti&tica
chiesa del Sacro Cuore e quello di Frai.cati;
assai danneggiati qut.::lli di Terni. di Caserta,
zinne per onc1wrc dalla miscncord1a di Dio
l'abbrc,·iamcnto <li così dum prova ed il trionfo
della ~iusta pace. Abbiamo poi dato tutta la
so'ennità possibile anche al'e feste mariane
di settembre che ci hanno preparato al mese
del Santo Rosario.
All'aigr,m1rsi della situazione il Rettor
l\\laggi(lrc Jisp 'Se un turno ininterrotto di
adorazione e cli preghiera dalle 9 alle 12 e
dtùle q alle 17. Jl Signore ascolti presto le
nostre suppliche avrnlorate cl.1lla materna in-
terc'!s~ionc di :\\!aria Santissima.
C es una (Padova) - " Villa Tabor ''.
.\\llo scopo <li fa,·ori rc IJ fonnazionc spiri-
tuak cli t,intc anime as.'-ctutc di p<:rfc;,;ionc, le
Figlie di l\\laria Ausiliatrice hanno recente-
mente aclattaLO una spaziosa villa acquistata
a Ccsuna (Altipiano cl<.:i Sertc Comuni) a Casa
per Esercizi Spirituali. L'ha hencùcna solen-
nemente il \\'cscovo di Padova, S. E. :\\lonsi-
gnor Agosrini, il quale. ringraziando i bcnt>fat-
F or l i n M ere ed es - n santuario d J Maria Ausiliatrice poco lu ngi d.ol quale,
nella cappella dell ':inùco Forti no r iposan o I r esti mortali di Zeffirino Na.muncurà.
ùi Li,·orno e del :\\Iandrionc a Roma. Fra
tante angustie e tante trepidazioni è facile im-
maginare di qual forvorc si sia improntata la
nostra vita religiosa. La festa dell'Assunzione
<li l\\laria Vergine al Ciclo, animati dalla parola
del Santo Padre P io X U , abbiamo dedicato
lutta la giowala alla preghiera cd all'espia-
tori cd in particolare il segretario diocesano
per le :\\[issioni, Don G. Strazzacappa, espresse
la sua gioia e la sua riconoscenza alle Figlie
di Maria Ausiliatrice che avevano provveduto
con tantn generosità a quel nuovo Ccnamlo,
auspicando copiosi frutti spirituali a vantaggio
ùi tante anime.
1 57

1.7 Page 7

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N o v a r a - Commovente omaggio ad
una benemerita Figlia di Maria Au-
siliatrice.
Xci mt:lie dt ~•ugno u. s. Li du.à ùt '.\\o,·arn
fu commossa dd trih11to dt gratìtudmc e Ili
n:ncr.izione che ufficiali e soldati hanno dato
alla :.alma di Suor hldmina Bcncn:1.i, ùclll·
Figlie <li ;\\lana \\usiliatrice, dircuricc dcll'O-
spcdall' militar,· di 8.1\\ cno. l ·n viol,•mo at-
tacL'O di l'ffiOfl"'J~ia c:cn•hralc l'a\\'t:\\',I strappata
in pochi giorni alla sua prediletta mi!'.siom;,
(ili s1cs~i fan1i la ponavano sulle loro spalle,
mcntn· un plotone facn·a i.mna d'onore, c:d
utficiali e crocerossine ,-eguh·,rnn la harn coll,1
1:omunità delle nostre Suore. Dallt.• lahhra ,li
4uanti erano st,1ti testimnni ddl'opcr.t sua al-
l'Ospc.ltlc di Baveno, atlioravano pn·1.iosc Il'·
stimonianze della sua ahnl·i.:a;1,ionc, dl'l sun
:apirito Ji sacrificio. del suo tratto !i'1t1isito e
della sua inci:auribilc carità. Era wramt"ntc
l'anima <li quella casa di cur.i dei nostri valo-
rosi combattenti feriti o ammalau. .\\ vcu il
suo ullicio in 1111.1 :;rnmm urnid.1 e frc;lld,1, apcrl.1
;1 tutti. ricc\\'\\:\\'a ncllc lunghe ore di perma-
11l'n7.a, di diri~cYa la complessa amminislra-
zionc, lit si allarda,·a ~rnche nelle ore Jdla nouc
a laYoran:, di arri\\·:1,·a a tUlln a tutti c,m
quella s•>llcciu1dinc che ri\\'Cla,·a la stu tot:1lc
cnnscc-r.l7ionc nl ~ollicrn ùd sofferenti. \\lcdÌl'Ì,
ufficiali e snidati, commo:::~i <li tanta dedi-
zione. ne trac\\'ano t'onforto al compimento
del loro ùon:rc.
Fedele al suo mun,, Jt ~offrire e taccrt.· ••
seppe immolar,i fino all'ultimo pd henc dei
soldati ai 411ali non m,rnca,,., mai di d<>n,trc
ogni sera, prim.1 del riposo. secondo lo spiritr>
salcsi;mo, nd ~crmoncinn ùdl.i t Buona notte: •,
materne csort.1zioni al compirncnto del dovere,
alla viw di frdc, di amore, di lxmtà. ~ '.\\lai vidi
-alll':;tava un mc<lie,1 csprl·ssionc più alta <lei
Cristianesimo attuala in crc,1lura umana ~. La
~ua scomparsa l.1scii> 1111 gran \\'lloto; m,1 la ~ua
mcn111rin Yiw in bcne,iiz.ione, ful~id • esempio
dcll'anuazion~· di 11n pro~ramma di pcrfc;,:1onc
che c1-sa sintctizza,·a nt'I suo proposito: ,, l'-l'Jn-
prc la prima nd !<atrificio, l'ultima ndl;1 g-111m .
Da COSTARICA e GUATEMALA
l' lsprtforl' /)011 E111·" To::::::1, ,n dt1!tJ 25 .f!lll-
gno Il. s. ill'i'ÌÙ ,,, Il'.{;lll'llli 1111/1:::it 11/ Rtllnr
. I lllgqiorr.
li nostro e-Jnssimo Don Jo'-c Turcio:=;, Di-
rettore del Collegio di S. José d1 ('ostw ,rn,
p.incndr> akune ,cttimanc fo per Honduras
- 158
dow fu cldlil wsu,vtl Au\\.iliart! lid suo ,,,w:-e
nallYO, laSt'to l' lstìtuco in piena fiorÌlura: ~·h1esa
pubhlica, oratorio festivo con 600 e pii, ra-
~z1, una scuola clcmcnt.arc per giovani
c,krni con circa 500 alunni cd un labor.unrio
di ebanisteria per ragazzi oratoriani. \\ suo
tempo ancmo una Casa con S1::uolc Profcs-
sion.ili per giovani mt.:mi. Don J'urcin-- gn-
dc,·,1 di mol1a popuhirità. \\I di 111 della strada
nello stesso , Rione D. Bo~cn,; \\'Ì è l:t Ca~a
per a:;pirant1. Sono una cinquantina e , 1 ,-i
ft:rm:rno \\Wr <lue ;tnni; poi pro:.cguono glt
studi a<l i\\ )a~ualo (Rep. LI Salvador).
;--.d G'ualmurla il no:,,tro lavoro prcvull·ntc-
tnl'llte mi!l.."ionario, ed io ammirni i no~tri
cari Salts1.1ni. Xclla capitale il C:0111:~o S. Ce-
cilia ha scuole elementari, e, d.1 11n anno, an-
dw le >'l't:<m<larie. L'Orntorin Festivo e la
P.1rrocchia di 25.000 anirnc :-0110 molto tio-
e rcnti: una vera rinascita della Religioni.'.
•\\ ':, Pedro di Carch:i ci è st,tto aflì<l.1t•J ,1
Jistrctto. \\ San Cristohal di ' I oto111cupan il
nostro Dun ] osé DJ R os, vera anima :ipo~to-
lica, ètullo ,olo e dl·ve accudire a 35.000 nnime:
il distretto i: spiritualmt·ntc 'ri!'-ortu, ~opr;lltut.o
per la frequenza .11 Sacr,1111cnti. .\\nchl' l>on
Fr-,mcisco \\'illalnhus n.:lla Parro cchia ùi l"'o-
rcs a Petén e Don Filadelfo !--,111<lino 1 '-ian
::\\ icolas dc Quczallcnango lavorano con zelo
sull'esempio d1 8. (jio\\'anni Bosco, S. E. '.\\lons.
Hd1rami. Udegaco .\\ postoliL"O, upprezz.1 as-
sai il loro lavoro, li conforta e li incornggi.1
patcrnanll'mc.
PORTOGALLO - Lisbona.
Dal Portogallo ci son ~iumc tlue h11nnc
notizie. Alla test.i della d 'strih11;1,:onc dei pre-
mi, cclchrnta nel nnstro Istituto di l.ii;hona
il 24 luglio u. s con l'int~r'\\•c•1tu dclk auto-
ri1i1, ti Circnuo ~ dt-gli I ndustriah Grafici ha
cominciato a dar valon: ufficiale agli n,.1mi
cd .ii diplomi rihsciaù dalla Se1.1nne •.\\rti Grn-
hchc <lcllc nostre Scuole Profl.'ssionali, impe-
!!nandost ad impiegare i nostri alunni all'u~cita
d.11 collcg10.
In tutti gli IMituti ~nvcro~t iv1 delln Capi-
lalc, alla sc~ta clas~c di 1ti1masin, nq~li esami
di luglio, ,enne asse.gnato quest'anno il se-
guente tema: 11 Don Ilosco e l..i sua inHul.'n;1,a
cdttL-ati,·a nel seeo1o XIX •·
Segni crinsolanti del credito crescenlc eh~·
as!lume l'Opera salesiana cd il sistema edu-
cativo dJ nostro santo Fondatore nclh Re-
pubblica prediletta dalla \\la<lonna cli Fatima.

1.8 Page 8

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nostre
Missioni
M o e a o (Cina)
INDIA
A matissim() Padrr,
ignoro se vi sia giunta la mia del 15 luglio;
ripeterò quindi in questa quasi le stesse cose
a 1che perchè da allora ad oggi non ho nulla
di nuovo.
Nelle mis~ioni di Krishnagar e dovuw
chiudere la ca~a di Jcssorc e quella di Shimu-
lia. Quest'ultima però fu subito ria-pcrta sono
la direzione di un Padre Gesuita di Calcutta.
I confratelli ùellc due case si trovano ora a
Krishnagar e a Bhobor-para, ùovc anche per
cs:,i non manca lavoro. Le altre case funzio-
nano regolarmente e llltU i confratcl11 godono
di buona salute.
La casa di Lìllooah è chiusa, per mancanzo
dì personale e di alunni, dal mese <li mag-gio
scorso. Yi è rimasto peri, l). Buri in qunlitl1
di parroco.
'.\\lell'Assnm tutte le residenze sono aperte,
ma incontrano graYissimc difficoltà. Si sono
do\\'utc invece chiudere ,·arie scuole, cd un
buon grnppo di confratelli si trova attualmente
con D. Scudcrì.
A Dìbrugarh, Gauhati e Tezpur I nostri sa-
l'erdnti e le suore c:sercitano la carità coll'assl-
sti.:nza ai dcgemi negli ospedali. il loro laniro
è molto apprezzato <la tutti.
i\\lons. Ferrando sta bene e risiede quasi
sempre a Shillong.
lo faccio tutto il possihile per visitare fre-
quentemente tutte le residenze, per ìncora~-
giarc ed aiutare i nostri hucmi missionari.
Giungo orn da Tirupatlur Ùtl\\c ho trovato i
rnnfratdli e i quattro novizi che appartcngnno
a questa ispcttoria. \\'iùi anche D. Cin.ato e
tanti altri.
In questi giorni parllr<> per Saharnmpur;
faro una visita anche a D. Scutleri e agli altri
che si trovano vicino.
Tutti i confratelli ù,dl'ispcttoria stanno bene.
l\\Iolto frcqm•ntcmentc pcnsiamll a voi cd
alle grandi preoccupazioni che dovete avere.
In tutl<:: le nostre cast: si prega t,into per i no-
stri amati Superiori.
La Provvitlem-,a e moltll hunna con noi; la
casa cli Sonada ,:on tuui i suoi studenti di fi-
losofia n :n-anti rcgnlnrmcntc. Ahbiamo anche
\\·enti buoni :ispiranti.
Benedite il \\'Ostro ;iff.mo figlio in Gesù Cristo
C-olc11t1a, 18-1x-19.µ.
l)nn :\\L\\l{I \\:-.'(J °CGt'IT.
l111aflssf1110 sig. Rf/tor Uaggiore,
spero ahhii1 ricevurn l'ultima mia lettera di
qualche mese fa. In 1:'ss.l le diceva che io ero
nato òc~tlnato a qucHa l\\lissione per il cam-
bio di pl:'rsonale a motivo della ~utrra.
Oggi h: comunico che in questi giorni an-
che ncll' Ispettoria del Sud \\ i furono vai; cam-
hiamenti e che perciò io andrc'.l a Tirupattur,
oYe con Don Carrcì\\o e un sacc:rùote novello
dmrremo aver cura dei novizi, di alcuni nostri
teologi e <lei seminaristi della Dioc;.;:si, cSlli
pure Ìll\\iati temporaneamente a Tìrupattur.
I 59

1.9 Page 9

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: n yuesta ;\\ Iissionc ho passato dicci mesi
di lavoro serene,. Potd \\"Ìsitarc un ccnti11aio
di cristianità, amministrare circa 400 battesimi
e 5000 confessioni e comunioni.
Ilo arnto varie ditlìcoltà, specialmente per
perehc:, per mezzo Jci Catechisti I:::pettori,
che i.:i riun.iscono ogni mese presso tli lui,
puù dirigere la missione, e ai\\1tarc umi i cri-
stiani. \\·crrà a sostituirmi Don Tommaso
Lòpcz, che certamente farà molto. Credo cbt:
V I ed m a • Il Collegio cli S. France_sco dj Sales ove Zeffirino Namun<:ur-à <:omlod6 I suol studi.
la lingua. Ora, che già incominci:w<> ad cspri-
mcrmi hene, dcvo lasciarla. Pazienza!
Tlo avuto anche molte consulazi()ni. I c1·i-
stiani in gcncralc si conscrvano bene uniti,
grazie alla locale organiznzi~ne dei catechisti.
:\\ccorrono con fcrvon: :1 ricnae i SS. Sacra-
menti quandc> passa il :\\fissicmario; c quando
possono venj:!ono in chil'sa al centro e p;1rlano
con lui, spccialm.:nte in ocni.~ione <l,'.I primo
vcnerdl del mese.
)fon manca il tn<>vimenw cli com·ersioni.
In tutti i Yiaggi ho dato il Battesimo a vari
adulti. Ora alcune popola.r.ioni pagane chic-
do110 d'istruirsi nella nostra Religione. ln
n:rità questo bene potrebbe aumc:ntarc <li
molto, se· il ;\\ Iissinnario potesse andare con
frequenza a visitarli. l\\la in questi dicci mesi
nr)n potéi finire di visitare tutti i paesi, e sola-
memc due ne potei ,·isitare due volte in tut ro
e questo tempo! Peri, quanto si fatto è già qual-
cht: cosa, e speriamo possa essere continuato
fino alla venuta di tempi migliori.
Don Giuseppe Dal Broi cominua bene e
lavora in casa. li suo apoi-tr,law è fecondo,
-
questo cambiamemo sarà per il maggior bene
della :\\Iissir,<ie, perchè Don L6pez è più pra-
tico di mc nella li11gua e nd laY<iro m1s-
s1onario.
f>p.:riamo che lei e tutti i Superiori stiano
bene, come chiediamo ogni giorno al Si-
gn<>re.
Ieri ahbiamtl ricevuto alcuni numeri degli
Atti del Capitolo Superiore. Quantunque giun-
J:(aM un po' in ritardo, sono sempre tanto
si;raditi, poichè possiamo sentire la voce au-
torevole <le] no~1ri cari Superiori, della quale,
ora particolarmente, abbiamo tanta sete. Gra-
zie per i suoi savi insegnamenti, che procure-
remo ili meucrc in pratica.
Desiderandole ogni sorta <li benedizioni e
grazie celesti, anche a nome dL Don Dal Broi,
le chiedo la benedizione e mi professo
Te::pur, 5-:rn-19.+z.
Huo :1ff.mo figlio in C. J.
8ac. Eno.ARDO GcT1r.RRY:Z,
.l/issio11011io salesiouo.

1.10 Page 10

▲back to top
.l11111t1ss1mo Padri,
spero che questa mia le pcrn;rrà prima <lei
Snnto l\\at.tle per portare a lei cJ :iglt altri
amati Superiori i pii1 smceri cd affettuosi au-
guri. In que~to eremo <li Dcoli, nelle tn:ccnto
e più l\\leS-~e che si cclchn:ranno in quel giorno
lei ,ivrà certo una p:irte notevole. La prcghicr.1
ndl'sso è pl'r noi l'unica nostra nrrnn di aposto-
tito. Ccrchi;imo pcrcir', di tenerla sempre in
mano. È stata già istituita la pia prati<.-a Jcl-
l';u.lorazioni: perpetua. 8iamo :-il.uri d1c nd
mondo salesiano si prega anche pei prigionieri
di Dcoli. Qui si continua a t-tnre in pace e
in allegria. Cnnfcrcnzl;. accademie, teatri, fe-
s te celebrate in tuuo lt1 splendore possibile,
, ·ariano la monotonia ddl'amhic11te. Ieri sono
arriv.,ti altri 20 da Dina.jpur del Pontificio
Istituto :\\fissioni Estere di :\\Tifano e ci hanno
n·cato la dolornsa notizia cll'll:i morte di D.
Gcrnr<lo ll11i!1man che era priore di Jlandel.
Gli altri in . \\ssam ~Lanno hcnc in g:cncrnle.
:\\"on si preoccupi per la c-J~a di Gauhati. I
confratelli non vi vivc,-.i.no piu ùcmro. Di-
cono che verranno qui .1nchc qut·lli d i Sonada,
1':rishna~r e Tinipanur; ma non sappi.mm
nil·ntl' di pn:dso. Gli studcnti han terminato
con lode l'anno scolastico. Credo che uno
dei due \\"cscovi che son qui con noi terrà
le Sacre Ordinazioni dopo gli Esercizi spiri-
tuali (ro-20 ùiccmbn..·).
Ci manJi il Bolli•lliJ10, la Nn:ista dti G1m•a11i
t.·<l altri libri e nv1:..tc. Forse ~e comunica uf-
fo:ialmcntc il nostro indiriuo :1\\la Crc"e Rossa
cd al Governo ci rn,mdcrannll mcclkinc (chi-
nino per c:::cmpio), lihri, ccc.
Ho riempito le mie 2-1- righe e de\\"O far
punto. :\\li henedica e mi cn:da sempre suo
aff mel i.n G. C.
Dt•uli, 29-x1-19p. Don .\\. 1ktu 1u.
A111otissimt1 Padre,
hcnchc le pn."l>Cnti circo:;t,mzc ahbiano ob-
bligato le autorità ud intcrnnrc tutti coloro che
non risiedono ahitualmt.,nte in India <lai 1925.
ho nutavia il piacere ili dirvi che. a tc:~timo-
n,an7.a dello stesso ~ovcnV) tkll'Assam, ogni
rnissionano ha lasciutn una rcputazmnc im-
mJCOlata. ( )r.1. pre~hi:uno cd offriamo I s.u:rifici
Ìlll'rcnti alla vita dd Campo per una pal·c cri-
s.tmna, per tutti i no~Lri cm, e per quei pochi
d1e abhiumo lasciato sul t.>tinipo Jd lavoro.
\\nche <1111, <lato che fummo preceduti da
s. E. :\\Jrms. Poli, ùa ',. E. \\Ions. Cialco e da
molti allri Padri di ,·anc Ccm~regawmi, :ih-
hiamu tro,.1to l':1111piu hamcm di ril·rcnzionl·
lr.isformat.1 m chic~ctta e pos~iamo compiere
lii tee le nostre pratiche di pietà '\\"oi l,luJcnti,
T ok> o Obrrlbuzlon~ o.lei premi "' bimbi del Giardino d'ln(anzl:l.
-

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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'-"Ompiuti i no,;tri <ll)\\'\\;ri J, intanali, d ~1i1r-
z iamo Ji continuare I nostri swJi. Tempo fa
ubhiamo avuto tra not per alrnrw ore il Dt•l<'-
l!ato Apostolico, il quale era mol to spianntc
di non pmcr far nulla per noi. La salute di
tutti è ouima. Cerchi.imo di 111:1ntcncrc1 s;1lc-
sianamente allegri anche qui. Grazie tante delle
prcg-hierc d,c fate e fate fare per noi...
\\'o~tro aff.m1, figlio in Dnn no~1..'0
eh. \\ 1n1 ,,110 1'1R ,s.
lnt1n11 m( 111 C,1111p /), oli, J0-\\J-19µ.
.l111111.111u J>mirt,
...c:omc !-iaprÌI, finito l'ultimo t·~ ime di filo-
sofia, fummo pon.11i a Deoli.. ,, '-.uovo S~·111i-
nario 11 tl,1,·c i.:iungemmo la ,-ì~ìli·1 dcli Imm,1-
1.:olat:1. li viag.cio tu ,,uimo. ln ,;to hcni.~-iimo Ji
anima l' lii ('orpo. lil•r11:hè tra fili spinali, ri-
gunr<lo nlln :;piritu11le non si pu!1 sperare di
meglio. Si h:1 comodità di pregare molto, far
spt:~so , i~ita al SS. :,acl"'Jmcnto, as:;istere e
scn-irc ti.i tre a quattro ì\\Jcssc al giorno. Si
la.uno splendide e cun.: funzioni religiose, Pnn-
tifielli, on: adorazmne.. ecc. Si :-ta pure molto
allc~ri c:un h!3lri cù 11u-.1ùcmic. Insumma.. t111asi
direi che l.1 mia dimora è cnmhiata pcl meglio,
tanto più quando ~j p1.:nsa che tutto qi1c~to è
permei;so d,rl 1,uon 1)111. Quante rose anl'i :111-
cora l' vorrd dir\\'i ! Tru i!torni fa arrivarono
quc:i dd Sud. e il·ri rl s1~. bJleltmc Don Ci-
nato ci tenne un:i hdl,1 conti:n:111..1 i::rigenùo .,ù
lspclll>ria l'a.:;trcnsc la nuova C-3$.l ùi D1..•olt.
In vista delle fc!lll' d<·I nostro Ralllu Padre Don
Bosco e ddl..- nuove Ordinazioni, le scuok· s'in-
rnmindcrnnnn il z fchhr.iiri. Spero lìnalmc:nte
di cominc:iar Teologia...
:\\n!.1111 l'adre, mi h,·ne<lica 1.. mi creda !lcmpre
.df.mo in Don Bosco
[),,,fi, 11-1-IIJ-13- eh. Fr:1 h'E I\\I \\TL\\.
f!
lmatùsimo l'ad,·r,
la prima lt.:tkr.t di qu~trl nuo,·o anno è
per mi e per gli amati superiori del Capitolo
che con ,·11i dividono la responsabilità dei tempi
difficili che tu tta la Congregazione attraversa.
Sono, e con me gli Jltri confratelli, sotto la
dolce impressione del vostro paterno mcs-
saggio <lcl 19 dicembre scorso tr.tsmcssoci dal
Delegato ,\\postoliço. 11 vostro affettuoso in-
teressamento per qut.-sto gruppo di figli, c
per mc in parùcolarc, ci ha t."Ommosso pro-
fondamente e ci ha legati con più stretti vin-
- - coli all'amata nostra Congregazione. Grazie,
ama111 1',1Jrc ! h1-11n11 ..:. ,·o_eli,1m,, essere ~mprc
\\'O:Slrl figli obbcùicnti e fedeli a Don Bosco.
Finora llllto va bene e vi pusso assu:unire
che in tuttt c'é huono spirito e desiderio <li
farsi huoni. L1 \\'Ostra • :-lr~•nna • (I apre il
cu11rc ,tll.1 sperJnza die 11011 sia lontano il
giorno in cui riprenderemo il nostro lavoro
se. cfoyc e quando Oio nirrà.
l>atcc1 lrctptentementt: nnti1jc ,·o~tte e della
l"O:.lr,1 ,-.1lutc. Ik·ncJikt:1
\\"m:,tro aff.mo figlio
Sac. \\ 1:--n."I.Zc> Sn m1t1.
Crntrul /nta11r111rnt Camp Dt!m, D1111 (India),
.. Ul'lllll!IO llJ,U·
, 1111,1/ is.~i111r1 /'adre,
ndla ~pcmnza rhc le gi11n1-.ra quc~ta mia,
sia pure in rii..tr<lo, la prl•go gra,lirc i migliori
.111guri per la fo11,:.1a ricorrenza del suo giuh:-
lro snn·r<lornle. Gmn pane dei suui ti~li tlcl-
l'lndia siamo qui in qucsto lampo di intcr-
narnl"lll•l ,-octo l,1 gtti<la del "Il?, Don Cinato
che fa lt'mpo, anca mente d I lspew1rt• del
:-.ud l' del :'I.orti. Grazie a Dio, ci trodamo
tu111 ht·m· ti, imh,tc e di ~pirito $:rlc.,i.mo. I
chierici continu,ino i l11rn slllui di h .-oln~ 3
e mohi <li n11i ins._-gniam11, mcntrc gli altri
attendono ad ;1ltri studi di form:izronl rdi-
i.:iosu e scicntificu che servir11 domani nl·I fu-
turo c nnpo di :1poswlato. Tutti p.:ru nnn ,·e-
diamo I ora che i.;cg~i l'i1111nanc C..'Onlliuu che
c1 ha str.ippali dal nostro 1..'ampo di missione
pu ritornare a hworare per il bene di tante
:mine che ci a!iptttano e d1c ci , itkrn par-
tire l'"ll :«>mmo dolore.
Per parte nostra quindi, pur ndlc prc~nt..i
cirn>:.tanzc, l'assicuriamo di un frr\\·idu ri-
c:onlo ndb Sanla ì\\k.,sa e 11o.:.llc nostn: quuti-
ùì:inc prcghicrc:. \\'oglia la 110::.tr:1 hunn-1 M.11nma
assi!oitcrlo dal Ciclo cd aiutarla a portare la croce
che ora è falla pii., pesante. Ci benedica
tlllli e preghi per ntJi spi:rialmcntc in questi
ùiffa-ili momcmi .
Suo aff.m•l in G. C. S.\\(". El.1\\ To,11\\
, \\ / isSIIJ/lllfi<J .,alt ,i11110.
/)11/10 s/1,ss,, rampo di Ù1len11m1t•11/tJ, il Coa-
diuf,JTI' mll'Sitmu 111/01110 H11ru11, m1111d1111d1J ul
Reflur Jlaggwrt' la noflau della sua prof1·mo111
1·eliginsa e gli auguri pt:r il giubileo, ru11fer111a
la sit11t1::io11e mddesrrilla l ro11rlm11u.
li Signore proteAA3- e bcnulica lei, ..tmatis-
simo Padre, e gli altri superiori tutti che in

2.2 Page 12

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qmsti momenti così duri devono t;tuid,trc I,1
Famiglia Saki-mn·t. l nostri piccoli sa,·ritki
tic! campo dt im,·rnamento siano per l[lll,:Stn
scopo llnn :il ~iorno della rÌsllrrain.n"
Dtra /)u11, 2-,·-19+J
ASSAM
R1 i'.11111 td 11111ot.111rJ P.1drt,
con ~mndt· p1occn: ricevetti la slln lettera
dd 16 marzo e rnmunicai il conttnulo a 1utu
i confr:.ttdli L.1 ringrazi,, sentllumcnk per l'in-
terc~~c che :si prende di tutti 1111i.
~oi si:uno tutti filialmcntc uniti a lei; ed
in llltta I' lspcttorìa si innalzano spcciah prt·-
~hi.-re secomfo le sut· imcnzioni. Stiamo tutti
hcnc. ì\\l:i non mancano le tribolazioni.
.\\ ricordo dd suo Giuhilro Saccrdc>1alc ab-
hiamo in11.:nsìhcato la campa~na per Il' n1ca-
7.jc,ni: comianw 1.(IÌl 30 giovani J:.pirnnti, i:;ottn
la guida dd hr:1\\11 Don :\\!arengo '\\ella unpos-
sibilirà di a,·crc un conk,;son.· ùc1 no,-tri i Re,.
Padri Lazzaristi d hanno pmtfertn un 01111111,
,,1cerJNc rhc ternpor.meamentc risil·Ùe nella
nu;tra c;1sa di nspirantato.
:\\LI prossimo anno a,Tcmn 11n ,11,iziato
comulll' per 1,· due l~pdtoril, nel Sud. Qu..~ta
Ispettori.a mandcr\\1 7 )Jovizi: 4 diii. rici e J
rnaùiuturi
~ella \\li~siu1w di l\\lons. Laravoirc' \\(,,mm
Lutto procnk rec1 lanncntc: og-ni miss1on.mo è
al suo posto. Ella !?Udrà nel ~apcr,· chc in ,1ucsti
due anni, malJ!rad11 tutte le dillicnhà, ho po-
tuto dar.: a q11dla missione tieÌ s;1cerdoti in pii1.
::\\cll,1 111issione ù1 :\\lonr. Ferrando ci sono
delle dilfo.:oltù durnt, alla presente situazione.
,\\d op;ni modo tulle le opere conti11u,1no e
progrediscono, nonostante la riduzione del per-
sunalc. Si ttnp;-0110 tutte le posizioni
.\\I prc::l'ntc l'h1wt1t1ria numer.i 98 l.-r111fr-.i-
1cl i: altri 90 ,i tro,·ano con l'ls(l(:Uorc del
:::iud Don Cin 110.
li 110:,tn, p(•t1siem vola molto sovente a k i,
amauss,mo P;tdrc, specialmente in 11ucsti
~iomi. Pensiamo qu,lllto debha ~otlrirc il sur,
cuore di Padre nd Vl·dcrc tante str,t~i. [I huon
Dm abbia pict:i del mondo intero. Lei preghiamo
che conceda a lei e a tutti i nnHn cari S11pe-
ri,iri la forza per superare qm:st,I duri~ima
pro\\'a. Ci :-,·ntiamo l' staremo sempre uniti a lei,
Padre amato, e a tutti i Superiori e Confratelli.
Yoglfo hcncdirc tJ!Je:,ta Ispettori.i e spccial-
mcme il $\\In
afLmo figlio i.n Dnn llosi;o
Sac. i\\1A1tlA'(O Uu;11,
llissionariv salesiano.
Sdulf,,11,r:, 27-\\11-t <J+J.
GIAPPONE
Il nostro Centenario.
N,-..,.mu ed lmutis,imo I1_,:. D1J11 f?iraldunr,
le n1Jndo in forma piì1 cht• telegrafica
quanto s1•ntirci hisc1gno di cspriì11cn: in forma
p,u dctt.igliata e degna della ,·irrn,.,tan;,.a. Deo
Grntirir! ,\\ncht· i suoi lontani figli :-i :;(lOO a<lo-
pemti a dll' la communorazinnc ccntenari:1
ri usi;issc 1kg11a di Don Bosco e fruttuosn per
le a11111w.
Il 2CJ non·mbrc. gra.nJi,1:;a. l'om111cmora-
zionc ci\\·ilc nl'lla sal:1 di cultura italiana, sotto
l'alto pJtronato di S. E. l'.\\mhasl"Ìatorc d'I-
talia, c:1111 dist·orso del cclehn: pmf. Tanah
ddl'U11i,·t·rsi1:, impt·rialc \\ i cm rapprescn-
rnto il tior fiore Ju nostri Coopcratori, le pcr-
son:1'1tu chili e religiose, e ).{r,tn numero di
amici e ammiratori simpatizzanti dell'opera
s.1lcsia11a. I tig-li suni in uni1111l ddlc Figlie
di '.\\h1r1a i\\11sili:1tricc e-dei Conpt·r:1tnri si prodi-
~1row> del loro me(;!lio, con 1111;1 ben riuscita
an·,Hkmia alla :-:1le~iana, p~·r onornrc ~ far
conoscert sempre pii1 il nostro Samo Don Bo-
sco. '\\ l'I ~iorno centenario poi, noi suoi fì~li
uniti in 1111 curtr solo cd un'anunu solòt coi Su-
periori, SaksiJnì, Figlie d1 .\\[1ri.t Ausiliatrice
e Cooperatori tutto il mondo, col cuore c
collo spirito di Don Bosco ahhianv, pre)?ato,
ringra;,;iato il Signor.: e la buona nostru :\\Iamm:1,
e fattu propositi ~mpri• più li1rti di fervida
,·it.i -.alc,ian.1 che risponJc al rt()stro pro~rnmm.1:
/u,'""' r pri-ghit-rtt - lur1,ro r t,mprrun:a -
l'H11wri,l1t1, l',lmiliat,icr, ti l'apo, Partc.:i-
parono ;1!1,1 110,tra fe::ta lt· m·1,-siml· ;mtorità
rcligim,l·: S. E. il Delegato \\pm,tol1ro il no-
stro l{ran h1:11t"fauon: S. E. ;\\Ionio. Chamhon
l:i. E. :\\lons. Ross S. J., i rapprl·st manti c.kllt:
Comunità e Ordini rdigiosi di Tok~n, dei no-
stri Cnopcratori ... Funzioni soll·nni, pontifi-
cati, disc:ursi. scelta music-a. ùi:damazinni, !<t:ric
di rapprescntaziont teatrali, cht• lurncgl!Ì::vano
l'oper.i di Don Bosco, fumn le rna,.,,imt· ma-
nifcstaziu11i, illustratt· poi, iu un riusdtissimo
numtro unico, tla penne elette e :imanu di
Don Bosco l' clcll'npl"rn sua. Buon bilancio
dun<111c sotto tutti 1?li aspc.:lli, e fecondo di
ottimi fruui spirituali m 111u1. Pcnsn che la
nostra rnotlest:i rnanifcstazion,· sarà slata gra-
dita al Signnrc. In quel 1riorno selle dl·t no-
stri confratelli rinnm·arnnn i loro Santi \\ 'oti,
due in perpetuo; e Il· tre prime vocazioni
~iappone:-i alle F1gl1t: di i\\Iaria .\\usiliatric1: si
consacrarono a Dto in perpttuo
Il primo ccmcnario e finito, 1: liC ne inizia
un sc,·011<10. Falcia il "ìignol'c éc l'opera
nostm in Gi..ippone risp ·mda p1cnallllt1le àl-
163 -

2.3 Page 13

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l'i<lcale di Don Bosco, a gloria di Dio cd a
:,aJutc delle anime. .Scusi la brevità e ci bene-
dica nmi, sp<:cic chi si professa com.: figlio
:\\tf.mo nel Signore
:\\Ions. Y1:-1cExzo C1;-.1t1rrr,
:-çovcmbrc r9.p.
Ispettore Salesiww.
*
Dul GJAPro:--:c, la Direttrice delle Figlie
Ji l\\Iaria Ausiliatrice di Beppu in chta 12 ot-
tobre 19.µ ass.icuraYa che nella Casa tutte
godevano buona salute, malgrado il caldo
eccessivo dell'estate scorsa; e che la vita vi
procedeva nel suo ritmo normal1:. 11 5 agosto
p. p. altre quattro postuhmti, di cui <luc co-
reane, ,·cstirono l'abito religioso, ingrossando
così le file cli quelle promettenti vocazioni in-
<ii~ene;. ComunicaYa pure che la loro fiorente
opera del « Sayuri ,►, sempre tamò hen vista du
tutti e appclggiau dalle autorità della provincia
,, della capitale, ebbe l'alto unon: J.i riceven:
ti 17 1\\ovcmhre 19.p la visita ~li 8. A 1.. il
J>r:incipc Takamatsu, fratcllt, ddl'lmpcratorc.
Fu un :Jvvcnirncnto straordinano, ricordato da
lutti i giornali del Giapponc, e particolarmo.::ntc
degn() di nota, essendo quella la prima volta
che un Principe della Casa l mpcrialc si re-
cava a visitare un'opera cattolica.
THAILANDIA
AmMissimo Padre,•
... Qui tutto bene. :'.\\foltissimo laYoro. Ab-
biamo aumentato ti numero ddlc Case. Quella
t!i Hankok non la si riconosce più ora che è
ampliata. Finalmente D. ?Ilario ha avuto il
permesso di aprin· la scuola.
La tipografia tli D. Clliana la,ora insmnca-
bilmcnte e con grande ri.,ultato.
I confratelli Pinnffo. \\·ilrano. Crespi l\\Iar-
chesi, Forlazzini lavorano nel Yitariato dcl-
i'Est; Frigerio, Ottolina, Ghirlnnda in quello
<li Rankok. Fanno mollo bene. Yanzo /; stato
on.iin.1to Sacerdote.
D. Terpin è a Thava; ma la sua salute non
mig:liora. Tuttavia lavora come Economo
lspcttnriale; ha impiantato un osservatorio e
fa 11ss1:rvazioni ùi valorc.
'\\ Ionsignnr Pasotti è amministratore :inche
del Yicariato dell'Est. Sono tornato il 28 di-
ccmhrc da una Yisita ai c<>nfratclli che vi la-
vorano.
"\\faria Ausiliatrice ci ha prorcrti in modo
visibile e con ahbonclanza di f!razie.
l1a11/wll, :q-1-1 943.
e D on \\ ,;E'rTA,
lspell<11·e.
T ha mi a n g ('Tb.,ilaodla) - Scuola pratica Ili agricolturn.
--

2.4 Page 14

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NECROLOGIO
Salesiani defunti:
Sac. J.0-r:,..r,.1rr UGO. do Al"ssandrin, t n Gra-
nada (Nic,ira~ua), nel fcbbrai11 u. s. a 63 :umi.
Accolto ndl'Oratorio d1 Torino e poi nclb :--0-
cict:1 Salcsinn:1 dnl Servo <li Din DoÌ1 l\\Lichelc Ru.1,
pt1rti ancor chierico per le nostre Case del C,•11tro
America e ricevette l'Onl i11azcionc sacerdotale da
J\\ Lon~. Coinamag1w nel 1904. Torn"to in ltnlìu pt..1·
un po' di riposo, fu per p:irecchi rurn i uddcrt<> ol
Bollettino cd ol Circolo Don Doscl.l; poi incaricato
<lclla fonda1,ionc e <lircziom, <ldl'Or:11orin di TMino-
'\\fontèroS:1 e in scl!U tlo del pruno Oratorio fcstffn
di Ynldocco. ..\\perto di carattere, e d1 Arnn cuore,
s1 c:ittivarn ~iov~n• e Cooperatori cd esercitava u11a
eftic.'lc,• intlut·nzn $LI.gli cx nJlie, i. /wcv:i :mitudini
panicolnri per l'nrtc scenica .._. musicale e co11cc,rsl':
validamente al prescigw del tc.ttro $alèsiano special-
mente nclln C:is.1-madn>.
Conoscendo il bisol!no di pe,-sonal,· delle, nnstn:
Cnsc del Centro Am..:rica, ,·i ritorno o troscorrerc
:uiche gli ultimi Ycnt'Ann i in quali t,1 d1 dir,.,ltun:
prnna, poi J i prefetto.
Sllc.•\\f.-lRTIX.-1 GIC,1 •• 1.\\".\\ f. du Caxuur (T11-
rino), t a Cnstellam:rn (Tntant()) il 2 1-nI-• 9+3 a
70 anni.
Sp..:cializznto nelle scienze nl!rnric·, fu uno dei p
c~perti direttori delle nostre scuole di :11:ricolturo.
in eui, oltre In straordinario cornpcu.•1wa recnica,
prodigo pur.: hi più sal,,siana nttrv1tà pcdac.og1ca,
educando soprnttutt<> 1.:ull'cscrnpio delle s ut.' ,·irt11.
l milc finn all'eroismo, sì sacnficavn nel lo,oro comu
un contndino. Piu, ù'una pictìt semplice e fc1 vorosa,
confortov.1 lt: sut: fatiche quotidmne colla pref{hi,•ra.
P,·rferto religioso, nmnvn la poverrà fino :,d impor·~i
le p1t1 ).lcn~rnsc mortificazioni. .Kellc Case cm unu
,·ern licncdizionc.
Sac G.IST.ll,Df . IGOST!XO, du Casorzo
(;\\sù), t a Cavaglià (Y.-rccJliJ il 2•1-,•t-1<1+3 a 6y ,11111i.
Temprn di la,·omtore e di t:Ùucatorc. lascia purri-
colare ricordo di sè nei nostri htituti di Nll\\·aru,
di Trino e di Cnrn.t{liii, o,e procli-i:ti> per maggior
spazio di tempo la sua atti, itì1 snci::rùotnlo.: e ptdaf.!u-
~ricu con unr1 diligcnzo, un fcr\\'ure l'Ù uno sp1ritc)
s()pnlnnutun,lc vt~nuncntc nrnn1irahili.
S(lc. S..JCC,-LYJ (;ESS.-JRO, dt1 Pomponesco
(:\\lnntova), i" :1 "!',[cruri (Brasile) nel 1•143 a -;9 anni.
Hu consumato tutta la sua ,11n tr.1 i Bororus,
prestando loro, cnn :1mmirabik- abnew1zione, spi-
rito di po\\'ert/t e di s.1crific10, non solo il suo m1111-
~tcro sacerdotnle, ma unchc l'arte suu di falegname
in cui era maestro.
S11c•.\\l.·IRTJ!'."E7. GH'L/0, dJ !\\ules (Spn,.-na),
t a Jbaituè (Columbin) ntl 1943 o 65 anni.
Animo µt•n<:rosa, si dedico con grande amort: •·
spinto di sacrificio alla cu111 dl'i lebbrosi nel nostro
la;r,zart!tro d 1 .-\\in.io d,, Dios fino a che le forzt• glido
Pt'm1iFero. Chiuire 4uintli i suoi giorni nel Colle.t.rio
di lbai_,uè confortato d,dla anrnrcvolc us~1sttnza dei
cnnfratclli.
Sac. COSTA _ir_ IROELI,O. dn Torriglia (Ge-
nova), i" a !:ia1Hulussur,::iu (Cagliari) il 20-\\ rr-1943
a 63 anni.
!-ipecializzatosi nella cura dei sordomuti, s,olse
un apostolarr, <li r, rt•Lli l,•zionc nclln <lirczionc d1;l-
l'Op1>nt cntudina dei Snrdo,1111 u.
S11r. CASTET.U C..JUJ/r..'LO, dn s. R,1mnn
(l rui::-uny), t a Ann.1polis {Utasilc) nel "l+3 u 53 :mni.
S11c. Q(j. lZ7.0.\\'R .-IXGF.1.0, da l\\lonteviJco
t ( L' n11(u11)'], a Sonùrio, il 26-YJ u. s. :i 70 anni.
'\\!dia ~cuoio e nel $acro minisrem prestò con co-
st. 11tc nlncrrri, e ;r,clù il suo apostololi,, (;nnfortnndo
in que~t1 ultimi anni ~r,ccialmen le ~li amnrnlau
dell'Ospedale d1 Sondrio.
,t.,'oc. B...JCGOlO BRUXO, d[l Lnz1sc (\\'crorrn),
t :1 Ucllunu il 7-1x u. s. a .µ. anni.
Sw. 1'11lELl,. I Gl. lC0.110, tla Thicne (\\1-
cc11zu), t a Snlu1:zo 1'8-n1 u. s. a 50 anni.
Sac. Ff.l \\'l)R...J FEDF.l.F., du Lununo (Homo),
t n R1mmi (F,1rll) il 3-11 u. s. a 3, anni.
(:Qm/. I 'ISF.TTI C. IRLO, da Caluso (Ao,tu),
t II C:uiabil. (Brasile) 111,I 19+3 o 7</ anni,
Oninw C<,atliutorc, rese · pr.:«iusi ~cn iz i m:lle
no~tre l\\1i,;liioni del i\\ l~ttugrossn.
Comi. P JSI RIY. li.DO. da hbc7.w (\\'cronu),
i" a \\'.-nezia il 30-,11-19+3 n 21 l\\l\\lll.
Cooperatori defunti:
S. E. .ìlmrs. OH'SEl'l'F. C.-JSTELU, T',•1rni·o
di ,\\"on,r,r, t il 1+-1x u. s. ,1 72 aim1.
Era pnrrocu " Cunrl(nè Cannvrse, qµnndu nd
HJ 11 fu COn$,1Cr.ito \\ \\-scovo d1 Sus,1. Aniva per
l'( )pera s:1l~G1nnn e p.1rticolnrmc111c pel nostro Isti-
tuto "i\\'lorgondo • cortliul,; ,1ffczionc. Da Susa n:nnc
traslato nd 1920 ,dlu thocc,11 di Cuneo, dondl.'
nul 1925 successe a S. E. ;\\[ons. Gnmha sulla Cat-
tedra di S. Gauòcnmo a '\\',wam.
\\ ·cscon, zelnntissmrn, prodittl> 311..: '"rie Dioc~si
h, più solll,citc c1.m· pnsumrli. diss1mulnndn finn
~ll'ult1mo il male che minttvu da tempo la su:i sa-
lute, esempio al clt-ro 1:.ù ni fedeli di u1111 forzJ ùi
,olontn, di uno spirito di sacrificio e d, un for\\'ore
ù1 nposrolarn \\'eramcmc ammirnhih.
.1-Jons. C,n.•. l'.[f. GH ·sEPPE CORO.Y..J, t o
Fo~dinovo (Apuania) il 2()-\\' u. s . a 71 ,inru.
Zelantissimo ddh1 gforia di Dio e d1·l bt:nc ddlc
- u11àne, consacrò tutta 1n suo vien con intenso fervore

2.5 Page 15

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nl ,.1.:ro mini,tno, proJiJ.:andu, i I\\Hte le sue hdlc
Jo11 ,h mente e ,li cuore, I.i tua \\'asta o.:uhur.1 I!
I., ,u.1 pietà ,acn<lut~lc spcc1alm•·nti: attruHrso ul
gnlll .inno d,·IL, parnln che In <l1,1111s.: fr.1 i nui:liuri
onllori del nostro tempo. Aftezinnati -~imo ex Jlh,·,·n,
amò I.i 'loci,•r,1 S:ik,inna con k1wrcz.w filiuk. l'rn-
mns ,,· il culto <li Marni ,\\us1l1,11ncc Jedicamlol,· u11
arti~11co .,ltars ndla ,ua insii:nl" \\m511t,~J, e la UI\\O-
ziorw 11 :-.. Guwanna Br~'ICo cd alla 11.-:ua :\\TanareIlo.
l',1rl<-c1pa,·a 11ll11 1111,tru \\'Ìta e concorr,·,·:1 al prn1;t<"SS0
tlullc nostru op<·re con smccm curd,alttà e , 1hrume
llllu,iusmo.
Des,Jaò cd ottenne e.li 1:,scr,· n~,.•~U(o ndlu ,ua
ulum:i rnal11t11a J.:i un s:iet:rc.lute $Hlciuano: cd, a,cndo
~aputn eh.: la nostra Ca.'i.1 J1 I.a ::-pcz,a a,·c,11 pcr-
1h11t, n,·i homhani.111wn1i a<,.., 4·01 Ju,• h.,r21 .lei luh-
hr icatu uncile la l11hl111rec.i, le lc•g11 per t<:sla11wntu
la ~u:i n,,;ai b,·n lurnit,l.
\\lrnu. r-1:-.·<:JìS/.fJ G.4J.J.J:YJ, t a Cnrmm
.\\pua111a il 17-,·111 u. s. :1 75 anni.
lt, ,se fa r1.1rru,d11:a Ji C:arrum Aruani.1 r• r h, Il
dnqlu11\\l1lnni, pr11n11 coou: Curato, r,01 conte P.11·-
t<l<:c> ,. \\'icnri<> l rb,uw, -,,,plici111dm i uno ~d•> ,·,cm-
pl:ir, in costalltc tenore. Fra I, np,n: a lui p1i1 ,,,re
ricor.Jiamo l'htitum S~cro l'uur,· eh,• ,olle nffi,larc
ali•• r,l(lic <la .\\J.,ruc ,\\usrh.unce. Dl\\011ssim,1 d1
t>,10 Busco, ,1111(1 r. s11stcn1w le• 111..1rc Upcn• c: le
1ws1n• :\\lissimu cd informò :11111 fpi 1ito dcl S,mro
la sua attfrit~ 1:1<"t·rJnu1lc con !l•cn.1 atki,:u:iiion•· ai
bisogna Je, krnp,,
t S11r. J.UIGI PI:I.I. lS, 11 ;:., 11 u. s, ad S·z .nmi.
l)(tllh ,;tuùi 1,11111 i.lic, pass11 11~la ~• uc.li t1•ulol(ici
c,,n 1,·1:cndo 1utt11 la Hlln vita al sacro n1io1~t<'ru con
~dtfi~nte zc:lo sa«·r<lut.,k. lsn11to 111la Pt,c l 1niom·
d.l Don Bosco. fu lcn.-ntc Coupa,.rorc tl si soh-
kirco unchc a non lic\\'I s·1cnli1.1 p, r MK'Corr, n, li.'
Clr,er,, sa!.-swnè.
G,11. /JE,\\ffi;J'U/<J .·ll.A'J'l, ~ a \\·c.i,i,111 !lln-
na l'li-X u. ~-
Toma,n a D io attn"c,·so .,1 111m1Lnto .Jdlc ,.,;p,·-
ri, 11z" ,oc,alt, s1 ,l,cc.lc tulio .1ll'11postola1n dclh
rtdcn7.wnc sp«:ralm, nto: della dNs,c open11,1, uttm-
l!•'Jlcl'I con fcn·ur,· nllo :;piru11 Il, :-'i Ci1ovan111 Bosco,
d1 cui cm Jt\\·ot1s.~11no, R1conlrmno I due \\olun11:
11 mnndo in tcmp,-sta • " • l.:riJto nel[;, , u I M•-
dJl)i' r•d •tì dnll.1 :-:.. E. I.
'1.ITIUJ/~ TI URI 1·e,I, F.1/W!US, ,1 G.i,-
zrtd., ('Iilunttl il 5 I\\ u. s.
Fu rrn le pnm<e Cooperatrici !i.lkt-ianc e ìnstgnt!
h.·n, l,lllnCI! J,·l HO•tr•> 1~1i1~10 J, :\\Itla110.
Il, ,011ss1ma J1 :\\!aria Ausiliatnc•• ,. di::-. (;uJ\\,mn,
Hu~co, o~ni 14 Jd ancs,· ~, r, t~I\\ à :ili'bt1tut11, c:n:n,·
diccv.1, 11 trovurc ha :\\Ia<lom1,1 e il no,1m <,1ru
l--1111111 •. implurnnJunL' berìeJ,ziuni per sè e la ~ua
fami11lia e lasc1a,·J ,cmprl! la ~u., itcn~rosà uffcrta.
.\\111:1\\ a e prcJ1li11c, ., 1 no~tri i:i°' ani. P.-r multi
an111 "" mantcnn,· t111n tr:, i piu bisogno~i, J ~cdt.t
e.Id D1rct1ore, e, 4uul buona m,umna, lo :mù,1'·,1 n
trrw;1rc e lo s,•.wl\\·u infom1nndos1 ildln sun co11clo11a
-e del ,110 prolilto,
166
'\\,•Ile foste più s<11,•11ni solc\\'n Ìll\\'Ìarc un bel cesto
<li trutt.1, accomp,1~111110 <la un b11(hctto • fl"r i 110,tri
cari orf.mclla ,. p,·rchè pn-gh111,, ,,er mc •·
l/1-'l.l .\\I.HU,l.\\'X,I, t ad Alba il z•1-1X-11HZ
n •15 ,mni.
"dl,1 i,ua giovirtL'Uil chbe la fcntuna di a, vic111arn
Don 11,ist•o che <>n•·ntè1 l'anima ~ua all'amore ùclla
cri,, i1111.1 p.,rf.:iionc ,...! all'c.n-ci~ao dtlla uir11:1.
Src n t• madre, lll<•ni'> •1uindi , iha cscmplor.-, dc<l1-
candn I,· ~ue curc i1ll,1 numern,a hm,~in ,·,I nl ~nl-
lin·o ,lei prossimo.
t l?.17.%.1\\'0 l/AG(;/URTSO, .1 Ca,-.1kt11> di
Alli11110 :--;atro, il 12-, 11 u. s.
Tt•mpr:t profondam,•utc: cr1~1t.m·t. ln~no 11111 f.t-
m,g",1 t•~'fì,•rnp,o d1 unn ntn vinuusn t: dt una par11-
coLtrc 1>rc<lilc~io11t p1:r le 1\\lì~Muni salcsi.mc ,alle
11ualc l••iiò nnchc un.1 bor,i:i d1 ~,udw.
HECC1lRI<> FR ISC:ESCO, 't n Cn,•Jtorc (1\\l•-s-
s1111d1 ia), il •1-1 u, !I, n 76 :111111.
lntqci,rruno funiinnario Rt;1talv, i~pirb tutta la
•11111 , 11;1 ,ii princ1p1 cn~u:rn,. \\ffozionato Coopcrn-
tor,•. , olle ricorda k Opere ral,"Sa,•nc anche an
p11111r1 <li mork ìnc;uric::mclo l:1 1<orcll11 l.uiirut di un:i
~t!"• rn• l rJ. r!!ÌZlfH
G/()l IVJJO (;/l 'SEPPJ,.', li F,iglizz1, C.111a-
\\L'", il 5-,·1 u. ~. ,ul Ilo anni
L.auolicn J',1111icn 1o1.11npo. co11< aerò tutta I I sua
nta al ~cn·izin d1 l>co e.I alla ,·nsu~na ,.Ju~zumc
della ~u.1 lamii::lrn, che.: lo , 1d,· finn ,111li ultimi 1cmr,i
~en,re nncora :\\lcsa:a 111 parrocchi.1 con cd1lka111e
pi,•1:1 ,. fton•on·. Srn~ibilissimo .1ll'11ffc.-,"11 tl,·1 11c1111u
nome di Dio, sn,ls, un Hro apo~t..lato pi,r 1mpc1hr,,
o np.uurc le b,·,tcmm1e. De,·011~1mo di S. G10,·:.a11111
lio,co, lu hen licto d1 ,edere. oltre il fratdlo, :111cl1c
un h11l10, lt.:gar~i ,11111 So::ì,,1,, ,1lc!.Ì 111a.
<,<JUR.IDO (,/S.I. t a 'l'111ino ti 21-,·1 1 11, ~-
1et ~5 ,1nni.
:-.:niziat., dillo sc,mrio ddlc 111cun-io111 nae..,
st·ppc offrire :il :--11:not<• :1nd11• I,· uttoc.a ,.uffc.-r.·n,.•
d, un male 111~icl10,,, eh, do mesi ne mina,·n 111 fibra
nl uc.:cc·11,1ri, con ,·,hlÌ,;,111t" ras•,•gnar.ion" In morie.
,·,u c1>11t'orr,11,1 ,hllo coro1111 <li unu l,1111igha crcsciut.1 ai
pura ""'"~' cldla
cr1s11an.a, e hl'ncddta <la Diu
culla , 0<'1al"•une di ,lt,c iidi Hlla SocÌt'IÌt 6'1lc~1~113,
1-'lìUR IRO ,11.IJTS..1 ,\\/0.Y1/.Hll.10, t ad ,\\rii
il 27•n u s. a 58 anni.
A1111na profnnJ,m1c11h! cristiana, ,('ppc soffrir.•
nel silenzio mcnarr.ib,ti p,·nt', ,·cluc;indo , suoi c..r,
lllfa fortezza cd alla 1>ictà cri61i;111a che 11u.:1Lla1:nn
uno dei suoi tii.;li ,,11.t :-.oci<llà ,,11,·,1,inn.
GOR/.I .-IRC,I ",Gli'L.-l RO,'-,'SO, i .i Cort.11ttln11c
d'Asti il 14-nu u. ~. a 68 ann, .
\\ loJ.dlo di ~po,.1 e Ji madre .:n~hJna, tra~cursc
la sua vien nel la, oro e nella cura della numerosa
fomil(IL1, cui serpe 1111pnnirc un.\\ od.i c<lucaz11111,·,
benedetta da Dio .;olio vocazione \\ii un fì!tlio .tll.1
Socwt.'i s;1lr'siana.

2.6 Page 16

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Comm. LORE.\\"ZO .rl.LPl.VO. t u Tornio il
28-n11 u. ~- a 68 anni.
Affc;,;ionatiss,mo ex allievo, prestò l'opera sua
alla orRanizzazion" ,.lclla nostm Fetlcrazionc cd nl-
J'incremcnto delle ,·arie unioni con costante dcs1-
,.lo,rio del bene spirituale dei soci. Cattolico di 11z1onc
militò nel iziomalismo per la santo cnusa deRli
ideali cri~tmni, apprezzato unche e ricercato dni
quotid•ani e dalle riviste non strcttamcntc catto•
llchc. Dc,oti ,simo d1 D Bosco nu promosse ~pi-
nco o:d open: con la parolu e con 1:i p1:mna.
Gl.-1..\\IPAOLI SEB.'1STLL\\'O, -~ a Torino il
t 7-vr1 u. s. ad Ilo unni.
Ottimo padre di famiglia, dcnHis~imo di S. Gio-
v:um1 Bosco. fu ben lieto di offrin, uno dei suoi
fì1tlìr,li alh1 Società s.ilt,sinn,t
.'\\1!CCO.VO C.'lTJ-.'Rf,\\,.-1 .,_,~,!. PEROXI,\\ O.
t ~ San Sehastinno Po, il 31-nu u. s. ad 82 anni.
Anima cltctta, tutta di Diò, ave,·a saputo cclu-
care la farnj1dia ai pii, nobili ideali ddJa vita col-
l'esempio di un amore ispirato nll n più frrv1da
pietà cristtana. Zelante Cooperntricc pro<lignva la
sua carit~ spec1almentt" alle nostre :\\I1ssm111, lieta d1
:\\\\'er dato nlla Societil Snlu~inna il fodio Uon '\\lario.
,ìla:::::olem (Bergamo) - Do1in D. Firmi1l0, Meg/ia.
di110 S Fideu::io (Pado\\'a) - Fubri, ;\\fotil<lc, 1/i-
/0110 - Ferrari !-;crnfino, 'rrnfJ,11mP (ì\\ovarn} - 1-,,.
f.Zliuto \\Iarinnnn, Pral!Jr,m (T1,rinc,) - Fr:mc.,sin
Stefano, S. Germano r·erc. (Yc.rcdli) - Galinotti
;\\fare..,, Ti.i11tto (Alt'5Santlrio) - Gollonc Tommaso,
r;,l!t,E .11,ssapirtJ (Brind,si) • Lllt,;nid«•r Riccardo,
Fiume ìvlarm1,JI, G1u~eppe. Cu1111·11 (Geno,J) -
l\\lilnncsc :\\Tolksta, Tori110 - :\\Iircngh, l\\Inria, Fo-
l~f!IIO (Pcrugi:1) • P<•rsogli.., D. Giuseppe, Al~mmdna
- Pro\\ 1111 1\\clly \\ldch1orrc, <lri111111sco (1\\o,·srn) -
Redi Uom< 11icc,, R1111cifflill11e (\\.it.-rbo) - Ribelli
Atisunla, Ro11C1glio11e (Yitt•rb!l1 - ll1mbott1 1nrichctr:,,
Tori111J - Santardlt l\\larild1·. S. Ptllegrrrw .\\'1,r·ri11
(PC"rug1a) - !".ipindli A0 sunl3, l,1,·er1Ro (Como) -
Sccfnni Ginb,•tta, i\\fonl< di ,Hr,lr, (\\'iccnw) - 'l';J.
m1etto RoAA in Ro\\lolu., S. ,'1,c/wle ,l'.l,ti. (A.~ti) -
uba!J.i lì. Domenico, Ciuo d, P,en (l'crug,u) -
l ccelli O. Anrnn1t>, Po, 11::lw (R~,ii,, E.l - \\'1r<·ttu
.:\\furia , t"<i. l\\Iarcma, lne<1 tA•J'tn).
T ESORO SPIRITUALE
Altri Cooperatori de funti :
Baghetto Paolo, 1·araz:;t> (Sm·onu) - 13nrbcro
Rosa, T'ilf11ta (Vercelli) • Rnru✓,zi GiuS«!ppina, J\\lffl-
!i,1a di Ledrfl (Trento) - l:lerlini:cri Guglielmo, RomCJ
• l3ertolctti Bassano, Pmulmo (Cremona) - Bosio
C'av. ,\\ugu~to, Ro111a - Culnnc ,Titrorio, rarnlln
Pomhù, (~ovaro) - Carna~hi i\\larghcritn, C'm11~ri
("fovnrn) - Carro i\\lnriu, r-·;11m-e1<gio (Aosta) - Chus-
hl'Ur l\\fortinn, Cltampoluc (Aosta) - Cbinrani Ema-
nuele. S. \\.larti11Q (Trento) - Corrado G. U:1tt1~ta,
I'1ce11za - Corti Anwnw, Le'i:ate (Berj'{llrnn) - Costa
Rosa, Sti11vo (Luc011) - Faccacrct:.i i\\-foriannina, Sa11
8et·erC1 (Foggia) - Fczzoli Giacomo, S.rma (Bcr~n-
mo) - Groncelli Teresa, Vero1111 - \\forcenaro Rosa
veci. Bambino, Pe,,;rli (Ccnovn) - :\\Iosconi D. Dnu<lc,
Bor:;:;o11mcn (Genova) - Panciern I 11nncente, Zt>l,111
lltu (Belluno) - Pellizzaroli Giuscppr, S Ste/11110
di Cm/ore ( lkllunn) - Peroni Giacomo, .Uarnne (Bre-
scia) • R,unp<,n L ino, . lr.riero (\\'iccnza) - Ri1!01ti
(iiummo.ria, Preswm, (Trento) - Richetti Franccs~'ft,
Brescia - Somano (, ovanni. 1/agltmm .1/fieri (Cu-
ncn) • \\'nlaecchi D. :\\-Iarco, Cricq11io (\\"ar.:~c) -
,·,mni f,.lcna, Bag11au, (\\'itcrho).
,\\ctis l't•rino Snvina, Rridnflri (.\\nsm} AL(llchnne
Carlo, Hutrigliera ,i'A.,11 (Asti) - Allwru Hari> '1\\:-
rcsa, .'\\'mre (Tormo) • Broctto Luiiri, .\\lo>1/el11er/,i
(Pado,11) • Caprini Mariani I\\Iaddalcna, .Jtpiullct
D'A·i:eto (Gcno\\'a) - Canmini Giuscppn, Torre de'
Rusi (Bergamo) - Curuhelli Tercsinu, Ca' de' S1efm1i
(Cremona) - Ceccarclli Cav. Em1nnno, Roma -
Ccronntn Angelo, ChUl'l.•t1::za (Vercelli) - C'oml'tti
l\\Inria, 1'orre S. ,Uaru1 (Sondno) - Dolci Bencderta,
T Cooperatoti che. am(e-<wli I' rn1111111ìrr11i. vìs1111110
umi clucsa o pubhhca capp\\'lht (1 llcl1i;zios1 e [t, Re-
lil!ÌOSt·. lu loro cappcll<t priY:it.11 r quivi prc)!ann •v-
O<>n<ln l'un,·n✓-ionL· del :-i1)mmo l'untdko.: p•>Ssonu
ucquisu1ru:
L'l"DL'LGE:\\'Z,\\ PIX:\\.\\IUA
1) ;\\°,:I 111orno 1n cui cilnnn il nome :ili.i Pia l . nimte
,fri Co11perafori.
2) :\\,I giorno tn cui pt!r In prima n,ha s1 crm~acruno
al Sacro Cuore 1/i Grsù.
3) Tuttl' lt- volti, chl' per otto l?l<>Tl\\l cnnt111ui nt-
tcndnno a~11 hsercizi sp1r1tu:1li.
4) /11 p1111to di 111nrte s,·, cnnf,ssau e comun, cati, o
almeno contriti, invoch1:tan11n din,rmnenu 1I
~antiss1nw "-omc <li Gesù, c·ollu t,,,cea, ijt' po-
tr11111w, od ult11,•110 cui cuor~.
1) ln un g,omo dc-I mc~,· " loro $t·dra.
r 2) 11 ,xiorilo i11 cui f.urno E:srr,·fr;io lffll<1 R11mw m()rte.
3) Il .!{ÌOrno ,n cui parlccip:111<1 :ill,1 C.,mferemm mm-
sile ~all•sinnn.
::--.n \\JE•;E 01 0TTÒIJ)ff 1"-l'IIP.:
Il giorno 7 Ss. Roi;ano.
11 ,:?1orno I t :\\fotcrn1til di :\\larin ~S.
Con permèllsO tlell'Au1oritl Ecclcslutica. • Off. Grafiche S.J::.1., Corso RcgU1ll l\\lw-~heritu, 170
Oin:tton, rcsnon.,.bile: O. CUI DO FA V l N I. \\'ìo Co11olcàl!O, 1.2 Torl1w /1oqJ
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